lunedì 31 agosto 2009

Non puoi spiegare. E' qualcosa che ti colpisce allo stomaco. Colpo secco che ti lascia senza fiato e ti rimane quella scena e quella canzone nelle orecchie da giorni che non se ne vuole andare.

martedì 18 agosto 2009

Che stranezza.
E' così difficile dar voce ai nostri desideri anche se essi non sono tali?
E' così difficile accettar quel di cui non abbiamo bisogno?
E perchè mai tutte le risposte scontate sono del tutto inascoltate?

C'è stato un libro che ho letto solo per il titolo, Va dove ti porta il cuore.
L'istinto difficilmente sbaglia,
lo fa solo quando lo cammuffiamo di speranza.

lunedì 17 agosto 2009

Di un altro tipo

© national geographic

E poi ci sono quelli che ricordi sempre con un sorriso che arriva all'improvviso.
Quelli con cui mai hai litigato, forse discusso, forse non compreso a volte.
Quelli che ti mancano bruscamente.
Di notte.
Perchè è agosto, chissà...
o perchè han tirato fuori sempre la parte migliore di te.
Quelli che ti hanno ascoltato con attenzione e sottovoce ti hanno raccontata.
E sommessamente, timidamente si sono raccontati.

Perché di un altro tipo sono.
E un altro tipo ti fanno sentire.

Innamorarsi

E in sintesi. A me basterebbe innamorarmi di me stessa. E mi avanzerebbe pure un po'

giovedì 13 agosto 2009

Niente e così sia

More about Niente e così sia

Cerco le foto nel web.
Per dare un volto alle persone.
E parlo tra me e me, con la scrittrice, commentando i suoi resoconti.
Sarà il caldo...
Poi tra una ricerca e l'altra appare l'intervista a François Pelou che conferma la sua storia con lei.

Sono solo a pagina 123.
Sono io che ho doti empatiche o anche tra le pagine di guerra l'innamoramento trapela anche se mascherato?
E' così evidente fin dalle prime pagine.

Si può amare o odiare Oriana, specie dopo gli ultimi libri in vita, ma su una cosa ha ragione:

La Fallaci rispose alla Guzzanti dichiarando:


« Giovanotta, essendo una persona civile io le auguro che il cancro non le venga mai. Così non ha bisogno di quell'esperienza per capire che sul cancro non si può scherzare. Quanto alla guerra che lei ha visto soltanto al cinematografo, per odiarla non ho certo bisogno del suo presunto pacifismo. Infatti la conosco fin da ragazzina quando insieme ai miei genitori combattevo per dare a lei e ai suoi compari la libertà di cui vi approfittate »
Ecco per parlare di guerra bisogna andarci. Prima vedi la morte sotto l'elmetto, poi puoi anche rimanere pacifista e non odiare il tuo nemico.

mercoledì 12 agosto 2009

martedì 11 agosto 2009

Eco della teoria del caos

Infinity - M. C. Escher 25365

In questi primi giorni di ferie.
Queste ferie attese e aspettate di più di natale.
Queste ferie in cui ho pensato di fare quelle cose da troppo tempo rimandato.
Chissà se riuscirò a vincere questa ossessiva pigrizia (?) e fare, finalmente.

Ho un piccolo piano di cose da vedere in una Milano che dicono deserta.
Ho cose da comperare, da leggere, da pensare.
E le risposte che risuonano come un eco nella testa vuota,
le risposte.
Quelle che ho sempre saputo, che forse ho detto o forse no.
Chi sono e chi vorrei essere o tornare ad essere?

Questa voglia di fuggire che non mi fa muovere un passo.
Perché non si fugge via da un luogo, perché non è il luogo.

(...)

C'era Martin Luther King ieri sera e il suo sogno che doveva essere atto dovuto, tra ieri ed oggi non so quanti ne hanno ammazzati di difensori dei diritti civili.
Non ieri in senso lato. Ma ieri 11 agosto. Oggi 12 agosto.
Le notizie mi perseguitano anche se non le voglio ascoltare.
E mi fanno ancora male, grazie al cielo.
Quel cielo ieri doveva cadere.
Il telegiornale ha detto che la scienza "dice" come fosse un pettegolezzo, che piovono pezzetti di scie di comete e non stelle. Come se la realtà fosse altro.

(...)

Sentire un bisogno solo quando te lo ricordano, vuol dire che ne hai davvero necessità o desiderio?

(...)

Poi è bastato un sorriso per ripagare.
Dopo è bastato un bacio.
Per qualcosa che era dovuto, non sicuramente regalato.
Che strano sentire che ti sono grati.
Strano, che persona sei diventata? o lo sei sempre stata?
E quindi tornano le grate domande.

martedì 4 agosto 2009

La vita è una cosa meravigliosa*

Post scaturito dalla lettura di SunOfYork



La vita è sacra dicono.
La vita è un diritto come lo è la morte.
Quando la sofferenza è tale o peggio l'indifferenza verso la stessa,
dovrebbe essere un diritto.

Il suicidio lascia una scia di sensi di colpa.
La scia di dolore, di cosa avremmo potuto fare o no.
Il doppio della morte semplice.

Ogni caso è a sé.
Penso che anche quelli che tentano il suicidio per avere attenzione
hanno una sofferenza tale da non riuscire ad esprimerla in altro modo.
Suppongo che chi lo faccia davvero non lo annunci.

La morte è ancora un tabù.
Il suicidio la vergogna.
Giudicando vite altrui che nemmeno abbiamo idea di come siano.
Perchè spesso non è così meravigliosa.

L'essere umano è strano.
Cerca la morte quando non ha nulla da temere, si aggrappa alla vita nei luoghi devastati da ogni genere di miseria umana.

Quello che mi frulla nella testa da molto tempo è che noi non siamo liberi.
Noi non siamo responsabili solo della Nostra vita.
Lo siamo anche della vita degli altri.
Per questo motivo, anche se difficoltoso, molta gente continua a camminare.

*Film di F. Cappa

Link utile, non si sa mai.
Chissà perché attacchiamo.
nervi scoperti?
sfoghi?
Non lo so.
La presunzione di conoscere l'altro contagia tutto il mondo.
Guardo il mio collega di fronte a me e so di non conoscerlo.
Tasselli che vengono fuori anno dopo anno a creare un puzzle che mai avrei creduto esistere.
Se non mi riguarda, di solito sto zitta.
Perché io che ne so in fondo?

Ho imparato a fare domande o forse ho sempre domandato.
Ho opinioni, certo.
Opinioni che cambio e modifico.
Alcune cose mi danno sui nervi.
Le evito semplicemente.

OT: E si, l'amicizia ha bisogno di quotidianità.

lunedì 3 agosto 2009

La fuga


Si guarda le mani pigre e insolenti.
Solerti un tempo, ora svogliatamente appoggiate sul grembo.
Come se nel grembo ci fosse qualcosa di così pesantemente dolente da non riuscire a portarlo in giro senza un paio di mani.
Un paio di mani che invece di essere da sostegno, appoggiano al di sopra di esso, come ad aggravarne il peso.

Ci pensa.
Nessun luogo dove scrollarsi via le gocce come fanno i cani bagnati.

...e tagliare tutti quei fili invisibili che le rendono l'esistenza gravosa

i compiti

  difficile tenere il diario, difficile seguire le regole. Ogni cosa che mi fa pensare alla dieta  o a un pranzo, una cena, un pasto equilib...