domenica 11 ottobre 2009

Quasi certezze sul passato

20Certi percorsi, per quanto tortuosi o dolorosi sono lunghi e ti insegnano qualcosa.
A stare al mondo?
A crescere?
Forse.
E' una sorta di tristezza profonda che mi prende ogni volta che ritrovo il passato intatto.

Intatto, come nemmeno un giorno fosse passato.
Come se le persone rimanessero allo stesso punto dove le hai lasciate.
Fossero 10 o 20 anni non ha importanza.
O sei tu che sei talmente cambiata nel tuo viaggiare che non ritrovi più chi ci fu un tempo.

Il tempo.
Già il tempo.
Remoto o prossimo.

Noi facciamo delle scelte, noi decidiamo di trarre vantaggio dai dolori occorsici.
Si, credo che noi, magari pure dannati pensatori, siamo fortunati.
No, non vorrei essere ferma ai miei 30 anni o ai miei 20 anni.
Non vorrei nemmeno che tutto il dolore che fu non mi avesse lasciato nulla.
Se anche persi la speranza, mi rimase la coscienza e qualche conoscenza in più di me, del mondo intorno e del mondo.

Li guardo uno per uno, devo guardali in faccia per riconscere la differenza o meglio la non-differenza.
Hai due scelte davanti alle cose che ti succedeno, trarne profitto o imbruttirti e diventare peggio di quel che eri.
I soldi, per una come me, non sono nulla. Se ne hai fatti tanti non fa di te una persona di valore.
Valore.
Il valore per me è una conversazione stimolante, l'imparare qualcosa dagli altri, anche se pure nei casi più tristi impari qualcosa ma che non ti arricchisce, ti impoverisce.

Però, seppur appare supponente o comunque magari irreale, ti senti migliore di loro.
Anche se magari non ne hai diritto.
Ma i sentimenti si sa, non si possono controllare.
E quando ti senti superiore, per quanto non sia politicamente corretto come si dice al giorno d'oggi, è un sentimento.

E allora mi ritrovo, per la seconda volta oggi, a pensare a Sally.
Sally cammina per la strada leggera
ormai è sera
si accendono le luci dei lampioni
tutta la gente corre a casa davanti alle televisioni
ed un pensiero le passa per la testa
forse la vita non è stata tutta persa
forse qualcosa s'è salvato
forse davvero
non è stato poi tutto sbagliato
forse era giusto così
forse ma forse ma sì.

Nemmeno ricercare il tuo passato è sbagliato lo è in fondo.
E' solo triste vedere che è lì immutato, ma è anche con gioia che capisci che tu sei andata oltre.
Non è sbagliato vivere come uno meglio può, può appunto. Niente di più e niente di meno, a volte il può però non è più compatibile col nostro di "poter".

Nota a margine, le cose che ripeti che ti ho detto io non fanno testo, sei solo un pappagallo che ripete quello che io ti attribuito. Che tu sia vivo, che tu sia uno che sa stare al mondo, ma il mondo di plastica della tv.
E se a te, racconto quello che sei stata ma che purtroppo lo sei ancora, non è un merito.
Capisco che ero io a rendervi speciali con le mie parole, ero io che stimolavo.

La diplomazia diventa offesa per chi è intimo.
La diplomazia diventa pure inutile per chi non è meritevole.

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