Io non rubo parole.
Ne ho di mie da dire, da scrivere, da inventare.
Ne ho da urlare, da massacrare, da sussurrare.
Ne ho di mie per amare, detestare.
Io non rubo parole.
Le sbaglio, le storpio, le rendo uniche refusandole.
Son le mie parole messe in sequenza per dare un senso o non darlo.
Ma sono mie e le giro come nel cubo di rubik, che le combinazioni sono molteplici, le cambio e le ripeto.
Io non rubo parole.
Forse ne ho solo troppe da dire per prenderne anche in prestito
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