martedì 27 luglio 2010

Caporali

Se il capo è di quelli che accettano critiche vado pure oltre.
Il problema degli ultimi anni è che i capi che non devono essere capi per mancanza di capacità o per i motivi sbagliati si sono moltiplicati, con grande contentezza della gente comune, che in fondo disprezza chi ne sa di più perché la fa sentire ignorante.

Allo stesso modo i capi non si circondano più di persone più capaci di loro, perché uno più capace mette in luce la tua idiozia. Ecco che si crea il meraviglioso presupposto per cui un intero Paese può tranquillamente essere governato da chi segue il sentire comune senza preoccuparsi di andare a vedere se questo sentire comune ha un senso anche razionale.
Anzi, gli fa gioco, seguire il sentire comune.
Ed ecco come chi avrebbe i mezzi e le capacità per svelare l'insensatezza del gioco viene messo in minoranza, denigrato, sbugiardato, privato di una qualunque autorità. Tutto questo mi fa pensare al paese di mia madre, dove un drappello di anziani, che avevano la quinta elementare e non avevano mai tirato su un muro in vita loro, un giorno si misero a guardare un progetto di ristrutturazione di un architetto, cominciando a denigrarlo perché non si faceva così. Mio padre li stava ascoltando, facendosi delle grasse risate, da geometra quale era, all'idea delle cretinate che raccontavano. Ecco, i vecchietti sono diventati il paese reale. Con l'aggravante che il paese reale post 1970 aveva le possibilità di crearsi una coscienza critica e l'accesso ai mezzi di comunicazione, a prescindere dalla televisione, che i vecchietti non avevano mai avuto. - giuliana dea

Tramite Ubikindred Il fascismo, una volta raggiunta la fase adulta, è una malapianta difficile da estirpare, per quello bisogna prenderlo quando è ancora nella sua meno riconoscibile fase larvale, il senso comune... (tramite http://ff.im/ojrW1)

3 commenti:

  1. Guareschi ha scritto racconti memorabili sulla differenza tra buon senso e senso comune. :)

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  2. non per niente Giovannino fu epurato (con un anno di galera)

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  3. Non per niente Guareschi è uno degli scrittori-feticcio dell'autrice di quanto sopra, tuttora imbarazzata per la citazione! :D

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