sabato 24 agosto 2013

cartellina

la cosa che mi ha un po' emozionato è la cartellina
la mia cartella per scambiare i file
che è ancora lì
la usano
insomma come se non me ne fossi andata via
e dovessi tornare dopo una malattia o le ferie

Stelle morte

Il fatto che molte volte noi guardiamo stelle in cielo già esaurite mi riempie di tristezza.

mercoledì 21 agosto 2013

Arresti domiciliari

Mesi di estrema solitudine, di duro lavoro interiore:
il fallimento, tornare al punto di partenza, avere tra le mani una manciata di terra e basta.
Poi affacciarsi.
Vedere che il mondo non è cambiato, rimane immobile con tutti i suoi personaggi.
Qualcuno aveva già aperto la porta ma stava lì sulla soglia, ora ha già un piede fuori, l'altro piede tra poco lo seguirà.
Qualcuno non ha potuto aspettare e ha già voltato pagina.
Il peso di tutti questi sentimenti che mi escono dal petto ai quali non sono più abituata.
Mi dico, fa male, son senza pelle.

Poi vedo lei lampeggiare sulla chat e tutte queste spariscono, provi empatia, ricordo, dolore e la pelle si ricostruisce come in un film di fantascienza. Diventa quasi più spessa.
tutto il resto son solo sciocchezze.

e mi faccio una ragione di quelle schiene che se ne vanno.

martedì 20 agosto 2013

sabato 10 agosto 2013

Insonnia. un attimo di amabeh

Cerco nell'arte un quadro che rappresenti quel che sento questa notte. Non me ne vengono in mente nessuno.
Dicono che ho un brutto carattere, che son sempre arrabbiata. E' vero, ma non ho mai mentito, così mi son sempre presentata.
Vorrei essere più "solare", più serena ma si dice che chi nasce tondo non muore quadrato o qualcosa di simile.

E' un anno duro.
Ci son stati giorni, giorni lunghi e dolorosi in cui ho collezionato sonniferi.
Lo confidavo solo a silvia e a daniele, perché se lo dici in realtà chiedi aiuto.

Ripenso al periodo del "purgatorio". Certo ero dolorante ma ero come drogata e quindi non faceva poi così male, il mondo passava indisturbato sotto ai miei occhi ed io pensavo solo alla mia ossessione.

Altre persone avrebbero reagito diversamente a certi accadimenti, io mi sono distrutta. Mi sentivo in colpa perché non ero in grado di non potere fare di più, pretendevo sempre di più da me stessa, dicevo sempre sì, e poi in angoli come il blog scaturiva la rabbia e anche la consolazione di avere un posto tutto mio in cui io ero l'unica protagonista. Mi son punita. Poi ho scoperto il No.
Ci sono stati troppi no, al punto di dimenticare l'empatia. L'empatia fa un male cane.
Non starò a parlare di quel che mi è successo, succede a tanti, forse a me un po' prima degli altri.
Comunque la conseguenza è stata il purgatorio, poi l'isolamento e poi c'è stato il personaggio.
Come quelli dei telefilm quelli un po' cattivi, menefreghisti, insolenti.
Mi stava bene, era una tecnica che funzionava, risultavo simpatica. Chissà perché. E sopravvivevo.
Certo io son anche un po' così ma non totalmente così.

Quando mi ripresi un pochino c'è stato un altro evento. E poi un altro. Non ho reagito bene. Era tutto così insopportabile, che non mi permettevo di non essere il soldato. Ma poi in qualche modo bisogna che il soldato dica riposo a se stesso.
Ogni cosa un tragedia, le piccolezze, le piccole discussioni.
Fece bene Mariposa a sparire in quel periodo, certe situazione le puoi condividere solo con gli amici veri. Ma a me lo aveva ordinato il medico e non lo dico per dire.
Trova un posto con della gente.

Ma è il passato. Penso che la gente si aiuti a vicenda, ma non è così. Si incorre nella guerra tra poveri. C'è una rabbia in giro, una voglia di sfogarsi tra prese per il culo e insulti che credo sia solo lo specchio di come le persona davvero stiano male. Ma non in senso strafottente che di solito si usa. Soffrono. Sono arrabbiate.

Almeno in questo blog a volte mi autocommisero. A volte ci sta. Arriverà il momento della reazione, per ora c'è la presa di coscienza.

Il lavoro duro che sto facendo è tirar giù il muro. Non è facile. Stanotte è crollato. Ma so già che ci sarà il crack e dopo non sentirò più niente.

Non sentire niente mica si vive davvero.

Nessuno chiama a parte Silvia. Forse non ho seminato bene. In fondo lo dico nella presentazione.
Forse non capisco quando si ha bisogno di me e non ci son stata come è stato con Luigi.

Le persone che mi è dispiaciuto perdere son state Maria più di tutte. G.ma non so perché, probabilmente non comprendevo abbastanza il testo e V. perché mi faceva ridere.
Ho condiviso molti momenti intimi con queste persone.
Ma la vita va così.
Si volta pagina.

L'unica cosa che mi dispiace è che la gente percepisce difetti che non ho. Come l'invidia, come l'ipocrisia. Ne ho altri.

Sono ignorante, sono testarda, sono solitaria, e poi tanti altri.

Per ora c'è Silvia. Mi basta.
Per ora devo riportare a galla i sentimenti anche se fanno male perché a volte fanno bene.
Per ora non ho voglia di litigare con nessuno, perché mi sembrano tutte conversazioni effimere che non meritano il tempo o la rabbia.

Buona fortuna a tutti.
Ma specialmente a me. Ho dato già abbastanza.




i compiti

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