domenica 5 settembre 2004

Uomini e donne

Allie McBeal non è l'incarnazione di tutte le donne.

Nel telefilm ci sono altre donne, donne che combattono e che hanno forza, intelligenza, problemi ma che risultano sicuramente meglio degli uomini, un po' vigliacchi. Tutti dal primo all'ultimo. Tutti hanno paura di queste donne che non capiscono. Ed è questa la vera realtà Gli uomini hanno paura. Nel mondo ci sono tante Allie
ma fortunatamente molte donne come le coprotagoniste di questo telefilm.
Allie è il fallimento di ogni donna o uomo del mondo quando si sente finito senza un amore, un amore che forse non arriverà mai e che quando arriva non è sicuramente la favola, l'eterno idillio o l'eterno batticuore. L'amore è altro. Ma per creare amore con qualcun'altro per prima cosa si deve aver stima di te stesso e amarti, chi di voi vorrebbe un uomo o una donna che si sente completamente perduto senza voi, che VIVE solo per voi? forse è molto romantico, ma che persona povera di se stessa è una persona così?

Se le donne non hanno più la coda
gli uomini non hanno più i coglioni

martedì 27 luglio 2004

Il freddo

Se ti avvicini troppo al ghiaccio per molto tempo sentirai sempre freddo
anche se il sole cerca di scaldarti l'anima
l'anima dopo aver provato il gelo
rimarrà indifferente al calore

E' sempre l'ultima tua storia a condizionarti.

giovedì 13 maggio 2004

La decapitazione

Il tgcom lo ha messo online. Io ho chiuso gli occhi, il mio collega ha guardato.
Morbosa curiosità la sua?
Io e lui ci guardiamo Rottem ma quella ho il dubbio sempre che sia finzione
questo è reale

Ho rispetto per il dolore
Ho rispetto per la morte

Ho chiuso gli occhi, non ho guardato.

sabato 1 maggio 2004

I tempi cambiano

Alle elementari mi chiamavano Cicciona, mi prendevano in giro sempre, mi alzavano le gonne
Alle medie dicevano che ero la più bella della classe
Alle superiori ero tra quelli vincenti e nemmeno me ne ero accorta
Ora lavoro con i nerds.
Non so se qualcuno si ricorda il film.
Ma I miei nerds non sono quelli, sono una specie di esseri umani che io non rispetto.
Non riesco ad abituarmi, sono persone che non frequenterei mai fuori dall'ufficio.
O almeno con alcuni di loro, sicuramente, non riuscirei avere un legame affettivo se non fosse che vivo con loro.
Come fratelli e parenti che non scegli ma ti abitui a loro e impari anche a voler bene a chi è diverso da te. Ma il rispetto è altro...

C'è la persona che ha fallito, che ha preferito i 100 giorni da pecora, la vita che l'ha distrutto. In contrasto con la sua cultura, ha un chiodo fisso. Il sesso, ma quello un po' povero, da porno...

C'è la persona dura come il diamante, fissa e rigida come un chiodo. Tutto in lei è richiama l'intransigenza ma è come un riccio, l'hanno ferita ed allora ha costruito questa armatura... la ferita è ancora aperta ma lei non la cura.

C'è chi vorrebbe essere una vera signora, ma non lo è. Arrabbiata con il mondo e sopratutto con sua madre... perché era solo una povera donna. Sposata ad un uomo che si è un po' arricchito, dentro lei crede di meritarsi tutto questo perché non crede di essere all'altezza di un uomo che ha solo soldi.

C'è chi da ragazzino si sentiva tanto furbo e non ha studiato, ora si sente sempre fuori gioco, fuori luogo, fuori tempo... si sente inferiore e reagisce aggredendo chi può, con il poco potere che ha. Se accettasse che ha già fatto grandi passi, forse sarebbe una persona migliore.

C'è anche spank, vi ricordate il cartone animato? ecco, io ho un cartoon, simpatico ma... furbo. Non so, devo ancora conoscerlo davvero il cartoon.

C'è un bradipo, uno che non si arrabbia mai e che è simpatico, penso che da un giorno o l'altro impazzirà e ci farà tutti fuori come i migliori film di alta tensione.

C'è un ubriacone, un puttaniere, c'è un cane che abbaia ma non morde.

C'è la puttana e il pappone innamorato. L'artista isterico e quelli che non si abituano ad aver fallito come indipendenti e ora si ritrovano un capo sopra di loro.

ah si, ho anche la bambina che piange per un non nulla, quella a chi piacciono gli uomini dalle grandi catene al collo e i soldi. E ha una voce orrenda...

Io ho due vite, quella con loro e quella fuori.
Sono i miei compagni di classe, ci scherzo e ci sto anche bene.
Ma non li ho scelti.
E mai sapranno chi sono io, mai.
Non devono avere armi per ferirmi. Se le avessero, lo farebbero. Lo hanno già fatto.

Ed in ogni ufficio che si rispetti vige la regola morte tue vita mia.
Per me no. Io, che son scema e rimango il mulo da soma e che per le mie malsane idee, come il rispetto di me, non farò mai carriera.

giovedì 29 aprile 2004

ALBUM DEI RICORDI

Oggi mi servivano delle cose, i negozi, si sa, di domenica non sono aperti ma sono caparbia ed allora ho girato per lungo e largo il mio bel paesello... e... boom ricordi nella testa.
Sono stata felice. Oh si, felice. Ho vissuto tutto quello che potevo vivere e serenamente sono cresciuta.
Qualche punto nero qua e là ma ai tempi non pensavo che si potessero ripetere certe cose, o almeno non a distanza così ravvicinata.

Asilo, cortile, libellule da rincorrere. Forme di terra che io facevo finta fossero piatti prelibati. Fantasia infinita.

Elementari. Prese in giro crudeli, disegnare bamboline e damine dell'800. Catechismo, Oratorio, liquirizie, dio c'è. Altalene cercando di volare sempre più in alto.

Medie. Scuola media cucciniello. Nuova e bella con le finestre tonde che sembrava una nave. Rossa. Accorgersi di essere bella. Il più bello che si era preso una cotta per me ed io che guardavo sempre quelli più grandi. Fabrizia. Il gioco della scopa, le feste a casa. In giro per ore e ore a piedi, far la posta a Paolo e Roberto. Le cotte. Primo bacio. Bleah che schifo, sa di saliva. Secondo bacio.. insomma sa di mandarino anzi no di pesca. I motorini. La compagnia.

Superiori. Anno buttato. Ragioneria. Risate. I Duran Duran, prima sigaretta che brucia in bocca, Fabrizia sempre. Sette sette Fabrizia senza tette. Professoressa devo andare a fare la pipì saltellando per la classe, e poi scappare con Fabrizia via e non tornare in classe. Si facciamo manifestazione. E via per le vie di Milano, Burghi e Fiorucci. Si salta la lezione di ginnastica, c'è lo speciale dei Duran Duran. John Taylor sarà mio. Libri, album e foto.
Anno sprecato, tante risate.

Grafica disegno. Cartellette, contano solo i colori, i sogni, le matite. Manifestazioni. La pantera a Roma che scappa dallo zoo. Domenica all'Halley, primo amore. Bello come il sole, pomeriggi pieni di baci e scoperte di un corpo che reclama. Oddio mi ha toccato il seno, che faccio? lo lascio fare?
Ogni cosa ingigantita, liti e pace. Orchidea e una collanina d'argento per san valentino.
Albachiara? no, tu sei la strega. "ti lascio, mi fai del male, per orgoglio hai rovinato tutto. Cri, promettimi che non lo farai con nessun altro, promettimelo"
"Prometto"

E via via... anno dopo anno si cresce. Anni pieni di cose che succedono, anni che non vengono scanditi da un lavoro quotidiano che è sempre uguale, ma anni che ogni giorno è nuovo e lunghissimo.
Anni e anni. 70... 80... 90...
Agli accadimenti drammatici si susseguivano quelli fantastici, in un equilibrio pieno di vita come sempre dovrebbe essere.

2000 Nuovo millennio. Il crollo. Tutto crolla, tutto continua ad essere drammatico, tutto torna a chiedere il conto. Ti guardi intorno e quel che hai non ti piace più, non sei più tu, in qualche momento distrattamente ti sei persa, ed allora Piazza pulita. Tutto nuovo, fatica, lotta. Tabula rasa.
Ri-crolli e ricrolli...
e sono qui... lotto. Sono qui.
La vedete quella lì? quella con quel sorriso meraviglioso? ecco io voglio tornare ad essere così... a non conoscere vie di mezzo né troppi compromessi. A mandare al diavolo chi si giustifica con scuse così deboli da poter esser buttate giù con un soffio. A dire sei meraviglioso alle persone vere, a dire non vali un fico secco a chi... a chi ha sempre una buona ragione o una buona scusa per far quel che gli fa più comodo.
Son sempre stata dalla parte dei perdenti. Il carro dei vincitori è pieno di brutta gente con un pelo sullo stomaco più grosso di me..
e mica ci vogliamo salire sul carro dei vincitori vero?

domenica 4 aprile 2004

Si smette d'amare, si.
Qualcosa muore perché deluso e non più alimentato, ci si rassegna alla morte dei nostri cari, figurati ad un lutto d'amore.
Perché è un lutto.
Un amore muore, e bisogna che ci si prenda tutto il tempo per piangere questo amore caduto.
Poi però andiamo avanti, poi però un giorno ricordiamo solo vagamente il sentimento, a volte sorridiamo nel ricordo, a volte ci chiediamo -Ma come ho fatto ad innamorarmi di una persona del genere?-

E ti dirò, il lutto è lungo quanto è stato forte e intenso l'amore.
si soffre per il fallimento, perchè ci sentiamo rifiutati, per il tradimento se c'è stato, per la speranza che muore per quello che poteva diventare amore.
Però si soffre un paio di settimane e poi passa.
Per dimenticare Un amore ci vuole molto più tempo.

mercoledì 24 marzo 2004

non ti voglio far male
è matematico, in meno di una settimana ti uccideranno.
Ho sempre odiato la perfezione. Gli allineamenti. Le cose in fila e messe in ordine. Chi fa sempre la cosa giusta e Perfetta. Chi legge trattati per far l'amore. Se non mi cadesse ogni cosa dalle mani non sarei io. Se le mie liste non fossero completamente ingarbugliate non sarei io. Mi innamoro dell'imperfezione, del particolare che stona.

martedì 24 febbraio 2004

La natura umana

Strana la natura umana
Per amare la vita l'uomo deve cambattere per non morire
se vive nel paradiso terrestre, si spegne
se pensa, impazzisce

lunedì 2 febbraio 2004

La rabbia e l'orgoglio

o finito di leggere La rabbia e l'orgoglio della Fallaci. Che devo dire, GRAZIE A DIO SONO ATEA. ANCHE IO.
A parte questo ho sempre pensato che chi non rispetta gli altri non merita rispetto, Chi come animale si comporta verrà trattato da animale... non sono mai stata brava a porgere l'altra guancia... Tollero tutto ma non le cazzate. La follia dettata da leggi idiote di ottantamila anni fa. Da uomini che sembrano cani.
Che difenderò, solo a parole me ne rendo conto, quell'unica innocente che magari sto maledetto Burka non lo vuole mettere e rispetterò chi per scelta lo farà e si farà anche trattare da essere inferiore, ma per la miseria per quell'unica donna che non vuole bisogna fare qualcosa.

Ieri esterrefatta per le centinaia di morti verso la Mecca... Mi sembra folle. Completamente Folle. Come se fossimo tornati peggio che allo stato selvaggio. Per un dio che mai si è visto, né dio, né allah nè altri... Ma oggi sono ugualmente esterefatta per la canditatura di bush e blair per il nobel della pace... Ora non esageriamo vero..

E' il delirio totale... il delirio... e la morte e la miseria ovunque. E' follia pura.

sabato 31 gennaio 2004

Amore e Psiche

Pensavo che l'amore avrebbe vinto tutto.

Ci si innamora sempre nello stesso modo? si ama sempre allo stesso modo?

La magia... oh si, potreste dirmi che l'amore è magia. Che il colpo di fulmine è l'incontro di anime gemelle, però strano come queste stesse anime poi si violentano di risentimenti quando il fulmine passa... Non è che l'abbagliante fulmine sono ormoni?

Quando tutto finisce e l'altro diventa un estraneo ai nostri occhi, possibile che sia davvero cambiato? o siamo noi che finalmente vediamo e ascoltiamo? Che finalmente, svestito dall'immaginazione, lo conosciamo davvero?
Ci sentiamo delusi e falliti dalle parole che ascoltiamo dall'altro "ma come? ... io non sapevo... non pensavo... non credevo tu fossi così" Davvero? Non è che prima eravamo sordi, bendati, e innamorati di noi che amavamo non l'altro ma una nostra fantasia?
Non a caso si dice che l'amore è cieco.

martedì 27 gennaio 2004

Il gelo

Il gelo e il blocco, come quando ti spogli e vuoi far l'amore e l'altra persona vuol invece guardare la televisione. E ti ritrovi da sola nella stanza tutta nuda e hai un freddo cane, e allora hai fretta di vestirti e cancellare il ricordo della solitudine di quel momento, hai freddo. Prendi una coperta qualsiasi e ti copri

e non tolleri più lo sguardo addosso di chi ti è accanto in quel momento.
Non lo tolleri ed allora apri la porta e piano piano ti allontani.

La vergogna

Shoah
La rabbia, la pena, empatia, l'incubo
mi immedesimo.
Ho sempre letto, ho sempre visto ogni documentario trasmesso, ogni film.

Come una punizione, come se dovessi convincermi che è stato reale.
Che non è un film, che è successo realmente, che alla cattiveria non c'è limite. Alla bontà e alla cattiveria umana.
Chi è stato responsabile, solo Hitler e i suoi alleati, gli uomini di potere o ogni singolo individuo che ha voltato la testa dall'altra parte, che si è sentito dio in persona perché ha voluto pensare di essere giustiziere, giudicante, che io ancora non ci arrivo a pensare che la sua religione rende un uomo diverso da me.
ed allora penso perché gli ebrei erano i più ricchi, ma non potevano semplicemente derubarli?
e penso ancora, alla miseria umana che è stata in grado di partorire e che continua a partorire malati di mente, ed io continuo ad essere un idealista imbecille e sperare in un mondo futuro in cui ci saranno essere umani illuminati, in cui non ci saranno guerre e niente fame nel mondo, in cui l'ambiente verrà rispettato e il possesso personale sarà veramente cosa da poco perché tutti vivranno bene e mai più succederanno cose del genere...
e gli innocenti saranno tutelati a costo della vita.

i compiti

  difficile tenere il diario, difficile seguire le regole. Ogni cosa che mi fa pensare alla dieta  o a un pranzo, una cena, un pasto equilib...