martedì 29 settembre 2009

Canzoni e pelle

E' vero. Io ho comunque vissuto.
Persino in coma vivevo e forte.
E spesso.
E senza sosta.
Vivere porta comunque alla perdita di quell'ingenuità che dà il sogno.
"Conosco un posto nel mio cuore
dove tira sempre il vento"

E non è che non ho più sogni.
Son sogni diversi che ancora non riesco ad individuare bene ma che posso fare con le mie mani.
Le mie mani possono creare, costruire, fare.

Il momento cruciale di estremo dolore è la vita, quando diventa crudele,
dopo il troppo, dopo il niente,
quando non c'è ritorno ma solo crescita e andare avanti.

"Così come una farfalla ti sei alzata per scappare
ma ricorda che a quel muro ti avrei potuta inchiodare
se non fossi uscito fuori per provare anch'io a volare"

è che poi non hanno voluto volare.
Inchiodare qualcuno ripetutamente ad un muro le si massacrano le ali.

Si diceva, giorni fa che non c'è un modo giusto o sbagliato di vivere,
"Qua nessuno c'ha il libretto d'istruzioni,
credo che ognuno si faccia il giro come viene, a suo modo,
qua non c'è mai stato solo un mondo solo"


Il mio ora è credere
nelle mani, nella terra, nell'odore, nei fatti.
Nell'incando e nel disincanto.
"credo al tuo odore e al modo in cui mi fai sentire"

Ma l'odore ci deve essere.
Che sia forte.
Come il profumo di una vecchia puttana.

Penso che nessuno possa davvero far male se non glielo permetti,
ma nessuno ti possa amare senza farti del male
ma l'amore, sì sì, quello
proprio quello di cui tutti parlate
credo che non abbia bisogno di male.
Se non quello sporadico e senza malizia.

Essere alla mercé porta comunque male
ed è pure meraviglioso.
Ma che siano due braccia a tenerti,
che sia una bocca a ferirti,
che sia la stessa a baciarti.

"perché l'amore non sta nel cuore
ma riconoscersi dall'odore"


Cit.
Almeno credo Ligabue
Cara Lucio Dalla
Non è nel cuore Eugenio Finardi

lunedì 28 settembre 2009

Rettifico

Nel post precedente ho detto una cazzata con l'anonimato. Però io potevo pure chiamarmi crimilda di nome e la di cognome, o no?

Privacy una cippa

Alla notizia mi sono portata avanti e mi sono iscritta con il nick in Facebook.
Uso l’email di crimilda solo per le varie iscrizioni, non ho contatti di nessun genere.
Ora la domanda, non solo Fb mi suggerisce persone che io effettivamente conosco, ma mi suggerisce pure a costoro

Ma l’anonimato? E come cazzo fa? E la privacy? No, fb è davvero il male. E comunque non è corretto.
 

venerdì 25 settembre 2009

La perfezione non è di questo mondo 2

by Eka

Giorni fa me la fece notare la mia collega che si indignò e se lo fece lei è dir tutto, lei che guarda alle modelle come meta di come vorrebbe essere.
Disse "ora mando un'email"
Poi l'incidente a Milano, la febbre e tutto il resto me ne fece dimenticare.

Oggi ho mandato un'email a questi signori.
Oggi ho fatto pure la segnalazione a Il corpo delle donne.

La vostra campagna è un'offesa a tutte le donne. Sappiatelo. Noi donne siamo ben altro che un bel culo. E persino quelle con la fissa dell'aspetto fisico le ho viste indignate di fronte  a tanto scempio.

lo hanno commentato così
http://i35.tinypic.com/o8tqwj.jpg

La perfezione non è di questo mondo

by Sherazade
ho saputo di questa notizia.

Omologhiamoci.Facciamoci tutti uguali come degli stampini.
Dato che non abbiamo un cervello che riesce a capire la diffenza tra foto e realtà, dato che non riusciamo a distinguere la bellezza che è nei nostri occhi (per me pur sempre soggettiva) da quello che gli altri ci impongono come bellezza, allora è giusto mettere il bollino.
Cambierà qualcosa?
ma certo che no.

Le persone (perchè sempre più uomini cadono pure loro nella trappola) penseranno che non meritano di essere amate se non sono perfette, con i labbroni perfetti, se hanno la cellulite, se portano una taglia 52/54 o ancor di più. No loro non possono essere amate. Certo che no. Si sa, in un mondo di modifiche siliconate e di fotoritocchi, in un mondo in cui vedo modelle appene uscite da campi di concentramento, l'amore prende pieghe diverse.

Perchè ebbene sì miei cari, la maggior parte delle malattie alimentari provengono dall'amore. Se sono magra mi ameranno. Se ho un vuoto, lo riempio. Perchè?
perchè siamo idiote.
I D I O T E

Incontrate uomini che vi vogliono come modelle? mandateli dalle modelle con un calcio in culo come un timbro.

Perchè l'innamoramento non ha ragione.
L'attrazione nemmeno.
E' chimica che nemmeno i migliori scienziati ancora non riescono a spiegare.

Per il resto, è vero che sentirsi più sicure e amare se stesse porta ad essere amate.
Ma è pur vero che se non ci si ama, non ci si accorge dell'amore intorno.

Poi ognuno fa un po' quel cavolo che gli pare.
Io mi ribello. Con ogni cellula viva che ho nel corpo.
Che le stronzate li lascio ai miei amici pubblicitari, alla tv, ai giornali.

Eddai, cadiamo nei luoghi comuni.
Ah signori uomini, per avere le donne con fisico da modelle e belle come fotomodelle non ritoccate, dovete avere i soldi.
E non bastano solo i soldi, ci vuole pure il potere.
Non lo avete?
peccato.
Niente donne giovani e belle.

Quando, dico, quando saremo in grado di imporci come Donne, femmine e persone? quando?
perchè forse mica ce lo siamo meritate la rivoluzione femminile, non ce lo siamo meritate perchè noi stesse ci trattiamo come oggetti.

giovedì 24 settembre 2009

Son domandoni

Ma scusate, siete giornalisti, avete la vostra bella pagina da preparare e in più avete pure il blog,
non è il caso che vi tappiate un po' la bocca e ci lasciate questo spazio?
Se il vostro giornale non vi pubblica le vostre opinioni mica è colpa nostra

martedì 22 settembre 2009

Ma tu riesci a non pensare?


Sì, riesco a non pensare.
Non me ne preoccupo.
Un giorno è lungo un anno.
Un anno un giorno.
Ogni giorno ho necessità diverse, sentimenti diversi.
In un equilibrio che è instabile per molti ma il solo che conosco.
Io dimentico, io abbandono.
Forse so pure il perchè ma è così e così rimane.
Quindi perchè crucciarsene o torturarsi?
Le cose a volte son più semplici di quelle che appaiono.
La maggior parte delle volte.
Ci penso per un po' poi arriva altra vita, fosse solo sonno e passa tutto.
Ma sono qui oggi a dirlo e domani negherò.
Dirò che mi ero sbagliata per poi tornare sulle mie posizioni il giorno dopo.
Con le emozioni è così.
Non è che si possono schiacciare i bottoncini.
E' che son nata libera.
E libera credo morirò.
Questo è il premio, questa è la punizione.

Il cuore rimane sempre un cubo di rubik con le sue combinazioni emozionali.

Il giornalismo e i blog

Macca mi ha fatto notare quest'articolo.

Ne faccio un post del mio commento perché è una cosa che torna spesso al mio orecchio.
E' sbagliato pensare che i blogger possano in qualsiasi modo verificare le notizie.
Ci sono gruppi su Facebook come Informazione libera che postano notizie vecchie di mesi.
I blog vanno ascoltati, è un termometro dell'umore della gente.
Ma comunque una piccola percentuale.
Ed è vero che non si capisce nulla a volte, sbagliano i giornali a copiare cose dai internet senza verificarle.
Sbagliano a non documentarsi.
Io posso esprimere la mia opinione ma non SO.
E' che facciano il loro lavoro perché son pagati per questo motivo.
Non mi sembra che abbia completamente torto Obama, leggo delle vaccate in giro che c'è da mettersi a ridere.
Non vivo in America, vivo qui.
E so che qui il giornalismo non c'è più o quasi.
Detto questo sono andata a leggere gli articoli in questione.
Che dire?
Se questi sono i giornalisti che riportano le notizie e le commentano, meglio spendere 3 ore al giorno per il web.

Io non mi sento rappresentata da Grillo. Penso che ci siano dei link che vadano messi comunque perché fanno informazione. Penso anche che un paio di link li devi pure mettere per il semplice fatto di confrontarsi.
Oggi mentre guardavo la lista di splinder degli ultimi post scritti e continuavo ad aggiornarla mi veniva da piangere.
E' arrivata la massa. La massa è incontrollabile.

Che in america facciano la differenza i blogger? può essere
Qui no. Qui siamo in 4 gatti. Rediamocene bene conto.
E la differenza ce la rimbalziamo tra di noi, anche se continuerò a rimbalzare la palla come e quando posso.
Ma il mio lavoro è un altro e voglio continuarlo a fare.

Insisto Travaglio insegna, vuoi parlare di blog? informati. Non si informano, parlano a vanvera.
Lo ha detto Obama. Come posso giudicare l'america da qui?

C'è twitter che impazzisce per le cose che accadono in Iran, vai e controlla. Informati. Dai almeno la notizia. No, silenzio. Non conoscono il mezzo, siamo e sono anni luce indietro agli altri paesi.


Carino.

"Wordle è un gioco.
Basta scegliere un testo ed incollarlo sul
 sito per generare una "word clouds" in cui le parole che più ricorrono nella sequenza assumono un maggior peso grafico.
Questa è la nuvola del 
MI-Master."  by 
http://mimasterillustrazione.blogspot.com/ 

lunedì 21 settembre 2009

Uomini


È l'inferno. Non ci si muove.
Il traffico è congestionato. La gente intorno urla, suona il clacson, strepita. Io lo sapevo cosa mi aspettava però è lo stesso incredibile.
Ci sono persone che cominciano a camminare verso la statale a piedi.
Ore e ore. E all'improvviso tu. Chi sei?
Mi guardi. Ti guardo. Ci sorprendiamo ad osservarci ma non abbassiamo gli occhi.Sono al telefono. Sei al telefono.
Anzi cominci a sorridere, io sorrido a te e alla fanatica della fattoria che ho dall'altra parte della linea.
Ci muoviamo di un paio di metri in direzione opposta, addirittura girandoci per continuare a sorriderci.

E' a quel punto che dovevi piantare la macchina lì dove si trovava, scendere e presentarti.
Pirla!

domenica 20 settembre 2009

Uomini e donne

Io degli uomini non ci ho mai capito niente, poi ho capito che non c'era niente da capire.
è solo una frase scherzosa.

Penso fortemente che alcune barzellette che girano su internet siano vere. L'uomo è concreto e dice quel che pensa senza che voglia dire qualcosa di diverso, ma
mi hanno fatto tremare tutte le mie convinzioni, alcuni amici, con gli stessi dubbi, stesse incertezze, gli stessi mille ragionamenti delle donne. Pure loro ad analizzare comportamenti che non capiscono.

Io sono molto maschile in questo, se hai qualcosa da dire dimmela ben in faccia perchè se no non capisco., come molti uomini, non empatici, non intuitivi. Almeno per le cose che riguardano me stessa.
Ma pure gli uomini, non è che noi con tre parole possiamo capire tutto?
non è che se dici a+b è normale che sia c.
Voi lasciate le cose là in sospeso. Noi ve le spieghiamo fin troppo.

Sfortatevi un po' di più a comunicare.
Perchè è tutto facile se riguarda cose di sesso o la leggerezza dell'essere, molto più difficile se vi si sovviene quel moto allo stomaco che non vi aspettavate.
Allora diventate ragazzini imbranati e imbarazzati.
Ed eccoli a lasciar frasi a metà che non hanno senso compiuto.

Insomma la questione è: perchè non riusciamo a comunicare?

Playlist di questi giorni

Ho messo via
Gli anni
Viva la vida
Imagine
Ti sento

sabato 19 settembre 2009

Che bella la leggerezza di parlare di cose futili. Leggere seppur a volte pesanti. Ma mai pensanti quanto quella vita che fu e quella che ancora è in altri posti.
Che bello portarsi in giro parole leggere da Sex in the city.

Una piccola sosta, come durante un viaggio in autogrill.

venerdì 18 settembre 2009

Mi son rotta il cazzo di sentirmi dire quanto ero bella da giovane ecc ecc. alla gente piacciono tanto le bamboline.
Ultimamente mi sento più bella ora che allora.
Perchè oggi, e qui lo dico e qui lo nego, mi sento come una guerriera che sta per l'ennesima volta tornando dalla battaglia.
Perchè, anche se non ne ho ma se le avessi, come disse la Magnani.
Truccatore: togliamo queste rughe?
Anna: no. Ci ho messo una vita a farmele venire.
ho la spesa sul divano. 3 borse. meno male che non vanno a male. Ho pure un po' di confusione in testa che si attenua sempre di più, ma perchè non riesco a capire dov'è life on mars. Un casino mostruoso in casa, calze e scatole in giro e credo che dormirò nel mio letto sfatto beatamente stanotte. La mia casa mi rappresenta sempre

La guerra

Napolitano: "Vicino ai soldati"

Ma che dolore e sconforti. Li mandate in guerra, sono soldati. Ma smettiamola di fare gli ipocriti. Sono dispiaciuta per la mamma, per il papà, sorelle e amici di chi ha perso questi uomini. Per loro? che vi devo dire. Si sceglie di andare ad uccidere. Lo si sa. Ed essere uccisi. E i venti civili?
Sono cattiva? si sono cattiva

il sonno

Dormire è come tornare al mondo vero. Le cose riprendono il loro giusto posto con un sottofondo di quella leggerezza della non-importanza che mi è tanto cara.
Nulla.
Via.
Colpo di spugna fino alla prossima volta magari.

Leggera leggera si bagna la fiamma rimane la cera e non ci sei più…

giovedì 17 settembre 2009

Meteoriti

Ed ora che casualmente scopro che i meteoriti sono incantevoli anche se sai che son sassi, perchè non hanno bisogno di magie per farti restare a bocca aperta... ora dicevo, ho bisogno di silenzio

Un bacio

01.11

il vaso coscientemente lo apre
Si prende le proprie responsabilità.
Le cose sepolte sotto il tappeto le tira fuori.
Glielo hanno chiesto. Lo ha fatto.

Coscientemente ora andrà a letto, forse a dormire
ma con forza desidera ardentemente un bacio.

mercoledì 16 settembre 2009

In questi giorni sempre di me

La bottiglia è lì da un anno. Vino rosso. Presa quando anche io avevo ripreso ad ospitare.
Ne avevo voglia da giorni.
Ed eccola lì.
Non c'è stata occasione, non mi sono creata l'occasione.
perchè tenerla lì.
un bicchiere di vino rosso. Sola ma senza autocompiangimento.
un altro bicchiere di vino rosso.

Gira un po' la testa ma alla fine, che male c'è?

non è un miracolo dire che male c'è?
Ci si abitua a tutto

Persino a Facebook

Piove

Oggi ho voglia del mio cuore in equilibrio.
Oggi piove e in questo puzzolente ufficio sto a fremere, non ho voglia di stare seduta qui, uscirei e andrei per negozi a comperare qualcosa che tenga caldo.

Avere intimità è non soppesare le parole, non stare troppo lì a pensarci a cosa, a quando e perchè le si dicano. Le si dice sapendo che l'altro capirà ogni angolo e anche ogni singola cazzate e se si sbaglierà, alzerà la mano per spiegartelo.

Oggi sono irritata dalle mille fesserie, sono insofferente alle solite e sempre stesse frasi quotidiane che a volte ti danno quel rilevante conforto del "solito" altre vorresti andar in giro con una mazza da baseball.

Piove e piove molto. Il cielo si sta sciogliendo. Io ho ancora bisogno di sole.
Mi piacciono i miei vizi per questo motivo non riesco a perderne nemmeno uno.
Mi piace la pioggia, prenderla senza ombrello.
Se sparisco è perchè non sto molto bene e non perchè sono felice e contenta.
Mi disintossico dai sogni in 24 ore.

martedì 15 settembre 2009

I miei colpi di genio

A una battuta poco lusinghiera nei miei confronti:
Se dovessi cominciare a piacere a uomini come voi, comincerei a preoccuparmi.

lunedì 14 settembre 2009

Bolle di sapone

Ascolta i pensieri non suoi. Ascolta con attenzione.
"ognuno col suo viaggio
ognuno diverso
e ognuno in fondo perso"
Non ha molte soluzioni. Ha solo molta musica in testa di questi tempi. Canzoni che tamburellano e rimbalzano che spiegano molto meglio di lei le cose. Il prezzo delle cose.


Intanto scartabella nomi e luoghi, conversazioni, sentimenti, risate e lacinanti tradimenti. Quasi di tutti ha una foto fissa negli occhi, altri nemmeno ne ricorda le gesta o il perchè esistono in quella agendina.
Le persone se ne vanno, chissà forse c'è persino un motivo che la memoria non riesce a scorgere, ma così è. Vanno via. Come fossero bolle di sapone. Un momento ci sono, quello dopo no.

Anche lei si è avviata da sola molte volte.
Ma di quelle volte i motivi li conosce bene.

Ma c'è qualche nome, pochi a dire il vero. Rari. Che splendono ancora nei loro lettere. Di cui ricorda persino le rughe, pure quelle che si formeranno in futuro. Quelli che rimaranno giovani per sempre nella sua memoria ma che può o spera d'intuire che adulti siano ora.

Bolle di sapone. Che scoppiano. Senza spiegazioni apparenti.
E qualcuno sorprendentemente le manca. Proprio quando non se l'aspetta. Dopo anni. Per raccontarsi e per ascoltare. Come si era soliti fare. Nudi, mano per mano, sotto un albero.

"Io quante cose non avevo capito
che sono chiare come stelle cadenti
e devo dirti che è un piacere infinito
portare queste mie valige pesanti

Mi manchi tanto amico caro davvero
e tante cose son rimaste da dire"


Poi scuote la testa e ripone l'agendina.

sabato 12 settembre 2009

Mi fa male il mondo

Invece io sono indifferente al mondo gira intorno.
Deve esserci davvero un fatto straordinario per scalfirmi in qualche modo. So che la gente va e viene, muore, trasloca, si dimentica, ti delude.
C'è un mondo intorno desolante. Anche perché so far benissimo tutto da sola. Persino abbandonarmi.

A me fa male il mondo. Come Gaber. Mi fa molto male il mondo.

Ma so, che nel mondo di barilla, veline, soldi, pubblicità, cose e apparenze ci sono altri come me. Che ci annusiamo da lontano e ci riconosciamo. Siamo in tanti o in pochi? chi lo sa? tanti son così ben mascherati che ti viene difficile individuarli.

SO, dicevo, che siccome siamo diversi dalla massa non è detto che siamo in torto.
La massa è fatta di singoli. La maggior parte trova confortante stare ed essere uguali agli altri. Riunirsi in gruppetti o nel popolo bue.

Anche in internet bisogna, per forza, tenere un paio di link di gente che è esattamente opposta a noi. Per confrontare, per capire. E se vogliamo pure per sentirsi meglio a non essere come chi reputiamo stupido e rafforzare le nostre di convinzioni. La tv è una scatoletta malefica che ti ipnotizza che a confronto del Grande Fratello di Orwell non è nulla, perché scegliamo di comportarci nel modello prefabbricato per scopi puramente economici.

Con piacere, per caso, ho visto il provino di Chiara che risponde a Morgan alla domanda "Secondo te, con un fisico come il tuo, puoi diventare una pop star" Lei ci pensa, deglutisce e poi timidamente dice
"perché no?"

Già, perché no?

Io sono femmina, mi dicono. Se sono brava ho le palle. Se si parla di relazioni sentimentali dovrei essere puttana o sposa. Ah già, pure bella e magra senza tette e culo come le modelle.
Ed invece io sono quello che sono, al punto da dimenticarmi di dire che sono single presentandomi per quanto questa situazione normale e naturale per me non lo sia per gli altri.

Di etichette ne ho avute tante come tutti. Forse qualcuna ne do pure io in giro con, a mia discolpa, il dubbio che io mi stia sbagliando.

Ma cazzo no, se l'etichetta che mi hai afflitto non ti piace non è un problema mio. Mio diventa se poi mi rompi le balle e allora ti mando a cagare alla velocità istantanea massima.
Quando torna la musica, allora si, va tutto bene.
In questo tempo assurdo in cui il primo quarto di vita sembra che sia quello veramente importante, ci sarebbe da dare obbligatoriamente la felicità.
A 20 anni è un atto dovuto.
Si, fino almeno ai 25 solo problemi di cuore infranti al massimo e di cattivi voti.
Ci dovrebbe essere un codice scritto e firmato.
Ed invece leggo la vita degli altri e me ne dispiaccio.
Vorrei che per loro fosse solo discesa, per ora.
Perchè dopo è tutta salita.

mercoledì 9 settembre 2009

Termometro disillusione

"Quest'anno hai visto ancora le stelle cadere?"
"Sono oramai solo meteoriti, per me"

La stazione

Si viene e si va, come in una stazione
Alcuni stanno salendo sul treno.
Altri ci si aggrappano mentre è già in corsa.
Altri ancora ci vorrebbero risalire.
Qualcuno rimane seduto accanto a te, al solito posto, il posto consunto di sempre quello che gli compete quello che si è meritato e che ti sei meritato.
Le fermate sono brevi per i più che ci passano accanto.
La stazione ghiacciata intristisce l'animo.
Il cuore rimane paralizzato. Si spera che il treno riparti presto.

In viaggio ci si osserva di sottecchi. Chi legge libri d'amore, chi ascolta musica.
Ognuno con la sua vita accanto, come fosse un angelo custode allacciato con un filo d'aquilone.
Ognuno convinto che il suo è il più bel libro, la più bella musica, la più grande lotta politica persi tutti nel proprio mondo per accorgersi dell'altrui mondo.
Tutti convinti che la loro storia non potrà annoiare nessuno.
Quelli diversi brillano. Io ne ho visti molto pochi, quasi nulli.
Sarà perché, si dice, di solito si sta con i nostri simili.

martedì 8 settembre 2009

Eppure se ne è andato

Se avesse potuto conservare quel momento.

L'aria così presente nel respiro da sentirla quasi tattile nelle narici del naso.
Il sangue così consapevole di fluire nelle braccia, nei piedi, nelle gambe, nelle mani. Come onde. Ondate di sangue ad ogni battito assordante e sommerso del cuore.
Il caldo sulla pelle di una stella lassù che vien chiamata sole.
La percezione delle mani che toccano il palmo.
Gli occhi no. Gli occhi non appartengono a quell'istante. La visione non esiste. Come se gli altri sensi fossero troppo occupati ad essere presenti per occuparsi del vedere.

Come far l'amore con la vita dopo averci litigato.
Come se fosse stato un ultimo bacio.

lunedì 7 settembre 2009

Mezza vita davanti.



Allora è così. E' come se tutti gli altri anni non contassero niente. Contano i primi. E li contiamo con impazienza, 7 8 9 10 con quella voglia di diventare grandi. 14 16 17 con tutti i sogni e le speranza intatte. 20 21 23 è ora di cominciare a costruire qualcosa? ma c'è ancora molto tempo davanti, abbiamo ancora tutta la vita davanti. E andiamo con calma, perché ci sembra impossibile arrivare lontano, perché abbiamo tutto il tempo del mondo e non siamo impazienti di diventare grandi. Al massimo abbiamo qualche domanda, ma per lo più non ci pensiamo.
30 31 32 Ecco è ora. Abbiamo seminato? abbiamo seminato bene?
e poi capita qualcosa. Qualcosa che non rientrava nei nostri progetti, sogni e speranze. Qualcosa a cui, come è giusto che sia, nessuno ci ha preparato. Non stiamo raccogliendo. Tic tac Tic Tac ci dicono che il tempo è poco, che bisogna sbrigarci. Che bisogna piantare almeno gli alberelli. 
E arrivano, si avvicinano i quaranta. 37 38 39
Se non ci sono più alberi allora abbiamo sbagliato tutto. Non abbiamo più tempo. 
Qualcuno aveva costruito poi una bufera si è portato via tutto.
Altri il campo han visto che era arido.
Altri ancora non hanno trovato i semi oppure gli hanno venduti semi diversi da quelli ordinati.
O non c'era acqua o non avevamo fertilizzanti.
Chi lo sa, ha importanza?

Abbiamo metà vita davanti.
Eppure ci sentiamo già al capolinea.
Come è possibile?

i compiti

  difficile tenere il diario, difficile seguire le regole. Ogni cosa che mi fa pensare alla dieta  o a un pranzo, una cena, un pasto equilib...