martedì 8 settembre 2009

Eppure se ne è andato

Se avesse potuto conservare quel momento.

L'aria così presente nel respiro da sentirla quasi tattile nelle narici del naso.
Il sangue così consapevole di fluire nelle braccia, nei piedi, nelle gambe, nelle mani. Come onde. Ondate di sangue ad ogni battito assordante e sommerso del cuore.
Il caldo sulla pelle di una stella lassù che vien chiamata sole.
La percezione delle mani che toccano il palmo.
Gli occhi no. Gli occhi non appartengono a quell'istante. La visione non esiste. Come se gli altri sensi fossero troppo occupati ad essere presenti per occuparsi del vedere.

Come far l'amore con la vita dopo averci litigato.
Come se fosse stato un ultimo bacio.

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