Sto parlando incatenata a quegli occhi sorridenti
seduta ad un tavolo di un bar all'aperto
"Rose?"
Una voce alle mie spalle.
La nostra reazione è la solita, quella che hanno i più, di fastidio e imbarazzo
Rispondiamo "No grazie"
Poi mi giro e vedo il volto di quest'uomo.
Un viso stanco e pieno di rughe, rughe che non capisci se sono state incise sulla pelle dal tempo o dalla vita.
Sento solo che ha sofferto.
Lo sento come una scarica che pervade l'anima e fa male.
Molto male.
Un secondo dopo voglio la sua rosa. La voglio bianca.
F. fa il gesto di prendere i soldi dalla giacca... ma non voglio. Voglio comperargliela io la rosa.
Gli dico che non voglio una rosa che muore subito, la voglio bella... La scelgo, la pago e gli sorrido.
Lui mi sorride e mi accarezza la faccia..
e ora ripenso a quella carezza che mi brucia ancora la pelle....
martedì 4 novembre 2003
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