mercoledì 1 aprile 2009

La femminilità e la volgarità

Esiste differenza tra l'essere femminile e sfociare nella provocazione volontaria nell'ambito professionale?
E quando questo accade?
Qual è il limite?

Se la gonna è inguinale o sei vestita da eva kent, ascolteranno le tue parole o si fisseranno sulle tue tette o sullo stacco di gambe?
Il sesso dell'interlocutore è indifferente, al massimo i pensieri saranno diversi.
Un uomo davanti a tale spettacolo avrà un attacco di ormoni e forse una donna un attacco di invidia o competizione oppure semplicemente non prenderà seriamente la propositrice del progetto, perchè più che alle idee e alla intelligente lei stessa punta sullo "spettacolo".
E quanto in tutto questo denota insicurezza più che sicurezza?

E' davvero serio e professionale esagerare nello scoprire il proprio corpo ed è poi giusto prendersela se qualcuno osa una battuta in più?

Se un dirigente arriva in ufficio con le infradito non è esattamente poco professionale quanto una donna Jessica Rabbit? E allora non è sessista concederlo alla donna e non all'uomo?

Ha ragione di esistere l'urlo allo scandalo maschilista da una donna travestita da barbie girl?

2 commenti:

  1. beh...ogni cosa se fatta con intelligenza e per uno scopo ha il suo significato...
    E' un po' come vendere un prodotto di scarso contenuto con una confezione appariscente...a volte funziona ;-)
    cmq sono abbastanza daccordo con te...

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  2. "Se un dirigente arriva in ufficio con le infradito non è esattamente poco professionale quanto una donna Jessica Rabbit?". Concordo! A seconda delle occasioni ci vuole un abbigliamento, a una riunione di lavoro non puoi andare con una minigonna inguinale o con un paio di bermuda. Purtroppo la parità dei sessi ancora non c'è e purtroppo, però, tante donne non sanno che si può essere femminili anche senza andare con le tette al vento. Cosa che si può pure fare, ma dipende sempre e comunque dalle situazioni.
    Un saluto

    RispondiElimina

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