sabato 19 luglio 2003

Tempi moderni

Siamo in un tempo in cui la maggior parte di noi non è felice, perché?
Mah, Come dice Fen, nessuno lo sa.
Un tempo in cui (e cavolo se è vero) non ci sono ideali da seguire... né valori.

Il valore massimo è la trasgressione, la superficialità, i soldi e l’apparenza.

Al massimo ci appropriamo di lotte altrui, perché qui, nell'occidente, non riusciamo a far niente per noi stessi... e ce ne sarebbero di lotte da fare.

DAI CHE BELLO, ANDIAMO A FARE LA RIVOLUZIONE

Ma per carità, basta che i piani per le vacanze rimangano invariati.

Lottiamo per gli altri.
Per principio è giusto, ma il modo in cui lo si fa, mi lascia sempre perplessa.

Lottiamo per popoli che non capiamo e la stessa gente per cui mettiamo bandiere alla finestra, la evitiamo se la vediamo su un autobus e chiudiamo velocemente i finestrini ai semafori delle città se ci vogliono pulire il vetro.

Che ipocrisia. I casi estremi, in cui si è così egoisti, che ci si toglie la vita davanti ad una gru o si fa da bersagli umani, invece di lottare attivamente.
Ma la voglia di morire non si sublima così, con la maschera degli ideali.
Capirai che favore hanno fatto ai palestinesi morendo davanti ad una gru.
Lottare per la pace, vuol dire sedare e non inveire.

Non mi chiedete “che fai tu?” perché io son ben cosciente di non fare un bel niente.

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