mercoledì 24 settembre 2003

Sposerò John Nigel Taylor

Il bagliore dei lampioni di mezza sera.

Aria umida di pioggia.

Il flashback mi porta al 1985. Io ragazzina. Io sempre innamorata di qualcuno. Io sempre da amori impossibili e non corrisposti. Avevano però un gusto strano. D’autocompiacimento nella sottile sofferenza delle cotte dei 15 anni.

Ero sempre in giro per le strade di questo paese e di Milano. Paninari, metallari, dark... le vie piene di gruppi e di colori diversi. Un pochino West Side Story.

E al mio fianco Fabrizia.

Fabrizia senza tette, Fabrizia dalle camicie con i colli enormi.
Fabrizia che arrivava a casa mia e si mangiavano toast e vino di nascosto dai genitoriFabrizia e la nostra prima sigaretta
Sempre in giro. Con il bellissimo della scuola in testa e i duran duran nelle orecchie.

Grandi sogni, grandi perché, risate e pianti. Fabrizia con i genitori liberali, io con i miei un po' severi.Ora lei vive di notte, organizza serate in giro per le discoteche e ha sempre avuto relazioni stabili
Io vivo di giorno e ho sempre avuto storie in bilico
Lei era la peste ed io l'angioletto. Io la seria, lei la sbandata.
Negli anni, nei vari incontri che abbiamo avuto, l'armonia di quegli anni di crescita si rafforzava fino a divenire un rapporto in cui le parole erano superflue

Fino all'ultimo incontro. Le cose improvvisamente ribaltate. Lei seria con progetti per il futuro di case e famiglia e lavoro
io completamente immersa nel presente, senza strade né mete, né storie serie
Lei che mi faceva le prediche
io che sbuffavo

... e non ci siamo più riconosciute.

Abituate ai nostri ruoli e ai nostri ricordi, vivevamo l'ultimo incontro come estranee.
siamo scambiate gli spiriti come si cambia pelle.
Il sincronismo perso insieme alla nostra prima sigaretta.

martedì 23 settembre 2003

Cammini sospesi

Non bisognerebbe lasciare le cose in sospeso
anche se le risposte alle tue domande ti fanno male

lunedì 22 settembre 2003

Incastro spirituale

A volte lo scambio di anime è così intenso
che non si capisce quale è la tua e quale è la sua

domenica 21 settembre 2003

L'amore imperfetto

Esiste l'amore perfetto?

O per definizione l'amore è imperfetto.
Tradurlo in cassetti e catalogarlo non equivale a renderlo piccolo e insignificante?

Perché noi, io, abbiamo bisogno di catalogare le cose.
L'imperfezione rende unici.

Ma quando trovi ciò che ci è affine, che ti consola e ti adula, ciò che ti rende completo, trovi la perfezione.
La perfezione è essere insieme, condividere.
Stare soli solo per poter condividere maggiormente.
Forse dovrei mettere ad ogni frase scritta un punto di domanda.
Non c'è ragione per ogni cosa più bella che esiste a questo mondo.
C'è spiegazione per l'odio. Ma non per l'amore.

E' che forse il mio cuore non sta in equilibrio
O forse sono io che ci sto in equilibrio

sabato 13 settembre 2003

Radio dj, Pinocchio.

Argomento blog, diari.
La Pina: forse si scrive per rendere vero qualcosa che è solo interiore, quindi invisibile. Per fissarlo. Perchè se non viene visto e riconosciuto da nessuno, a volte si ha la sensazione che non sia mai esistito. Il diario, come se fosse la testimonianza delle nostre emozioni più intime.
C'è una cosa che vorrei sapere, ma i CALZINI DI COTONE da ginnastica
Perchè spariscono tutti? dove vanno? c'è un club dei calzini? un giorno scopriranno un cimitero con i miliardi di calzini Miei

venerdì 12 settembre 2003

11 settembre

dove ero due anni fa? in ufficio ovvio, la notizia l'abbiamo saputa verso le quattro o le cinque e abbiamo acceso la televisione, sembrava un film. Mia madre doveva partire per Parigi il giorno dopo.
No... non era possibile. Le immagini erano davvero disturbate, in due o tre hanno detto
"ora mi crolleranno le azioni"
Ed io ho saputo che persone orribili avevo intorno.
Ero sconcertata, impaurita, si guardava il cielo credendo che anche a Milano sarebbero arrivati aerei dirottati, sembrava non finire mai. Le persone si buttavano giù piuttosto di bruciare. Io mi ricordo la paura. Il fastidio dello squillo del telefono, i soliti clienti reclamavano il lavoro, e il ritorno a casa, in macchina da sola... in lacrime. Sconvolta.

mercoledì 10 settembre 2003

Alcune differenze

L’amicizia tra un uomo e una donna è sempre un poco erotica, anche se inconsciamente.
(J.L. Borges)

L’amicizia tra uomo e donna è complicata, incasinata, dolce, gustosa… diversa.
non è uguale all’amicizia tra donna/donna o uomo/uomo, quella è più semplice, ci si capisce, si è simili, ci si comprende…
Invece tra maschio e femmina ci si confonde, abbiamo cuore e cervello che ragionano in maniera diversa.

In amore fa parte del gioco, è stimolante… nell’affetto è un gran casino. Io non li capisco i miei amici e credo che loro non capiscano i miei ragionamenti contorti, ma c’è affetto, un enorme affetto, ci sono più effusioni che sono dolci perché non hanno la carica della seduzione erotica, anche se sono seducenti.

Sostengono che spavento.
Pauuuurrrraaa (come lo dice Simona Ventura) SON LA STREGA DOPOTTUTTO

Perché sembro forte, perché sembra che pretendo troppo.

Forse pretendo perché credo in chi ho davanti, mi aspetto il suo meglio accettando il suo peggio… forse non pretendo nulla o forse tutto, non lo so. Mi dicono che sono fortunata ad avere amici così… io non credo. Io me li sono scelti e loro hanno scelto me. Selezione naturale.

Credo che si spaventino solamente perché non mi capiscono e non mi capiscono semplicemente perché si perdono nei labirinti dei miei ragionamenti irrazionali. Sono molto preoccupata per il mio futuro sentimentale, se i miei amici s’intimoriscono davanti alla mia presunta forza, o forse è solo coraggio pur avendo paura, troverò mai un uomo che non abbia paura?
La strega direbbe: Ma come volevano dominare il mondo, hanno comandato il mondo per decenni ed ora sono spaventati di fronte ad un’isterica donna grassottella, ipersensibile, isterica che strepita come una matta e un minuto dopo ti da un bacio e sorride?

Io non li capisco. Non capisco la loro razionalità, il loro scappare di fronte alle responsabilità, all’impegno, ma io credo che bisogna mettersi in gioco e rischiare per costruire qualcosa d’importante, in qualsiasi situazione.
E’ divertente se ci ripenso, sembrano scenette di sit-com
Io che analizzo tutto e loro che sbadigliano annoiati.
Io parlo di poesia e loro sono materiali come trogloditi.
Io che mi arrabbio e loro manco ci arrivano alla ragione del mio infervorarmi.

Sono adorabili con i loro difetti e pregi… il bello è che non lo sanno ma sanno darmi

i compiti

  difficile tenere il diario, difficile seguire le regole. Ogni cosa che mi fa pensare alla dieta  o a un pranzo, una cena, un pasto equilib...