giovedì 30 dicembre 2010

Mia madre oggi ha pianto alla notizia.

Bulimia, anoressia, Bed

Leyla
Olieviero Toscani definì la sua campagna pubblicitaria con Isabelle «una sorta di Urlo di Munch». Ma è stato un urlo nel silenzio.

La bulimia, anoressia , i disturbi dell'alimentazione sono cancri.
E' dolore puro.
Quella pubblicità fu messa al bando da tutte le organizzazioni.
Solo gli ignoranti in merito potevano pensare che fosse un monito. Per i malati fu un invito
Oliviero Toscani un cretino.
Quel monito era solo per le persona sane, ma le persone anche sane sono ossessionate dall'aspetto fisico (ovviamente si parla in generale)

Poi era assolutamente  ipocrita, no alla bulimia e all'anoressia ma le modelle sono pelle e ossa, si inneggia al fisico in ogni trasmissione, le persone in carne si salvano solo se sono autoironiche perchè sembra normale che bisogna deriderle.

Le anoressiche muoiono. Muoiono anche le bulimiche, a volte lo stomaco si spacca, chi soffre di BED muore per infarto.
Sto leggendo "Ancora dalla parte delle bambine", pensare che una persona si rovini solo per diventare una modella è solamente da ignoranti in materia.

Qui un blog

mercoledì 29 dicembre 2010

Prologo




La mia fissazione per il corpo delle donne, per il femminismo, del percepire quel pesante fardello di essere bambina o femmina ha origine molto lontane.
Io lo so che è un chiodo fisso.
So persino perché me la prendo con le femmine che stanno al gioco, perché riducono le poche ad essere mosche bianche, almeno nella realtà in cui vivo io.

Il femminismo diceva
E' mia e la gestico io.
Allora il fatto di usare il proprio corpo per ottenere qualcosa non è una liberazione, ma assomiglia molto alla prostituzione.
Qualunque cosa si voglia.

Il fatto di entrare in una stanza in cui parlano le donne, sia fisicamente che virtualmente e l'argomento del giorno son Ricette, uomini, smalti e mestruazioni mi svilisce in primis come persona e in secondo luogo perché non mi riconosco con le mie simili.

Siamo tornate negli anni 50. Un due tre. Forse ci siamo sempre rimaste. Ma almeno prima un qualche moto di ribellione c'era, ora invece è socialmente accettato anzi e il fare le oche (quando non è davvero un cervello piccolo che suggerisce) avvilisce l'intelligenze.

Il sentirsi nulla a 30 anni senza un uomo è solamente educazione errata.

Poi se ogni giorno sento frasi tipo: avrà le mestruazioni, deve aver bisogno di una bella ripassata o certi commenti a voce alta di tette e culi è che non è cambiato nulla, si è solo dimenticati l'educazione.
La tempesta sembra passata.
Se qualcuno facesse del mio post una burla, non lo denuncio perché non ho soldi, lo aspetto sotto casa direttamente.

martedì 28 dicembre 2010

Per lenire tutto questo ho bisogno di sentire affetto ed amore. E' l'unica medicina.

La rabbia

Questa rabbia è spropositata e so da dove arriva.
- è ingiusto che certe persone abbiano a che fare con le malattie così a lungo nel tempo, cambiando solo i personaggi.

- Rabbia perché non riesco ancora ad accettare che i miei son diventati figli.

- Son io il sole. Cioè le persone ovviamente interagiscono con me in base a come sono io in quel momento, più splendo più si avvicinano, più cade il buio più si allontano. E' colpa di lei, di mia nonna che mi ha insegnato quel tipo di affetto che c'è nonostante il buio e lei ora non c'è più

- mi han portato via tutte le persone che amavo di più, mi rimangono i miei genitori, uno di loro rischia adesso. So che un giorno se ne andranno, ma ora ancora non sono pronta.

- mi fa così male il mondo che è tangibile, son coltelli, mi fa male l'indiffernza, il tutto è lecito, mi fanno male tutto quello che mi gravita attorno che fin da bimba non riuscivo ad accettare

- mi fa male il Mondo il telegiornale, le notizie di peace report che a nessuno interessa basta che si abbia ipad in mano, mi fa male la politica, la cronaca, gli esteri persino il cinepanettone e la cultura di oggi, del 2010 che non c'è più

- Mi fa male il tempo che scorre, che tra un po' saranno 41 anni e non ho concluso niente, quel che avevo conquistato nel lavoro la crisi me l'ha portato via, ed io avevo solo quello.

- E non accetto questo pensiero serpente che sussurra ancora e ancora non è morto. che mi dice brutte cose ma che la società mi conferma ogni giorno che ha ragione Lui.

Tutto questo fa che la mia rabbia sia rivolta a me perché mi fa male tutto questo.
Sono furiosa. Furiosa con il mondo. Furiosa con tutto quel che mi circonda. Furiosa con me.
Sono arrabbiata proprio come quei bambini che si mettono ad urlare.
una rabbia così feroce che non riesco a respirare

lunedì 27 dicembre 2010

E' un macigno che mi porto addosso da mesi, anzi anni, da mesi è diventato solo più pesante. Credo di essere arrivata al capolinea, credo che oggi e adesso i lividi facciamo ancora più male del solito, sarà il cambiamento di stagione, non lo so. Sono prosciugata. Non ho più niente da dare, né sorrisi, né altro. Game over.

domenica 26 dicembre 2010

Perché "L'anno della cometa"

L'anno della cometa non è stato di per sé speciale,
lo era ogni volta che alzavo gli occhi al cielo e la vedevi lì, come in un quadro, a ricordarti che qui siamo piccoli
che lì c'è l'universo, che è maestoso e bello, cattivo e buono, che una cosa così bella è in realtà fredda
Era lì, la cometa, per tutta l'estate.
Era magica e non era ghiaccio e roccia, era il divenire possibile quello che pensavi impossibile.


Perchè usciti di qui si ricomincia da capo e ci sono tante cose da mettere a posto.
(...)
dirgli che c'è sempre la possibilità di andare avanti.
E vorrei che anche gli altri lo sapessero che c'è ancora una parola,
magari banale, magari retorica,
che si può non buttare via e che è sempre da tenere vicino,
magari seduto mentre si mangi accanto,
o mentre si viaggia su un tram
o seduta dietro sul sellino della moto
o dove volete voi
una parola che assomiglia molto alla parola Speranza.
Claudio Baglioni

Quale vergogna?

Fotografo: David Trood

Da quando sono tutti social e i blog non li legge più nessuno, mi viene più naturale usare questo spazio come facevo un tempo.
Andarmene in giro nuda dentro questo luogo solo mio.

Nota a margine.
Stamattina ennesimo ruolo da psicologa spiccia (oramai son giorni e giorni)

Ho vomitato due volte in due sere
Il vino non ha nessun effetto se tu non vuoi che  ne abbia
La pelle fa male
Ho preso coscienza del mio O sei con me o contro di me

ed ho un leggera misantropia
Eh no, non mi basta

sabato 25 dicembre 2010

La famigghia

Strano come da bambina isolata e non capita ora ho il totale rispetto o quasi.
Si commuovono se mi vedono, come una concessione, come se io fossi una regina che dedica tempo.
E in realtà è così.
Ma è stato un poco divertente.
Le solite cose. Liti. Parolacce. Cavolate. Brindisi.
Parliano male degli assenti.
Una cosa già vista e rivista.
Proprio come in life on mars
ma oggi l'ho presa con lo spirito giusto, dopo due bicchieri di vino, e poi l'amore fa fare questo ed altri sacrifici.
Unica cosa troppo divertente.
So che siamo in minoranza. So anche che son tutti leghisti/fascisti terroni
ad un certo punto ho esclamato:
Allora, parliamo di politica?
Boato!
Mussolini, Berlusconi, giudici.
Non sanno nulla. Nulla.
Io dalla mia qualche cosa so. e lo dico così convinta che niente, non ci riescono a battermi
E al suono, se berlusconi deve essere condannato
la loro risposta scontata
Anche gli altri!
ed io sì.

e poi me ne sono andata.
Credo continuassero a parlarne :D e così tra la tombola e mussolini chissà chi ha vinto.

Happy Xmas (War Is Over) - John Lennon

Regali

Una lettera.
Un libro così ben azzeccato da averlo ricevuto doppio ed una sonora risata di compiacimento per chi mi conosce.
Un messaggio.
Un grazie, non so perchè, ma è così.
Un dvd da guardare insieme ad una persona speciale.
Un sms con scritto "Auguri, qualunque cazzo voglia dire..." altra risata
Un sms di un'amica che mi manca.
Il tramonto su marte
Il cioccolato ed i miei bambini accontenta. Sì son i miei bambini. 

« Chiunque salva una vita salva il mondo intero. »

venerdì 24 dicembre 2010

Il muro del pianto - ermeticamente solo io credo che capirò

La finzione di per sé è qualcosa che odio, devo recitare ogni giorno in ufficio. Recitare nelle mie ore d'aria è ancora più pesante ma in questi mesi ho imparato a farlo lo stesso.
Qui non ho voglia di recitare.

Il natale non mi piace per la serie di motivi che ho già elencato in precedenza, ma a te che piace, perché non mi son arrivati gli auguri? Eppure io ho fatto lo sforzo di farli con le mie manine sante.

E' la vigilia, mi son svegliata alle 6.
Un due tre la rabbia era già nell'aria, la sceneggiatura già scritta e riscritta.
Non solo son la donna ma ora anche uomo, ora anche la sola adulta, ora vedo il mio mondo sgretolarsi tra le mie mani e non posso farci niente.

Per quante parole o gesti non sono mai abbastanza
per quanto io mi sacrifichi non è mai abbastanza
non è mai abbastanza
ed allora mi sento vittima, la gazzella che viene sbranata dai leoni

No, non rimane nulla alla fine.

se non fossi sicura di non essere incinta ci penserei più
perché è diventato anche questo un appuntamento quotidiano.

E poi no. No. No e basta.
non c'è allegria, non basta tutto la buona volontà,
non basta, non le basta mai.
non basta mai a nessuno.

Nessuno. Toh, non c'è nessuno.
che novità
e al grido: anche noi abbiamo i nostri problemi
mi permetto di dire un liberatorio
e chi se ne fotte?

La vigilia

Che poi non è che ne rimane poi molto di quel che continuate a prendere.

Regali

[...]
Mi spiace sentirti spesso arrabbiata o triste, ma chi sono io, poi, per dire che è così? Insomma, mi piaci così, perchè sei davvero sincera.
E' un piacere ed un onore averti come Amica.
Un abbraccio forte.
Daniele

Non credo

Fotografo: RubberBall Productions

Non credo in nessuna religione, nemmeno nell’ateismo

non credo che mai potrò andare d’accordo con la massa o i piccoli gruppi di 300 persone, le persone insieme si comportano come i lupi

non credo che riuscirò mai a stimare donne che usano il loro corpo per ottenere quel che vogliono

non credo che riuscirò mai a stimare uomini che usano l’aggressione anche non fisica con le donne

non credo che riusciranno mai ad interessarmi thread o post che spiegano come si mette uno smalto, quelli del yep, quelli che non dicono mai niente per non esporsi (almeno spero), quelli del DENIGRIAMO TUTTI INSIEME UNA PERSONA PERCHE’ NOI SIAMO FIGHI, quelli che poi li guardi e abbassano gli occhi

non credo che le persone siano davvero felici. lo scrivono per sembrare brillanti, ma non lo sono.

non credo che bere ogni sera o farsi le canni comporti la serenità di spirito che c’è se non lo fai

non credo negli slogan ribattuti e manco pensati

non credo che mi piacerà mai foursquare

non credo a chi sparisce senza una parola, è solo codardia

non credo che le decisioni si prendano solo da una parte, se ci tieni ad una persona per amicizia, affetto o amora, ci provi a rincorrerla

non credo che alcuni rientreranno mai più nella mia vita

non credo nei buonisti, di solito sono dei codardi

e rimane una domanda, perché ti ho nei contatti se non mi rivolgi la parola?

Il buono di me.

E’ che mi arrabbio facilmente forse, ma esattamente nella stessa maniera passa.

Non ricordo più nemmeno le parole esatte di xxx o di altri, mi ricordo solo il vago senso di dover scappare.
Questo lo ricordo ed allora li lascio alla fermata oltrepassata della stazione.

Per il resto così va via, il malessere, il per mio rimanerci male.
Dimentico in fretta. Il rancore è qualcosa che fortunatamente non mi appartiene.

Credo sia una qualità

mercoledì 22 dicembre 2010

La lista di natale

Vorrei una lettera. Scritta a mano o per email non importa. Una lettera da conservare per lenire il male.

lunedì 20 dicembre 2010

Il niente

Fotografia SuperStock

Delicatamente passa la bufera
domani ce ne sarà un'altra ma non preoccupiamocene oggi.

In alcune bufere le persone spariscono anche solo per un attimo,
io sono avvezza al domani. Oggi è già per sempre.
Ci sei, ci sarai, ci sei stato.

L'abitudine oramai a svegliarmi dai miei incubi da sola
a pensare a cambiare il pigiama bagnato
l'abitudine di non pensare che qualcuno possa aiutarmi
ma partire dal presupposto che devo farlo io

Eppure mi rendo conto che non dovrebbe essere così.
Delicatamente finalmente cade il suono del silenzio
sento come una fine
non un inizio
una fine incombente.

E' lì pronta ad attendermi ed io mi ci perdo dentro sollevata

 

domenica 19 dicembre 2010

Grazie a Grilloz :**








neopapà

Grazie Cienfuegos

game over

voglio per un giorno tornare figlia
voglio per un giorno una figura protettiva che dica che andrà tutto bene

Questioni di opinioni

Io credo che essere una signora è rifereri ad un amico di cui si è fatto nome e cognome che viene insultato o preso in giro in un gruppo con 180 persone.
Essere una signore è non scrivere post privati sulle persone senza che queste possano intervenire.
A meno ché non vi abbia mandato la foto del suo pene.

Che pena

sabato 18 dicembre 2010

Grazie giuliana :*

cose che mi fanno piacere

Ciao Cri
sono un po' di corsa :) siccome sono molto silente non volevo che pensassi male ... è che sono un po' preso da mille fronti. Stasera dopo le 21 sono sicuramente a casa
buon pomeriggio :)

Caro diario

Come sono triste. Sola. E vorrei non sentirmi più così. Vorrei sentire qualcosa. Calore e bene.
Purtroppo non ci aiutano.
Purtroppo pensano sempre a loro.
Purtroppo hanno ancora attaccato lei, invece di sollevarmi dai problemi, me li creano.
Purtroppo tante cose.

venerdì 17 dicembre 2010

La gente è cattiva*

*Cri
Nota dell'autrice. Chiamasi la gente la massa. Chiamo persone i singoli. Insiem la gente è cattiva
*G
adesso non vorrei fare filosofia, ma secondo te
a) la gente è cattiva quando si mette insieme (cioè le persone sono
buone ma insieme diventano cattive)
b) la maggioranza della gente è cattiva e ci sono persone buone?
*Cri
io ho la teoria del branco. come sai le persone si sentono meglio se
fanno parte di una comunità. in quella comunità di solito perdono un
pezzetto del cervello e diventa cattiva semplicemente se la comunità è
cattiva. l'accettazione, studi di psicologia insegnano, è uno dei
bisogno primari dell'uomo. la collettività.

*ma non tutta

mercoledì 15 dicembre 2010

Ispirata

da lui.
Tutto l'anno
Mi piace fare i regali quando ho voglia, quando mi si accende la lampadina, mi piace fare domande a trabocchetto ma questo vale per tutto l'anno.
Mi piacciono i pacchetti e vorrei saperli fare bene come la mia collega che usa frutta secchi corda e carta riciclata.
Mi piacciono i biglietti. Ma non li so fare, perché scrivo molto e mi resta poco da dire poi. Ma li conservo tutti




Quando sento il Natale e son due anni che proprio questo propensione verso il prossimo non ce l'ho, mi invento una storia. La storia dei sette peccati capitali o dei sensi. Piccoli pensieri che si incastrano come a mosaico. Ed allora vado nei mercatini in cerca della storia per ognuno.
e regalo caramelle ai colleghi, si proprio quelle curve bianche e rosse

e ci sono i riti.
Ma non è questo il natale di cui ho voglia e il mio natale finisce quando noi apriamo i pacchi il 24 sera. Dopo non mi interessa più. Non per me, ma per vedere ancora quella sorpresa o quella commozione che solo di chi ha conosciuto la povertà.

L'attenzione

Non ho mai sopportato che alcuni cari non leggano questo blog. E' un po' come non prestarmi attenzione.

Io invece non mi perdo una parola delle persone che mi stanno a cuore. Almeno il titolo e l'argomento.

martedì 14 dicembre 2010

Dietro le quinte: LA LISTA

Dietro le quinte: LA LISTA

Basta guardare i commenti per capire come va il mondo.

Cemento

Sta tornando. Lo sento ed è freddo. Ma è come in un cartone animato. Un due tre. È già qua. Chiuso. Silenzio in sala.

La dignità

Berlusconi ottiene la fiducia. Berlusconi si è comperato i voti dicono.
Ho delle certezze.

  1. Non saprei chi votare. A parte la Bonino, non saprei proprio a chi concederla la mia fiducia.
  2. Io ho già dimostrato che non sono in vendita, più volte nella mia vita, vendo quel poco che ho per mangiare e vestirmi. Il resto non mi interessa.
  3. Sono assolutamente stufa da anni di votare contro. Ho degli ideali e dei valori. E questi valori, cazzo, non sono in vendita. Ma chi siete voi che avete venduto cemento che non è cemento, avete fatto fatture per costruzioni mai costruite, strade invisibili. Chi siete?
  4. E chi siete voi altri che vi sta bene uno che ha imbrogliato, uno che vi ha in mano tutto, uno che era il pupillo di Crazi, diovostro! Stavamo bene? e certo come chiedere in banca i prestiti, ci vai in vacanza, ma poi quei soldi li devi ridare.
  5. E ora, voi che avete voluto tutto questo. Che odiate i meridionali, che pensate che furbizia sia giustizia, che odiate i clandestini. Voi, vi starà bene tutto quello che vi capiterà. 
  6. Ma secondo voi? vi ha tirato via ICI e questo era una buona ragione? ma siete cretini?
Sono arrabbiata. Indignata. Schifata. Stufa.
Non è compito mio trovare soluzione, ma vostra, miei stipendiati. Vostra! io il mio lavoro lo faccio egregiamente e ne do conto ai miei datori di lavoro.
  1. Non 

Regali di natale Io a Silvia, Silvia a me



lunedì 13 dicembre 2010

Dio mio come sono caduta in basso

Se non vado d'accordo con molti, è ovvio che son io ad avere dei limiti. Limiti miei, pregi o difetti. Nei momenti più bui non lascio correre. Difetto anche nel voler approffondire. Il profondo è rischioso. Meglio essere leggeri. Ma la leggerezza non mi è consona. E se arrivo a desiderare di far pena per ricevere comprensione il titolo del post la dice lunga

domenica 12 dicembre 2010

Ho perso



Ho avuto Natali molto felici da bambina. Me li ricordo tutti. Quelli a Milano e quelli a Parigi.
Erano tempi si aspettava il natale per mangiare cose buone, erano tempi in cui si dormiva in 6 in un letto e i regali erano attesi. Un regalo per natale, uno per il compleanno.
Erano tempi felici anche se poveri.

Non mi piace il Natale, perché?
Il primo lutto risale all'incidente del socio di mio padre. Il post cena natalizia. Schianto mortale. Aveva 33 anni.
Poi di seguito.
Mi mancano tutti. Non so perché mi son venuti a mancare le persone che più ho amato.
Brigida, i nonni preferiti, zii.
10 o 12 funerali. Non li ricordo bene. Ogni anno uno se ne va.
Ogni anno lo si aspetta come qualcosa di scontato.
Me li ricordo quegli anni.
Aspettavo morte come si aspetta un compleanno.
Sai che arriverà.

Non mi piace il Natale, mi ricorda chi manca all'appello.
Non mi piace perché non ho figli, quindi non ha senso.
Non mi piace perché la conoscenza porta potere ma anche dolore.
Conosco tutti troppo bene e il sangue non fa famiglia.

Rimaniamo noi tre, ma tre con desideri diversi.
Tre con la voglia ognuno di passare il Natale in modo diverso.

Quest'anno in realtà il 25 lo vorrei passare con i miei amici.
a cui voglio bene, che li ho scelti, che non sono capitati ma trovati.
Fare una festa vera di vino e risa.
E pacchetti e leggerezza.
Questo vorrei.

sabato 11 dicembre 2010

se uscissi con un uomo e aprisse ipad o iphone o qualcunque altra cosa, non mi vedrebbe mai più.
Noi ci possiamo raccontare un sacco di cavolate
ma nel dolore siamo soli
come nella felicità
ma in quella non ci sentiamo soli.

La cintura di orione - Sirio - Pleiadi

Non trovo una foto che renda giustizia alla sorpesa che ho visto oggi a Milano.
Era limpido e finalmente le ho distinte una dall'altra.
Le stelle, il cielo di notte.
E' proprio questa bellezza che mi rende la gioia e la grazia di esistere.

Dalì: Visceralmente, mi ribello! Reclamo una vita nell’Aldilà con la persistenza della memoria.

Parliamo di cose serie. Dalì. Il genio.
La stanza che più mi ha colpita è quella del male.
La sofferenza e il dolore è tangibile, in ogni pennellata.



Stanza dell’Immaginario
Amo pittura paranoica, forse perché mi da l'idea precisa che niente è come sembra





Mi è piaciuto tutto? no.
Ha saputo far tutto? sì

La stanza di Mae è maestosa.

Ma l'epilogo di destino* è la cosa più bella che ho visto.

"A tre anni volevo fare il cuoco, a cinque volevo già essere Napoleone ora
non voglio essere che Salvador Dalì e nient’altro. Anche se man mano che mi avvicino, Salvador Dalì si allontana da me."


*la storia

venerdì 10 dicembre 2010

È il mio posto

Sì solo mio e di chi per caso mi trova. Ho voglia di casa, intimità, verità e silenzi normali. Ho voglia di quel quotidiano che ogni giorno consola. E che non c'è niente da spiegare. Mi sento la strega. Che è troppo complicato da spiegare

Non come sally

Non ci son abbastanza stelle stasera. Né luci. Cammino sola e fa freddo. Non c'è nemmeno la speranza di sally
io non so fingere. io magari sono in torto, ma il mio torto è vero

giovedì 9 dicembre 2010

Schiettezza e sincerità pagano?
Ma va, le persone hanno bisogno di bugie. Di raccontarsele le bugie.
Di pensare che si fa così, ma non si fa così.
E' solamente essere scorretti.
E' solamente venire a patti con se stessi.

Anzi, sì. Schiettezza e sincerità pagano. E si paga molto.

Speriamo che sia l'arte a consolarmi

Una donna

Una donna, dopo orribili sofferenze, decise di nascondere se stessa. La certezza del disinteresse altrui la preoccupava meno della possibilità di un rifiuto. Lasciò che gli altri le passassero vicini senza intenderla. Lasciò che le persone che la frequentavano divenissero simpatici estranei. Lasciò che ogni vicinanza fosse colma di generose omissioni o colpevoli distacchi.
Poiché la donna non era bella, poiché non era affascinante, poiché ella era (per parlasi francamente) priva di qualsiasi qualità e non particolarmente desiderabile, nessuno si interrogò mai su questo fatto. Nessuno ebbe mai a chiedersi se ella fosse tale come si rappresentava. L'impresa, dunque, fu la sua opera più riuscita ed ebbe compiutezza perfetta.

leonem
Gli occhi sono gonfi.
Non so quanto trucco mi ci vorrà per ottenere la maschera appropriata.
La lotta è impari,
ieri ho perso,
oggi magari vinco.

lunedì 6 dicembre 2010

  1. Sono un bravo soldatino. Evviva.
  2. Credo che a qualcuno un po' di psicoterapia farebbe bene.
  3. Mi rendo sempre più conto che i giochi maschili sono molto molto violenti. E' giusto così?

venerdì 3 dicembre 2010

Fammi un regalo

Istruzioni per l'uso


andare su http://www.desideri.savethechildren.it
A lato, a sinistra, cliccare su: Liste per ogni occasione






In basso a destra troverete Visita la lista








Inserite il codice: EY693
ed è fatta.

Grazie

Video:
Palloncini
Iene

giovedì 2 dicembre 2010

Regali di natale


Mi chiedono cosa vorrei per natale.
Voglio questo, fate una donazione di qualsiasi tipo.
A me basta un cioccolatino.
Grazie
Salviamo i bambini




mercoledì 1 dicembre 2010

ddl Gelmini


Ecco la differenza.
Si stanno ribellando.
Ci saranno sempre quelli che lo fanno per cazzeggio o per violenza, ma altri ci credono e sanno cosa vogliono.
Io ci credo.
Non otterranno niente?
almeno ci provano.
Io dal canto mio preferisco quelli sul tetto
che quelli che ho su fb che si interessano solo di link stupidi come quello della seconda schermata.

il fatto che niente stia mai bene niente a nessuno, non lo so. Forse è solo voglia di polemica e di rassegnazione.

intanto ho trovato questo
http://www.veterinaria.unimi.it/img/news/comunicazione_141010.pdf

i compiti

  difficile tenere il diario, difficile seguire le regole. Ogni cosa che mi fa pensare alla dieta  o a un pranzo, una cena, un pasto equilib...