E partito tutto da un puntino su una mappa postata da un amico ed io inconsciamente mi son ritrovata su google maps a cercare per le strade quella casa bianca.
Ho fatto un viaggio virtuale e mi son ritrovata lì davanti a quel cancello in cui non abita più nessuno, in quella strada solitaria, e...
alcuni lo chiamano cuore, altri anima, per altri è solo cervello ma qualunque cosa sia, il mio è andato in frantumi ancora. Quante volte si può rompere.
Mai più.
Come un tamburo.
Mai più.
ma ho girovagato per le strade per un'ora da panettiere al bar, al cimitero alla casa in cui, oramai è certo, morirà pure lui.
nomi stranieri così familiari per me, mi son domandata che vita avrei fatto se fossimo rimasti lì. Ma poi è inutile pensare a cose che non sono, l'immaginazione è oramai rimasta in qualche antro del mio passato.
Niente imprime una cosa così intensamente nella memoria quanto il desiderio di dimenticarla.
Michel de Montaigne.
e purtroppo a volte vuoi dimenticare anche quanto sei stata felice.
venerdì 8 giugno 2012
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