martedì 3 novembre 2009

Il crocifisso

Premessa
Dalla costituzione italiana
Art. 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
La parola laicità, in senso politico e sociale, denota la rivendicazione, da parte di un individuo o di una entità collettiva, dell'autonomia decisionale rispetto a ogni condizionamento ideologico, morale o religioso altrui.


Ha suscitato più di una perplessità questa notizia.
Il crocifisso va tolto dalla classe.
Lo stato, in teoria, è laico. Laicità vuol dire
"La parola laicità, in senso politico e sociale, denota la rivendicazione, da parte di un individuo o di una entità collettiva, dell'autonomia decisionale rispetto a ogni condizionamento ideologico, morale o religioso altrui."

Allora mi chiedo, perchè mai vi indignate?
Se non erro, ed è mia abitudine farlo, chi ha fatto ricorso è un'atea. Non c'è nemmeno guerra tra religioni.
Sapete per una come me vedere questo uomo crocifisso cosa vuol dire? a parte il nulla di simbolico oramai, la violenza. E' un atto violento. Al pari di vedere alla parete appeso uno impiccato. In simbiosi ho questa sensazione di vedere qualcosa di stonato, come davanti alla messa il rito mi sembra fatto da invasati al pari di chi bruciò il vitello d'oro.
Io non ho ancora ben capito chi sono, agnostica dicono di no. Ma la religione è intima. Ci sono luoghi apposta per pregare, c'è una casa per educare i propri figli alla propria religione, anche se bisognerebbe aspettare che crescano per sapere in cosa vogliono credere (mio piccolo parere).
Come vedono Gesù i bambini? come babbo natale, come la fatina dei denti. E' gesù. E' buono e ha creato il mondo.
Il punto è: scuole, comuni, ospedali, tutto quello che è stato e comune deve essere sgombro da oggetti religiosi.
I luoghi comuni no. Si chiamano comuni infatti.
Il lasciar perdere sempre, perchè la maggioranza è cattolica o così si dice (perchè se davvero lo fosse non ci sarebbero corna, violenze, reati) non è sempre una buona cosa.
Il rispetto muore quando invade il mio mondo.
Lasciar troppe cose andare se ne fa una montagna.

Ed ora io, siccome ho i miei diritti, credo in Quelo. E me lo dovete mettere in scuole, ospedali, comuni. Perchè io ho diritto come tutti gli altri.


8 commenti:

  1. Io aggiungo che la prima volta che si è deciso di mettere i crocifissi nei luoghi pubblici fu nel 1857 (sic).
    Poi con i "Patti Lateranensi"(una iattura senza pari) si arrivò al 1967, anno in cui fu introdotto per forza obbligatoriamente nelle aule.
    Penso che la questione, come sempre, non sia solo una mera contrapposizione tra Laici e non, ma diventi di civiltà e crescita.
    Sono d'accordo con te, cara.
    E' ora di finirla, una volta per tutte, con la sudditanza al Vaticano.
    Dan (Macca)

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  2. continuo a considerarlo un non-problema, oltre che un'ingerezza della corte di strasburgo in questioni che non dovrebbero competerle, e poi non penso che un crocifisso esposto in classe possa cambiare le convinzioni religiose di qualcuno...
    ho avuto professori cattolici, atei, valdesi ed ebrei e la presenza del crocifisso in aula non ha mai impedito loro di comportarsi laicamente, un non-problema appunto

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  3. P.S. visto che la presenza del crocifisso in aula è prevista dal regio decreto 965, articolo 118, del 30 aprile 1924, perchè qualcuno non propone un referendum per brogarlo? così facciamo decidere al popolo sovrano?

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  4. 1924? ma non c'era nemmeno la repubblica!!! il non problema è vero che c'è, ma pure la polvere se non la spazzi mai diventa assai ingombrante. Io mi son rotta un po' le palle a dire il vero di non dire mai niente.

    Crimilda

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  5. Ho sentito la notiza,
    stavo già mettendomi le mani a riparar le orecchie dal clamore di Borghezi urlanti al moro invasore poi han detto il nome dell' infedele : Soila Lautsi, finlandese .
    Come per incanto da quel momento ho sentito solo civili dissensi.
    Ed ai , non si fa così!
    Come fa l'invasato religioso a lamentarsi se l'anticristo me lo fate arrivare dal paese di Babbo Natale?
    giapatoi@splinder.it

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  6. 1924, ma ancora in vigore, non e' il solo regio decreto ad essere ancora in vigore, non scordarti che siamo in Italia

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  7. da: cronache alessandrine part I


    A me alla fine piaceva il crocifisso in aula, quando andavo a scuola. Dava quel tocco severo di Santa Inquisizione medievale, era un po' il paletto posto a chiudere il recinto di terrore quotidiano, ottundimento mentale, e orrenda gestione dei fondi pubblici, nel quale eravamo costretti a pascolare. Torquemada is in da house.

    La cosa che più mi ha infastidito di tutta questa faccenda della sentenza di Strasburgo, è stato che ci si è arrivati per mano di una finlandese del cazzo, ospite del nostro paese. I finlandesi, cosi come gli svedesi, i norvegesi e altri popoli nordici “progrediti” che però prova a disegnargli sui muri, ti sparano a vista. Ho un'idiosincrasia per i primi della classe, oh ma guarda questi quanto sono fighi e biondi e corretti e tutto-friendly e minoranza-positive e rispettosi della natura e di stocazzo, e noi che paese di merda l'italia sembriamo dei terzomondisti, poi vai indietro di mille anni e li trovi con l'elmetto cornuto che bevevano l'ammazzacaffè nei teschi dei nemici vinti in battaglia. S'è mai sentito parlare di Impero Vichingo? Fa ridere solo a pronunziarlo. Da noi s'è fatta la Civiltà, la Storia e la Cultura, di loro si può nominare l'Ikea, i testicoli di renna stufati e che ne so, il Valhalla.

    Si, ho letto troppo asterix quand'ero giovane. Comunque ci siamo capiti.




    Io non so che fastidio v'abbia mai dato il crocifisso sul muro, ma io l'ho sempre visto per quello che è, cioè un parafulmine sociale. Che male può farvi un parafulmine.

    La gente si rivolge al crocifisso e si fa segno della croce anche se non gliene frega nulla della religione. Soprattutto quando ha le palle su un ceppo di legno e conta i secondi entro i quali calerà fatalmente l'ascia. Tipo quando stai per morire, o la tua vita economica, o sentimentale, è appesa ad un filo, o non hai studiato per l'interrogazione programmata e chissà, magari se prego il gesucristo sopra la cattedra con tutte le mie forze, magari al professore viene un aneurisma aortico e muore, e oggi non verrò interrogato, e avrò salva la vita. Io l'ho fatto parecchie volte. Se levate il Redentore dalla parete, a chi s'attaccheranno gli studenti? A uno slittino trainato da renne?

    Ce lo vuole dire lei, Sig.ra Finlandia?

    Da cosa verrà catalizzata la sana e naturale avversione degli adolescenti verso l'autorità costituita, in questo caso gli insegnanti, se levano il gesucristo! Dai, ricordate durante le occupazioni, le prime cose che saltavano, in assenza di preside e professori erano i crocifissi, su cui ci si accaniva ferocemente; e in ciò non ho mai visto nulla di blasfemo, ma solo uno sfogo, un veicolare le proprie tensioni attraverso questo feticcio.

    A questo serve. Piuttosto riflettiamo sulla vacuità dell'esistenza della signora Finlandia, che invece di impegnarsi in cause un tantinello più urgenti socialmente, s'è incancrenita su sta stronzata colossale finchè non l'ha avuta vinta. Confido nel fatto che la CEI stia concertando per mandarle a casa una squadra di picchiatori.


    addendum

    e pensare che sulla bandiera della signora Finlandia c'è disegnata una croce

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  8. wizard io non capisco perchè continui a scrivere post invece di commenti. Non hai un blog?

    Altri commenti li ho cancellati, non mi interessa la tua opinione su i miei affari personali dei quali non sai nulla

    Ossequi

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