La chiamano Listaouting.
La prima cosa che ho provato è soddisfazione. Lo ammetto.
Ma non perché mi interessa chi va con chi, ma per giustizia.
Non si può inneggiare all'odio di chi è diverso da te, non si può nemmeno essere ipocriti quando sei una persona (non un personaggio) pubblica che dice falsità.
Seguendo gli eventi poi, ho pensato, forse mi sbaglio.
Se c'è tanta gente che stimo che dice che non è giusto, allora forse mi devo fermare a riflettere.
ho riflettuto.
Non è la lista dei nazisti.
Non è nemmeno un'offesa.
Mi hanno detto: sei lesbica.
Ho risposto, purtroppo no.
Per me diffamazione non vuol dire solo che non è vero, ma che offende.
Non si è offeso nessuno.
Vero o non vero che sia.
Il punto è che con la storia dell'essere migliori di coloro che denigrano, gli stiamo facendo fare quel che vogliono.
No, non voglio essere migliore. Mi butto nel fango insieme a te.
Se fai parte del mio governo, se in qualche modo mi danneggi, allora mi butto nel fango e lotto sporcandomi.
sabato 24 settembre 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
i compiti
difficile tenere il diario, difficile seguire le regole. Ogni cosa che mi fa pensare alla dieta o a un pranzo, una cena, un pasto equilib...
-
Macca mi ha fatto notare quest'articolo. Ne faccio un post del mio commento perché è una cosa che torna spesso al mio orecchio. E...
-
UAAR 1. Credo profondamente nel diritto di ognuno di Credere anche alla fatina dei denti se questo gli è di consolazione. 2. Che, nella bib...
-
Corteo a Milano, a fuoco bandiere Israele E così pure a Roma. Ed è così da sempre, cortei con bandiere della pace in mano che fanno violenza...
Nessun commento:
Posta un commento
LA REGOLA PRINCIPE:
Si commenta il post, non la Blogger.
Mi piace chi si firma