lunedì 1 ottobre 2012

Ho una pessima notizia da darti

Come vedi i tempi sono duri, non c'è lavoro e non crediamo che arriverà, questa è la tua lettera di licenziamento.

Non so che reazione ho avuto, è la prima volta che mi capita, non intacca la fiducia nella mia capacità di lavorare né di imparare.
Non ho il cervello pigro, mi adatto e mi appassiono.
Non ho pensato nemmeno per un momento che fosse colpa mia, mi stavo già alzando, mi hanno trattenuta.
Ho detto che non c'era niente da dire, ho firmato e son scesa.
mi hanno commosso i miei colleghi che mi hanno detto: come tu? no, non ci credo.
mi hanno commosso che qualcuno si è messo a piangere
Io no, ho aspettato di svoltare l'angolo.
Con silvia al mio fianco ovviamente.

Mi spiace per loro, per il nostro affiatamento, per come lavoravamo bene insieme ma, a parte i soldi per cui sarà molto dura, per il resto io ho riso molto anche con i miei clienti, lavorando si entra in sintonia.
Non so cosa mi aspetta.
Decanto questo licenziamento.
Poi vedrò.
Poi si vedrà.
L'unico fallimento sarà tornare dai miei genitori a vivere se davvero le cose si mettessero male.

*Scelgo l'immagine di Giuliana che mi sembra la più azzeccata.

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