martedì 28 dicembre 2010

La rabbia

Questa rabbia è spropositata e so da dove arriva.
- è ingiusto che certe persone abbiano a che fare con le malattie così a lungo nel tempo, cambiando solo i personaggi.

- Rabbia perché non riesco ancora ad accettare che i miei son diventati figli.

- Son io il sole. Cioè le persone ovviamente interagiscono con me in base a come sono io in quel momento, più splendo più si avvicinano, più cade il buio più si allontano. E' colpa di lei, di mia nonna che mi ha insegnato quel tipo di affetto che c'è nonostante il buio e lei ora non c'è più

- mi han portato via tutte le persone che amavo di più, mi rimangono i miei genitori, uno di loro rischia adesso. So che un giorno se ne andranno, ma ora ancora non sono pronta.

- mi fa così male il mondo che è tangibile, son coltelli, mi fa male l'indiffernza, il tutto è lecito, mi fanno male tutto quello che mi gravita attorno che fin da bimba non riuscivo ad accettare

- mi fa male il Mondo il telegiornale, le notizie di peace report che a nessuno interessa basta che si abbia ipad in mano, mi fa male la politica, la cronaca, gli esteri persino il cinepanettone e la cultura di oggi, del 2010 che non c'è più

- Mi fa male il tempo che scorre, che tra un po' saranno 41 anni e non ho concluso niente, quel che avevo conquistato nel lavoro la crisi me l'ha portato via, ed io avevo solo quello.

- E non accetto questo pensiero serpente che sussurra ancora e ancora non è morto. che mi dice brutte cose ma che la società mi conferma ogni giorno che ha ragione Lui.

Tutto questo fa che la mia rabbia sia rivolta a me perché mi fa male tutto questo.

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