martedì 20 luglio 2010

(post valium) Ma davvero?

Forse è un post già scritto. Forse. Non lo so.

Sono cresciuta credendo fortemente nella famiglia del mulino bianco anche se ai tempi non c'era nemmeno la pubblicità. Ma c'erano mamma, zie, amiche. Donna in carriera, l'amore e i figli. Erano sogni piccoli in fondo. Era così che mi vedevo proiettata nel futuro quando avevo 16 anni.
Poi arrivò la fregatura. Io sono incapace di portare avanti un rapporto serio serio, mi sento legata, asfissiata, come in gabbia. Ok, sì. Mettiamoci pure che difficilmente mi innamoro, mettiamoci tutti i sacrosanti problemi seri che ho avuto nella mia vita, mettiaoci pure un po' di sale tanto per gradire.
Ma così è.
Mi chiamano signorina. 30enni che prendono in giro i 40enni con me, non accorgendosi che io ho quei benedetti 40. 40 ma davvero? naaa è uno sbaglio.
E non è successo niente. Niente, è uguale a quando avevo 18 anni. Meno sogni, certo. Più disillusioni. Maturità? quella dissero che l'avevo anche a 14 anni.
Poi capita che ti fermi un attimo, ti fermi e pensi ai tuoi comportamenti. Ai traguardi che hai raggiunto nello stare al mondo. Al fatto di capire quando hai bisogno, a quando hai che  l'orgoglio vale nulla ma vale di più l'amor per se stessi e i propri ideali. A non sporcarti le mani con gli idioti, con quelli che devono arrampicarsi per salire un gradino da quanto son bassi. A come riesci ad andare oltre le apparenze. A come hai sete e fame di imparare. E al meraviglioso bisogno e voglia che hai ancora di imparare.
Ed allora non c'è nessuna differenza.
Mi sento diversa da chi mi circonda, ma siamo in tanti a sentirci così. Prima o poi ci incontremo tutti e apriremo una bottiglia di vino per festeggiare.

1 commento:

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