giovedì 24 giugno 2010

FriendFeed 2 - La vendetta (Di questi giorni che non si lavora un granché)

So poco ma so che dal 2001 che le metto le dieci in fila perfetta sul QWERTY e via. Niente diplomazia ma nemmeno maleducazione. Una sana voglia di dire quel che penso (quella sempre), di schierarmi con i perdenti, di scendere da quel sacro carro dei vincitori. Orgogliosamente i miei post più commentati son stati quelli sull'11 settembre e sul Uaar, anche solo per dirmi che ero una cretina che non capiva niente. E ci sta pure quelle se mi ha spinta a documentarmi di più e meglio e magari a non cambiare opinione. Ma almeno ci ho provato.

Alle blogstar non ci ho mai creduto, nemmeno ai 300 commenti al giorno (di solito era solo cazzeggio tra amichetti e non discussioni sul post), nemmeno alle statistiche. Confesso che più delle entrate al sito, guardavo come e chi arrivava fin qui, incuriosita dai termini, dai link.
Assisto da 8/9 anni a classifiche, a commentatori furiori, a liti, a ripicche, a elogi, a gruppi che si uniscono contro o pro.

Tutto questo preambolo per dire che non è cambiato nulla. Siamo persone con idee e opinioni. Dio mi scampi che qualcuno possa aver su di me aspettative, perché se mai sbagliassi qualcosa apriti cielo.
Entra in circolo una droga, un virus che trasforma in lottatori virtuali. Perchè se la ripetiamo abbastanza la nostra opinione magari alla fine sarà più vera di quella dell'altro.
L'accanimento lo capisco sulla pagina di uno che inneggia al razzismo o all'omicidio di massa, posso anche comprendere l'accanimento su questioni politiche, ma il punto fondamentale che forse ci siamo dimenticati in questo voler a tutti i costi aver l'ultima parole e ragione è che dal confronto che c'è crescita. Ma se non ci smuoviamo nemmeno di una virgola dalle nostre opinioni allora facciamo post che non si possono commentare oppure thread chiusi. No perchè, se deve essere l'inno al proprio pensiero allora tutti si brama ad essere protagonisti e star.

Ed allora Leonardo diventa un coglione o un eroe e Gemmadelsud una che bisogna per forza canzonare tutto il giorno.
Ed allora non capisco. Andiamo via da Facebook perchè la qualità è bassa, ma ci comportiamo uguale? tipo quei gruppi che sembrano palline da ping pong che si passano uno con l'altro e che ci hanno intasato le caselle mail?

Resta il fatto che io non ho capito nulla come al solito e sto finendo pure le sigarette. Vacca.

7 commenti:

  1. Io su "FB", per ora ci sto bene, assai.
    Siccome ho un Blog da cinque commenti massimo (passati i tempi belli), va bene così.
    "FF" lo uso, poco, ma lo uso.
    Insomma, finchè posso faccio.
    Siccome avrò poco tempo nei prossimi mesi mi tengo buone tutte le possibilità.
    E le mie opinioni cerco di farle leggere, mai le impongo.
    :-)
    Daniele (Macca)

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  2. che fai? sfondi una porta aperta con me? da anni ti leggo. E mi ricordo, io e te (e pochi altri) contro il tormentone contro la povera BiancaC, tu?

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  3. Il problema della discutibilità delle opinioni a mio parere è legato al tema dell'identità. Le opinioni espresse nei vari post sono tanto meno discutibili quanto più sono legate alla nostra identità; quanto più ciò che diciamo è fondante di una forma mentis, o più descrive il nostro essere tanto meno si cede alla discussione.
    Se consideri la discutibilità delle opinioni come legata all'identità vedrai che è molto ovvio perché alcune discussioni politiche divengano molto accese: la politica affronta il tema dell'identità personale in maniera più profonda della maggior parte degli argomenti (a pari merito con religione e sessualità, direi).
    Dunque in parte si vede che è vero, come dici tu, che molti post in realtà potrebbero essere direttamente chiusi ai commenti. D'altronde il fatto che non lo siano ha a che fare con le reali (e non pretese) motivazioni per cui qualcuno tiene un blog; desiderio di protagonismo, solitudine, impeto creativo, broccolaggio ragazze, narcisismo, sono tutti motivi validi, presenti (diffusi) e nessuno di essi postula l'onestà intellettuale alla base di una buona discussione.... quindi...

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  4. quindi? ci si insulta e basta? Bisogna litigare anche per le cazzate? Deprimente direi

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  5. E quindi cosa? Ci sono due categorie di persone: quelle che sanno che "loro" non sono la stessa cosa delle "loro opinioni", e su queste si lavora, e quelle che credono di essere le proprie opinioni, e su queste il massimo lavoro si fa tra gli 0 e i 12 anni.

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  6. ho ragione. E' deprimente. Si unisce alla discussione sulle donne. Speriamo di estinguerci. E non è ironico.

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  7. mmmm, allora ho scritto cazzate! dall'altra parte intendo. ma che male c'è a scrivere cazzate di qua e di là? di cazzata in cazzata si ragiona ci si confronta e in fondo si pensa. non credo sia un problema se danno del coglione, tipo che come persona dovrei cercare di capire chi sono, tanto tutti avranno un'idea personale e sbagliata di me. ma partecipare credo sia molto bello. forse è questo che ci spinge a stare su sti cosi.
    cmq finirà che ci estingeremo...

    neru

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