La morte è un attimo che non conta niente,
la vita è quel che in realtà lasciamo come eredità.
E' questo che ho imparato dicendo addio negli anni. E' davvero un attimo e quell'attimo non lo voglio portare come un bagaglio ingombrante e pesante che sfocia anche i miei sogni, perché non ho mai avuto un sogno, un sogno bello in cui abbracci ancora una volta chi non c'è più.
Oggi tornando a casa pensavo a quanto vorrei che avessero ragione chi dice che c'è un dopo, un dopo fatto di energia, un dopo dove poter ritrovarci, sarebbe consolatorio, sarebbe come unguento su una ferita. Ma io non ci riesco. Io penso che è finita. Ed allora l'unica possibilità che ho io di onorare è ricordare.
Non più la morte.
La vita.
Il vissuto, il riso, il pianto e quella gioia che si intravede in ogni filmato che riguardo con emozione.
Sono stati i miei momenti di piena felicità quelli vissuti in quella casa in francia.
La morte è sconfitta.
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Ciao...finalmente qualcuno come me che scrive nel blog come fosse un diario :)
RispondiEliminaSu g+ tutti non fanno altro che pubblicare immagini, spesso senza neanche due parole, e non ne vedo il senso, sembra un fb brutta copia usando il blog cosi', secondo me..
Tornero' a trovarti, se ti va passa da me, nella mia stanza.. Ciao :)
Pensa, io riesco a credere che c'è un dopo fatto di energia, eppure la penso e la sento esattamente come te: abbiamo il dovere di vivere qui e ora, di lasciare un segno del nostro passaggio nel mondo, di far vivere chi non c'è più onorando e ricordando. E allora mi convinco ogni giorno di più che non è importante ciò in cui si crede o non si crede, ma come si vive. Un abbraccio, buona domenica.
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