martedì 11 agosto 2009

Eco della teoria del caos

Infinity - M. C. Escher 25365

In questi primi giorni di ferie.
Queste ferie attese e aspettate di più di natale.
Queste ferie in cui ho pensato di fare quelle cose da troppo tempo rimandato.
Chissà se riuscirò a vincere questa ossessiva pigrizia (?) e fare, finalmente.

Ho un piccolo piano di cose da vedere in una Milano che dicono deserta.
Ho cose da comperare, da leggere, da pensare.
E le risposte che risuonano come un eco nella testa vuota,
le risposte.
Quelle che ho sempre saputo, che forse ho detto o forse no.
Chi sono e chi vorrei essere o tornare ad essere?

Questa voglia di fuggire che non mi fa muovere un passo.
Perché non si fugge via da un luogo, perché non è il luogo.

(...)

C'era Martin Luther King ieri sera e il suo sogno che doveva essere atto dovuto, tra ieri ed oggi non so quanti ne hanno ammazzati di difensori dei diritti civili.
Non ieri in senso lato. Ma ieri 11 agosto. Oggi 12 agosto.
Le notizie mi perseguitano anche se non le voglio ascoltare.
E mi fanno ancora male, grazie al cielo.
Quel cielo ieri doveva cadere.
Il telegiornale ha detto che la scienza "dice" come fosse un pettegolezzo, che piovono pezzetti di scie di comete e non stelle. Come se la realtà fosse altro.

(...)

Sentire un bisogno solo quando te lo ricordano, vuol dire che ne hai davvero necessità o desiderio?

(...)

Poi è bastato un sorriso per ripagare.
Dopo è bastato un bacio.
Per qualcosa che era dovuto, non sicuramente regalato.
Che strano sentire che ti sono grati.
Strano, che persona sei diventata? o lo sei sempre stata?
E quindi tornano le grate domande.

1 commento:

  1. E' vero non basta fuggire da un luogo ma spesso a me piace pensare che sia così.

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