giovedì 13 ottobre 2022

i compiti

 difficile tenere il diario, difficile seguire le regole. Ogni cosa che mi fa pensare alla dieta  o a un pranzo, una cena, un pasto equilibrato mi sale l’ansia però son riuscita a tenere sotto controllo il vomito per la maggior parte del tempo. Dal 2002 da quando è cominciato tutto, e di cui ricordo ben poco in realtà, vomitavo fino a 10 volte al giorno.

Dopo la guarigione avvenuta verso il 2008 avevo imparato tutti i perché psicologici, con la terapia, e il controllo con la terapia comportamentale. Verso la fine del 2008 malattia oncologica di mio padre, Ripresa la depressione minore, ancora terapia, 2010 operazione a papà e con i consigli della psicologa son riuscita a tenerlo sotto controllo. Anzi ho preso in mano la situazione con nutrizionista e ginnastica ma c’era ancora la speranza. 2012 licenziamento. Il crollo. Resistito 6 mesi poi basta. La depressione ha preso il sopravvento e io mi sono dissolta. Faccio quello che devo fare come un soldato, testa alta. 2017 papà muore, prometto che non vomiterò più Il dolore è immenso. Immensamente pasticcio e mi coccolo. Non bevo più nemmeno un bicchiere di vino. Se sono alticcia non chiamo un ex fidanzato ma vomito sentendomi libera.

Ultimamente vomito. Non spessissimo ma quando non ce la faccio più. Sono diventata anaffettiva. 

Prevedendo il colloquio ho ripescato tutti i miei scritti. L’inizio. Mi fa ancora male e ritrovo tutto quel dolore come se non se ne fosse mai andato.

Anzi si somma a quello che provo oggi.

E così ho il cuore chiuso e non provo più nulla.

In realtà non ho uno scopo. Sono qui per non dare un dolore a mia madre.

Questo cibo che mi accompagna da quando ero bambina… questo cibo coì buono e consolatorio ma così disastroso per me.

Io non sono più io. Sono qui perché son un buon soldato che so che è la cosa giusta da fare.


Ripeto, sapere i perché e sapere come combattere la malattia, non è come nei film. E il sentirlo che fa la differenza. Ed io non sento.


Per ora continuo un po’ come viene, un giorno bene un giorno male.

venerdì 14 febbraio 2020

Ovviamente qualcosa si è rotto in me. Non so più scrivere.
Ho come questo dolore addosso da sempre che adesso è diventato macigno.
Non so dove appoggiarlo e mi ha mangiato tutte le parole, con esse i sogni, la creatività, l'emotività. E' arrivato il disincanto che non più illusione.
Sono dentro un cemento di protezione e ho paura che anche una piccola fessura faccia crepare questo cuore.

Non ti sento, non ti sento, da troppo tempo non ti sento
E ti ho tenuto lontano dalla gente


Forse un giorno come la donna cannone Butterò questo mio enorme cuore tra le stelle
un giorno

lunedì 25 novembre 2013

Mal comune un cazzo

Non so, sto facendo un corso per fare colloqui.
A me sembra di tornare a scuola, varie tecniche di comunicazione e tesi psicologiche di quelle che trovi nei libri tascabili.
L'unica cosa che si respira è la disperazione.
Ne sono uscita piena di ansia, che è l'unica cosa che non mi manca in questo momento.

venerdì 27 settembre 2013

Boldrini e le mamme

Io non so se avete il cervello a scomparti o cosa.
Non vi ha detto che fare le mamme o cucinare è cosa brutta e oscena, ha detto che il ruolo della donna nelle pubblicità è pieno di stereotipi, magari far vedere (come fa barilla... ops) il padre che cucina, tutti che si danno una mano è più realistico del ruolo della donna delle nostre bisnonne. Oppure un padre che fa pure i mestieri! esistono sapete?
Non ci vuole una scienza.
Madonna ma allora ce lo meritiamo proprio di essere trattate da cretine.

giovedì 26 settembre 2013

Chiese

Ieri ero in un capannone.
Ne hanno fatto una chiesa, come insegna gesù.
Ero lì per questioni lavorative, ma mi è piaciuto perché è povera, perché danno la spesa a chi è povero, aiutano le persone e le ascoltano e son rimasta entusiasta perché c'erano anche i mussulmani.

Se fossero tutte così, La Chiesa, avrebbe tutto il mio rispetto.

PS: non mi ricordo che ci fosse scritto da qualche parte che Cristo abbia detto di fare grandi cattedrali in suo onore. Sbaglio?

mercoledì 18 settembre 2013

Parliamo del dolore fisico

Si dice che la mente è regina e il corpo suddito ma il dolore violento fisico
annulla tutto il resto, il corpo è proteso solamente a combattere, annientare il dolore. Tutto scompare e nemmeno i pensieri hanno senso.

La mia sincerità ha mi ha portato a fare la piccola terrorista in ospedale:
- Cri, vieni a dire a questa signora che l'operazione è una cavolata, perché ha paura.
- Signora, e fa bene, mai nella mia vita ho provato un dolore così forte. Non ne ha idea.

Ne hanno idea gli altre degenti che nella notte son venuti a trovarmi.
Ho l'impressione di aver urlato forte

domenica 15 settembre 2013

Testamento spirituale

Domani mi operano e per forza di cose mi fanno l'anestesia totale.
Operazione di routine, non ho paura, avrei preferito un altro tipo di anestesia ma dicono che non si può e si sa che a volte non ci si risveglia.
Preferisco essere più previdente e perché ho già detto a mio padre cosa vorrei se morissi o entrassi in come.
Di mia madre non mi fido, non mi lascerebbe mai andare via.
Non ho cose in sospeso, ho detto tutto a tutti e fatto tutto quel che c'era da fare.
Quindi vorrei nessun accanimento terapeutico, lasciate che io vada, tanto anche se non è legge in ospedale lo fanno lo stesso. 
Non vorrei essere l'esempio come Eluana, anzi mi arrabbierei non poco se mio padre mi "usasse" per principio, per far cambiare una legge che limita la libertà di scelta.
Se dovessi morire, vorrei che qualcuno rispettasse le mie volontà.
Vorrei donare gli organi
Vorrei essere cremata e siccome io sono atea, vorrei una cerimonia laica.
Almeno nella morte vorrei esser libera e rispettata.


i compiti

  difficile tenere il diario, difficile seguire le regole. Ogni cosa che mi fa pensare alla dieta  o a un pranzo, una cena, un pasto equilib...