E così pure a Roma. Ed è così da sempre, cortei con bandiere della pace in mano che fanno violenza, che sfasciano, rompono. Nel 2006, nel 2004, in tutti gli anni scorsi.
Perchè si sa.
Dall'odio nasce l'amore e la pace.
A FUOCO A FUOCO!
Bruciamo tutte le bandiere.
E' così che si fanno le marce della pace.
Ripenso alla serata di De Andrè, a Vecchioni che diceva
Se ci fosse stato un Piero davanti ad un altro Piero avrebbero parlato.
Credo che ci sia una differenza tra i pacifici e i pacifisti. I secondi mi sa che non sono necessariamente dei non violenti. E questo riporta all'antico problema che riguarda la violenza: ci sono persone che hanno solo bisogno di sentirsi nel giusto per poterla usare. Se la violenza fosse ripudiata non si porrebbe neanche il problema..
RispondiEliminaIo sono d'accordo: la violenza è una miccia che si accende sempre troppo facilmente.
RispondiElimina4 immancabili coglioni.
RispondiEliminaspider
Spinder io prendo come modello pacifista Gandi, per il resto, vedendo queste scene mi disilludo. Perchè basterebbe isolarli. Ed invece eccoli in prima fila con le loro belle bandiere con scritto morte
RispondiEliminaci raccontano troppe menzogne, ci manipolano, alterano il sapere.
RispondiEliminaanche a me danno fastidio i 4 imbecilli. ma non mi nascondo dietro a loro.
in piazza ci scendo e non è mai come la raccontano al telegiornale.
idraulico
(vivere non è leggere il giornale o stare in casa e forse anche se non mi piace e non la digerisco assolutamente, per assurdo, fare la guerra è vivere)
In prima fila?
RispondiEliminaNon direi proprio. Certo se poi le telecamere le si punta soltanto li' tutto assume una prospettiva diversa.
spider
@ idraulico, quello è morire.
RispondiElimina@ spinder, io non c'ero. Vedo i filmati.
crimisia, ci ho pensato parecchio.
RispondiEliminail risultato del mio pensiero è che
quello è vivere, sbagliare e per questo morire. morire prima, ma tutti muoriamo. ma è far morire che non mi sta bene. per me vivere è cercare di farli smetterli (anche).
Vita è agire, è passione...
baci.
Si', non te ne faccio una colpa.
RispondiEliminaQuello che penso è che ci siano numerose campagne di stampa che tendono a delegittimare la richiesta di pace di moltissimi cittadini identificando il movimento come violento.
Intendiamoci, ci sono ( e ci sono sempre state per lo meno da quando io avevo 16-17 anni) fasce violente che strumentalizzano queste occasioni per dare il peggio di se e per esternare contenuti che poco hanno a che fare con i temi connessi con le manifestazioni .
Questo pero' non significa che la richiesta di pace non ci sia e , soprattutto, non comporta che la stragrande maggioranza delle persone che invocano la pace non siano (perdonami il gioco di parole) pacifiche.
Oramai e purtroppo quello del Pacifista=in realtà violento
sta diventando un luogo comune costruito secondo me ad arte per instillare nel opinione pubblica l'idea che la guerra sia un qualcosa di necessario e inevitabile come la forza di gravità.
Casomai, se una critica si puo' muovere ai movimenti pacifisti è che la loro mobilitazione avviene soprattutto in occasione dei conflitti che vedono coinvolti gli Stati Uniti o Israele mentre ci sono purtroppo un sacco di guerre tanto sanguinose quanto dimenticate.
Detto questo, io continuo fermamente a credere che invocare la pace manifestando resti una cosa necessaria
spider
( ah un cosa :) io sono SPIDER non spiNder
RispondiEliminasenza la enne )
spider
Ops Scusami spider :)
RispondiEliminaNon ho detto che son tutti così, per carità, anzi. Ma ogni occasione persino la marcia della pace diventa motivo di guerriglia.
Quello che in tutta questa storia mi dà fastidio è che essere pacifista dovrebbe voler dire stare dalla parte delle persone, dei bambini, che differenza c'è se son israeliani o palestinesi?
E si, ci ho pensato pure io in questi giorni. Il mondo è in guerra ma solo adesso son ri-spuntate le bandiere arcobaleno.
Idraulico. Continuo a non essere d'accordo. La guerra non è vivere. Vuoi una botta di vita? fai l'amore.
ottimo. fa niente se non sei daccordo,basta che non mi dichiari guerra... :-)
RispondiEliminaperò vedi che un po' sei daccordo. fare l'amore è agire, è passione.
bisognerebbe ripulire il pacifismo dalla politica...
RispondiEliminaE credi che se non ci fossero le marce della pace non troverebbero altri pretesti? Come a dire che visto che qualcuno usa il coltello per pugnalare allora il coltello è un'invenzione sbagliata...
RispondiEliminaPensa piuttosto che orrore se si facesse guerra, se si ammazzassero donne bambini e giovanissimi soldati nel silenzio assoluto dell'opinione pubblica
> bisognerebbe ripulire il pacifismo dalla politica...
Nessuna pace è raggiungibile se non attraverso la politica
Il fatto che la politica da noi sia piu' o meno uno schifo non significa che la politica sia per sua natura uno schifo. Anzi la politica è piu' o meno tutto specie per chi non detiene il potere economico. Il problema della politica è che il suo ruolo in quest'epoca e diventato troppo marginale
spider
quando ci fu la guerra in Iraq le strade del mondo intero vennero inondate da pacifisti
RispondiEliminaCosi' tanti che è un po' difficile credere che fossero tutti animati da una precisa fede politica.
E infatti io è questo che credo. A volere la pace sono in tantissimi e sono tutte persone "normali". Chi vuol far credere il contrario è in cattiva fede ed è motivato dall'intento di far passare la guerra come un mezzo plausibile per risolvere i problemi
spider
spider
@SPIDER, NO NO. DOVREBBERO AVER IL BUON GUSTO DI NON PRESENTARSI ALLE MARCE DELLA PACE, TUTTO QUI.
RispondiEliminaCREDO FORTEMENTE CHE I VIOLENTI CERCHINO UNA SCUSA, CHE SIA PURE LO STADIO.
CREDO FORTEMENTE CHE 100.000 CONTRO 4 COGLIONI POTREBBERO FAR SCUDO E NON FAR SPORCARE LA LORO MARCIA DELLA PACE
ps:IL MAIUSCOLO è CASUALE
spider non ho soluzioni, magari le avessi. Magari isolandoli, facendo scudo, non con la violenza naturalmente. Magari ne avessi di idee...
RispondiEliminascusate l'intromissione...
RispondiEliminapero' Ghandi c'era riuscito, quindi si puo'
14:23 Livni, vittime civili? Sono in pace con me stessa
RispondiEliminaRespingendo tutte le critiche ricevute a livello internazionale per le vittime tra la popolazione civile della Striscia di Gaza, il ministro degli Esteri Tzipi Livni ha definito i morti "un frutto delle circostanze", e ha difeso a spada tratta l'offensiva nella minuscola enclave. "Dovevamo effettuare quell'operazione", ha tagliato corto la signora Livni, intervistata dalla radio pubblica del suo Paese. "Sono in pace con me stessa per il fatto che l'abbiamo lanciata"
fonte Reppubblica
e se un capo di stato ragiona cosi' c'è ben poco da sperare
spider