giovedì 30 settembre 2010

Smetto di fingere. Poso le armi e ti dono tutta la mia anima.
"io l'ho fatto per te, tu ora lo fai per me"
"stronza, l'ho fatto"
Ecco bravo, arrabbiati. Forte e più forte.
Arrabbiati che è vita.
Tu sei l'uomo a cui ho fatto sempre riferimento.
L'uomo con difetti e umanità ma integrità. Ti stimo.
Quanti potrebbero dire lo stesso?
E ti racconto di me, di loro, del mondo, delle piccole cose.
Voglio scuoterti. Niente è importante, solo tu.
Tu gli altri vadano a farsi fottere, non hanno nemmeno un minimo del coraggio che hai tu.
Per il valore di quella mia frase ti hanno crocifisso.
Perchè io ti ho detto: NOn sono pronta. ti voglio accanto.

Io ti amo.
non è voler bene.
non è affetto
è amore ed è solo tuo.

Non te lo dirò
Ti lascerò scrutare dentro i miei occhi
e capirai
come da sempre abbiamo fatto

Uno è il mio uno è il suo

Il blog è come un libro da andare a ripescare quando vuoi.
Tutti i social network son come post it che con il vento volano via.
Il blog è slowfood, cena con con un bicchiere di vino in mano
Il sociale è macdonald o un panino al bar.
In questo periodo di emergenza, non ho ancora capito se sono davvero io così o se non lo sono. Mi sento dentro alla nebbia, vado avanti ad istinto come quando non eravamo eretti. Ah già, con lo zaino in spalla, viaggio sempre gobba

.

Sull'orlo del baratro anche i duri capiscono l'importanza delle parole e piangono

Continuo a vedere cose

Ascolto il radio giornale. Io voglio il mio futuro di onestà diritto opinione scontato rispetto e macchine volanti e non come ora che sto in fila.

mercoledì 29 settembre 2010

Io ho un blog.
strano mi viene in mento canzone Ho visto un re.
Il sottofondo è questo.
Ho un blog. E' mio, forse non viene nemmeno letto. Ma è mio e prendo sul serio le cose che accadono.
Fare battute sulle brutture della vita è facile, è geniale, fa ridere. Poi però bisogna essere anche seri. Serietà. Vedere i fatti e smetterla di scherzarci su. Per almeno un momento non pensare a quanto possiamo risultare antipatici o noiosi, no.
L'ironia ci fa sopravvivere, lo penso Seriamente.
Non mi fa rider la solita pubblicità con la donna-oggetto, né quella con uomini imbalsamati o slogan pieni di errori di grammaticali. Non mi fa ridere il governo, non mi fa ridere la scuola leghista, non mi fa ridere il bambino con la bomba o quello che muore di fame, non mi fa ridere che una donna muoia perché ha fame d'amore, non mi fa ridere che si buttino da un balcone né che si brucino le braccia, non mi fa ridere nemmeno Youtube né il capo che dice Son tempi difficili perchè il suo bonsai non gli riesce bene come dovrebbe, non mi fa ridere che non ci sia una vera opinione diversa e che risuoni, non mi fa ridere che uomini ogni giorno muoiano, non mi fa ridere andare in giro e guardarmi le spalle, non mi fanno ridere le battute delle elementari, non mi fa ridere la disperazione, la frustrazione che percepisco.
Io ho paura.
Paura che il nuovo mondo non arriverà mai.
Paura che la superficie ci inghiottirà tutti.
Ci faccio dell'umorismo solo perché in realtà ho paura.
leonem: in realtà il disocrso però, come ti è stato fatto notare, è estensibile a molte caratteristiche
come intelligenza, buona educazione, bontà, eccetera, eccetera
Cri: esatto
ma ad esempio servirsi dell'intelligenza può essere vanto ma della bellezza?
leonem:per usare tutto serve inteligenza... senza qualsiasi qualità è vuota
anche uno buono, ma stupido
al meglio gli dici che è tonto
uno buono ma anche inteligente è veramente un umanista, una persona completa
stessa cosa con qualsiasi qualità, davvero
le donne la competizione sessuale è su quella caratteristica... come sugli uomini è sulla forza
"forza" virgolettato
come dicevo tempo fa, è rivelatore che nelle favole della nonna la principessa sia sempre bella, mentre il principe è semplicemente azzurro
e non è per maschilismo, che la principessa è bella
perché le favole per bimbi certamente non le creano gli uomini
ma perché esso un percepito come un valore femminile
Cri il mondo è tutto storto, lo sappiamo bene
non ha senso lottare, va accettato, e se riesce, col sorriso - ma un sorriso di superiorità
come quello di chi ha capito il trucco del prestigiatore

martedì 28 settembre 2010

Io so che il senso non è in superficie. Niente è in superficie se non la leggerezza. Quindi pur ritenendolo un bellissimo pezzo, spero che ci sia qualcuno, che conservi la profondità. Proprio oggi sento che mi han riempito di tanta superficialità e giuro non ho visto un senso che sia utile

Baricco
Scalfari

Si sminuisce il piacere della semplicità

Si vuole troppo, tutto. Poi quando non si ha più nulla ci si acconterebbe di ben poco. Vedo gente buttarsi via come birilli quando fai strike.
Crollerò. oh se lo farò. mi sparerò in alto proprio con un cannone e non tornerò mai più.
non sono mai stata così stanca, non riesco nemmeno a leggere un solo articolo, non mi concentro, e finché non verrò sparata in alto starò sul burrone

In auto

Accecata dal sole. Un pò come tutti questi miei giorni

lunedì 27 settembre 2010

Insostenibile leggerezza di essere pesanti.
Non ho ben chiaro ancora chi io sia o non sia.
So che sono onesta, chiara, leonessa con chi è più debole, amo le cose semplici, odio chi si da arie, odio tutto ciò che è solo visibilità, non mi interessa la popolarità a tutti i costi, dico quel che penso, piaccia o non piaccia. Posso sbagliare, ma mai dirò qualcosa solo per salire sul carro dei vincitori.
Odio parlare di rossetti, scarpe, accessori per più di 10 minuti.
Non mi interessa nessun tipo di marca perchè so quel che c'è dietro e come direbbe una persona che conosco, ti sputo e ti schifo.
Rispetto chi è diverso da me in piccolezze ma non nel cuore.
Sono leale, sì.
Non perdono il tradimento di qualsiasi tipo.
Ma perdono molte debolezze altrui.
mai le mie.
Sono moralista, scassapalle e ho altri tremila difetti credo.
Piccolin, brutta e cattiva.
Quello che di sicuro mi manca è la menzogna.
So come gira il mondo e non mi piace. E mai mi arrenderò nel combatterlo. Ma ne conosco le regole.
E' che le regole son state inventate per ribaltarle.
Per il resto sto in piedi ancora una volta.
E mi piace ligabue!



Sopravvissuti a troppi sorrisi
avuti troppe volte senza un perchè
Sopravvissuti alle nostre domande
che son grosse, son tante
e spesso ridicole.
Sopravvissuti e sopravviventi
così e adesso e qui.
Sopravvissuti ai nostri progetti
acqua, sabbia, paletta e castelli così.
Persi o no siamo ancora in piedi
non so chi, ma qualcuno si sentirà così
Persi o no siamo ancora in piedi
siamo ancora che, siamo ancora chi,
siamo ancora chi, siamo ancora che ne so...
Sopravvissuti ai nostri pensieri
a consigli, sbadigli, falsi sensi unici
Sopravvissuti alle voci gridate
come ai troppi silenzi, come ai mormorii
Sopravvissuti e sopravviventi
ma chi? E che ne so...
Sopravvissuti ai sensi di colpa:
c'è chi può non ascolta e, cazzo,
c'è chi non può
Persi o no siamo ancora in piedi
non so chi, ma qualcuno si sentirà così
persi o no siamo ancora in piedi
siamo ancora che, siamo ancora chi,
siamo ancora chi, siamo ancora che ne so...
è un mare pieno di zattere
è un mare pieno di salvagenti
è un mare con qualche isola
Sopravvissuti a vecchi e nuovi dolori
che aspettiamo i vaccini, nel frattempo chissà
Sopravvissuti a tutto questo letame
quanti bagni e profumi e mascherine antigas
Sopravvissuti e sopravviventi
un pò su, un pò giu, un pò su
Sopravvissuti ai '60 ai '70
e gli '80 finiranno mai più?
Persi o no siamo anocra in piedi
non so chi ma qualcuno si sentirà così
persi o no siamo ancora in piedi
siamo ancora che, siamo ancora chi,
siamo ancora chi, siamo ancora che ne so...
Io appoggiata sopra di lui su una sedia fino al tuo petto.
Arriva l'infermiere,
- Pensavo che fosse un prete e ti stessi confessando A.
- No, è mia figlia.
Io :- sono io che mi sto confessando.
Infermiere: Attenzione, quando ti accarezzano vogliono l'anima
Lui: Lei se l'è già presa, è tutta sua la mia anima.
Il tempo è imperfetto. Avrei voluto incontrarti 20 anni fa.

domenica 26 settembre 2010

Blogfest

va bene che lo pagate voi ma non è che per forza dovete vincere sempre voi e sempre giornalisti!
e sempre voi da anni. e son anni che sono blogger! uff che noia
facciamo che non ci sono premi e si va a cazzeggiare, parlare, ubriacarsi, infrattarsi eccetera senza premiare nessuno perchè nessuno è da premiare?
Odio perdere il controllo. Odio farmi vedere piangere. Odio far pena.
moralista? può essere, non ne sono sicura.
Ecco tra scopabile e sensuale o sexy ce ne passa.
Dire per me ad una persona scopabile è un insulto, per quanto oramai sembri un complimento, è volgare e quando lo sento mi viene in mente bambola gonfiabile, ma esistono pure i bamboli?

sabato 25 settembre 2010

Stacca la spina e sii te stessa


Per stasera me lo posso anche permettere,
domani si riprenderà a combattere.
me lo concedete stasera di stare un po' stesa a terra?

Fotografo: Marwood Jenkins
Devo ancora lavorare sul mio orgoglio, è ancora troppo forte ed è un difetto. Da non confondersi con l'amor proprio che è altro.
Ma sono molto orgogliosa dei miei occhi, vedo cose bellissime o bruttissime ma mai apparenze

venerdì 24 settembre 2010

Ci saranno mattine in cui mi sveglierò e non avrò questo peso sul petto.
Arriveranno son sicura.
Per ora anche la notte è come un treno locale che fa tutte le fermate, io mi sveglio ad ogni stazione e mi faccio del male.
E' che tutti siamo bravi a farcene, come se l'impotenza fosse una colpa.

mercoledì 22 settembre 2010

Opinioni. Io non sono dio, non ho la presunzione di avere tutte le risposte, osservo il mondo e penso. Posso sempre cambiare idea. Per ora quello che vedo che la gente è spinta dal sesso. Lo usano in pubblicità, lo usano in tv, per strada. Dalle minigonne inguinali alla barba incolta. Ora ci possiamo raccontare un sacco di palle ma la maggioranza ha occhi vitrei che non va oltre a quel che appare. Così è. E di solito c'è sempre un secondo fine per la troppa attenzione. Smentitemi. Ne sarò lieta.
Ma tu lo sai quante cose si possono fare con un cacciavite?
quanto mi è prezioso e quanto luccica?
Lo uso per aprire il mio cuore quando è chiuso e non trovo la chiave,
lo uso per colpire la testa se non sta pensando,
lo uso per fare tutto ciò che da sola non potrei fare.
Un cacciavite.

"Cosa potrebbe succederebbe senza cacciavite?
Sareste già caduti dalla sedia
Vi fidereste a passare su un ponte che non abbia mai visto un cacciavite?
chi assembla il vostro PC senza cacciavite?
Pensate che l'uomo sia andato sulla Luna senza un cacciavite?"

Tu sei quello che mi raggiunge su Marte, con un solo cacciavite. cacciavite? stupido, se solo vedessi come ti vedo io non ti sentiresti così, ma un'astronave meravigliosa che può andare dove vuole

martedì 21 settembre 2010

Il soldato è crollato. Lo sapevo che sarebbe successo.
ho dormito 30 minuti. alle 14.15 apro gli occhi e dico, andiamo è uscito

in un altro posto alle 14.15 viene detto che era uscito.

Intuito?

lunedì 20 settembre 2010

Grazie a chi sapeva, grazie per i messaggi, per le telefonate, a chi si è interessato, a chi ha chiesto come stavo, a chi si è ricordato, per i 41 messaggi ricevute, per i dm. Per tutto quanto.
Davvero, sorprendermi non è cosa da tutti i giorni.
Come stai?
son due parole.
solo due.
meravigliose se c'è l'intento di saperlo davvero.

domenica 19 settembre 2010

L'affetto può nascere spontaneo. Pure l'amore. Ma la stima e la fiducia quelli te li devi conquistare
Non avrei mai pensato di scriverlo, ma avrei bisogno di un bacio appassionato.
Un bacio di quelli che ti guardi negli occhi per un po' e poi viene naturale assaggiarsi.
Di quelli che ti annusi, che ne percepisci già l'odore e il sapore ancora prima che accada
di un bacio che sa di vino divino
di quelli che non lasciano dubbi ad equivoci o fraintendimenti.
Un bacio.
Che non sia l'inizio del sesso, ma che sia un bacio di scoperta.
del conoscersi piano piano.
dell'esplorare la bocca dell'altro
di quelli che usavamo quando eravamo ragazzini e il sesso non era la conseguenza logica
Di un bacio appassionato
appagante
di minuti interi
di molti baci, non per disperazione o non amore, ma di inizi e speranze.
di un bacio come so io baciare
che ti fa scordare il mondo intorno, i sogni o le delusioni.
che sia bacio. e sia solo questo.
e di questo per qualche minuto o di più
vivere


Non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all' orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.

sabato 18 settembre 2010

Per essere onesti, veri e vivere ci vuole coraggio. Per prendere quella strada che hai scelto ce ne vuole tanto. Perchè non è quella facile.
E' notte. Spiffero i miei segreti come fossero i grani del rosario.
Stupidamente.
nessuno arriva se non prova esattamente quel che provo io.

Sono un bravo soldato. Sto dirittta in piedi.
Ma stanotte mi sento brutta e sola.
e così stanca. ma così stanca.

avrei potuto mettere poesie o canzoni o citazioni, ma ci vuole coraggio anche a dire le cose con il loro nome e prendersene la responsabilità

giovedì 16 settembre 2010

Sono orgogliosa dei miei occhi.
Il film non mi è piaciuto ma ogni volta che loro dicevano "sfigurato" io pensavo, ma figurati, son tre cicatrici.
Guardato il tg de La7.
Non ho molti termini di paragone, non esprimo giudizi. Mi ricorda un po' il vecchio tg5.
Allibita mi son guardata le facce di questi governanti, chi balbetta cose senza senso, chi ha la bava alla bocca, chi si guarda dentro l'obiettivo.
Ma quando sono andati al governo?
e perchè?
perchè mio dio, perchè?

io mi vergogno tantissimo

mercoledì 15 settembre 2010

Esci per favore.
Lasciami rimanere per terra ancora un po'.
Le chiavi magari tienile, mi piace pensare che avrai rispetto nell'usarle.
Fa male
Fa male come quando prendi un cazzotto nello stomaco
rimani senza fiato
ci vuole tempo per respirare ancora l'aria.
Lasciami guardare ogni dettaglio di quel lampadario
ogni granello di polvere di queste pale bianche
che hanno girato senza sosta per un'intera estate
Spegni anche Starteatre.
Son stelle finte ed io non voglio niente di illusorio qua dentro,
solo me stessa.
Non farmene una colpa, è una mia debolezza non chiedere
No, non ho fame
tanto non se ne accorge nessuno che non mangio da una vita
Niente di me è visibile ad occhio nudo, nessun segno, nessun livido
Lasciami accanto la bottiglia di vino e le mie sigarette
ah... già, il posacenere che tanto non centro mai
Ora vai
torna quando la bottiglia sarà finita
non prima

martedì 14 settembre 2010

Femmine: Idiote o disperate?
Perchè mettersi in fila per uno magari belloccio o magari no,
ma pur sempre in fila per accedere ancora una volta all'adolescenza, ad un amore tardivo o al matrimonio?
Rimane questo senso di fastidio. In realtà non so nemmeno se davvero è una richiesta di aiuto, è una ribellione. Un tocco forte alla pancia, quasi un pugno e racconto cose molto intime. Mie e di pochi altri. Le sciorino come fosse niente. Anzi come fossero schiaffi, uno via l'altro.
E rimane questo senso di fastidio in me.
Perché non li ho voluti condividere davvero.
E' la parte più irrazionale, il caos che si impossessa di me.
Ci penso su.
E poi ricordo perfettamente.
Io ballo da sola.
Da sempre.
E c'è un motivo perché lo faccio.

lunedì 13 settembre 2010

Non lo so se tornerà questo respiro normale
anzi tornerà
ma per ora il cuore si è bloccato
è resto sospesa sul filo
quel filo che non si rompe ma rimane
come un essere messo in croce
e rimane lì
come il quadro di Dalì
come un funambolo caduto
come la canzone dei negramaro.
Tutto è confuso
sono al buio
riconosco la casa perché è la mia
quella casa che periodicamente distuggo
e ricompongo, pezzo per pezzo
chissà se si vedono i pezzi incollati vicini
chissà se mai qualcuno se ne accorgerà
gocce in un mare di acqua salata
forse si vedono solo le prime righe
come il promemoria di un feed
di cui nessuno legge il resto dello scritto

Senza vergogna

Le volte che civetto è solo quando sono completamente dimentica di me

domenica 12 settembre 2010

ma ancora non mi si son chiusi gli occhi ancora
ma nemmeno sono caduta da quel filo
C. sono lontani i miei limiti. se conosci i tuoi e sei pronto a buttarti al massimo ti prendi un livido ma poi guariscono
Bic. certo che sì. io ho paura di far male agli altri mica a me, so che botte posso sopportare, meglio prendere una nasata che stare tutta la vita in panchina
C. altri son grandi e badano a se stessi se non è intenzionale il male allora non è male
Bic. Lo so, non puoi fare una torta senza rompere le uova.
mi fa male il cuore

non ci si arriva

Non ci sono morti di seria a o b. Non ci sono morti innocenti di nazionalità o paese a cui bisogna tenere come fosse una squadra di calcio. Sono desolata per tutti. TUTTI.
Non è che se mi dispiaccio per 11 settembre allora non mi dispiaccio per gli iracheni o per le sorti dell'afghanistan.
Ma dobbiamo davvero inscatolare tutti e tutto?
Ogni anno devo sentire la frase: a me dispiace di più...
Che cavolo c'entra?
Sono i cittadini che fanno la guerra? e da quando? da quando porca troia?

sabato 11 settembre 2010

Oggi l'ho detto ad alta voce.
Grazie perché mi fate sentire migliore sia moralmente che eticamente

venerdì 10 settembre 2010

Mi fido così tanto di lei che quando ieri si è fermata e mi ha detto vai a comperare le sigarette, io sono scesa senza nemmeno guardare e son entrata in paninoteca e ho chiesto un pacchetto di merit.

giovedì 9 settembre 2010

Accomodatevi

Vi sembra poco?
No, è tanto.
La porta si apre. E' la chiave che lasci a chi ti fidi che entri a casa tua, a chi vuoi che si serva da solo dal frigo, che dorma nel tuo letto
E' poco?
E' La Lista.
La prima.
Quella che guardi anche se non hai tempo.
Di quelli che ci son sempre stati e di quelli appena arrivati.
E' la porta che piano si apre e fa entrare il mondo.


Photographer: Rosanne Olson
Collection: The Image Bank

mercoledì 8 settembre 2010

Per fortuna o purtroppo

Mi è stata ben chiara in mente cosa volesse dire non aver detto addio nella maniera dovuta.
La vita è quel che è.
La vita la vuoi gestire, anche quando non ti piace, vuoi essere tu a dire basta. Forse per questo motivo ho capito subito il finale di Veronika decide di morire di Paulo Coelho. Dicevo dunque. Gli abbandoni li ho subiti. Ho rischiato di abbandonare o forse ne ho solo sentito il rischio.
Una certezza di una lunga lista di addii mi rimane, dopo il primo non ho più avuto debiti in sospeso, né parole non dette, né altro. Non ho conti in sospeso nemmeno ora.
Qualsiasi sia la mia sorte non avrò rimpianti mai più

lunedì 6 settembre 2010

Un attimo e non c'è più strada per arrivare. Né ponti.


Originale
C'è un momento che raggiungi il limite.
Hai accumulato tanto, forse troppo.
Lo stesso limite per cui salti se qualcuno fa una battuta pesante,
lo stesso limite delle lacrime agli occhi per una foto di bambini che muoiono piano tra le mosche,
lo stesso limite per cui tutti i luoghi comuni più stupidi convergono in un unico eco.
E' troppo.
Troppo per gli affari personali, troppo per la società, troppo e basta.
Son nata ribelle.
Ma non è di quella ribellione che prendi la moto e ti fai il tatuaggio, quella ribellione di alzare sempre la mano e dire NO.
Forse semplicemente a me stanno antipatiche le bugie, anche quelle che ci raccontiamo a noi stessi. Mi piace la chiarezza. Posso accettare tutto se siamo sinceri. Se cominci a raccontarmi che vuoi fotografare il tuo anello e casualmente metti la mano sul sedere o sul tuo pene, ecco magari non ci credo. Magari.

sabato 4 settembre 2010

Ho acceso la tv per ascoltare il tg di Mentana. Niente, voglio il silenzio
Leggo le notizie ma la vista si appanna
come si appanna se ci sono più parole in fila
perdo il senso e navigo nei miei pensieri

come se fossi sempre un po' ubriaca
ma non riesco ad ubriacarmi sul serio

Il sonno non arriva mai
io sto qui
il libro l'ho lasciato di là e l'altro è in ufficio

penso che c'è molta solitudine là fuori
penso alla gente che si crede superiore e rido
mi rammarico per loro
c'è un mondo fuori che non conosceranno mai

penso ai test
penso che non me frega niente dei test
né dell'approvazione altrui

Che fortuna aver vissuto nei mei anni
quando avere una testa propria era un onore
era una cosa di cui vantarsi
e me ne vanto ancora

penso a tutto questo per non pensare

giovedì 2 settembre 2010

Il mio stato emotivo si denota dal disordine in casa e dal fatto che qualche volta dormo vestita.

mercoledì 1 settembre 2010

Per ogni bimbo che muore io mi sento desolata.

Per ogni maschera che demolisco mi sento felice.

i compiti

  difficile tenere il diario, difficile seguire le regole. Ogni cosa che mi fa pensare alla dieta  o a un pranzo, una cena, un pasto equilib...