domenica 26 dicembre 2010

Perché "L'anno della cometa"

L'anno della cometa non è stato di per sé speciale,
lo era ogni volta che alzavo gli occhi al cielo e la vedevi lì, come in un quadro, a ricordarti che qui siamo piccoli
che lì c'è l'universo, che è maestoso e bello, cattivo e buono, che una cosa così bella è in realtà fredda
Era lì, la cometa, per tutta l'estate.
Era magica e non era ghiaccio e roccia, era il divenire possibile quello che pensavi impossibile.


Perchè usciti di qui si ricomincia da capo e ci sono tante cose da mettere a posto.
(...)
dirgli che c'è sempre la possibilità di andare avanti.
E vorrei che anche gli altri lo sapessero che c'è ancora una parola,
magari banale, magari retorica,
che si può non buttare via e che è sempre da tenere vicino,
magari seduto mentre si mangi accanto,
o mentre si viaggia su un tram
o seduta dietro sul sellino della moto
o dove volete voi
una parola che assomiglia molto alla parola Speranza.
Claudio Baglioni

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