lunedì 17 maggio 2010

La lista di Anemone. Borghesi piccoli piccoli.

Così fan tutti.

No, non è giustificabile e non è nemmeno una buona scusa.
Io non lo so come si faccia a vivere col peso della disonestà, dell'ingiustizia compiuta verso i più deboli, come non si possa pensare ai propri figli.
Così-fan-tutti diventa legittimo.
Nel nome dei questa frase si fanno dalle peggio cose alle più piccole, dal prendere mazzette e dimenticarsi degli ideali (se mai ce li hanno avuti) giovanili (vedi nostra classe politica corrotta), a svuotare il posacenere della macchina sul marciapiede, al non rendere un portafogli trovato per terra.
Nel così-fan-tutti diventiamo branco, branco che sbrana il più debole. Incapsulati in un virus invisibile che contagia tutti. Anche quella che vien definita la brava persona, diventa nella collettività disonesta e meschina, un meccanismo del branco.

Io non credo che siam tutti cattivi. Credo che il branco faccia la sua sporca parte.

Ci vuol coraggio per pensare con la propria testa, per non fare come gli altri, per restare attaccati ai quei quattro principi e tenerli saldi per terra.
Perchè di solito, in tasca non ti entra niente.
Nè popolarità né soldi. 
Solamente quel sacrosanto momento in cui ti guardi allo specchio e non ti vien voglia di vomitare.

Pure a me successe di seguirlo quel così-fan-tutti nel mio piccolo, seguendo quella Milano da bere. Era facile. Era pure gratificante. Ma non per il mio inconscio, ma non per quella vocina che ripeteva che qualcosa non andava. 
Non per quella voglia che mi veniva ogni volta che mi guardavo di prendermi a schiaffi.

E' tanto che faccio da sola. 
E' tanto che non faccio le cose più popolari e per questo, forse, sto pagando ma è tanto che non ho più voglia di vomitare.

6 commenti:

  1. Tutto nasce da un disturbo di interpretazione della realtà secondo me. Il "lo fanno tutti" esce dal cortocircuito tra uguaglianza e e diversità. Da una parte ci si ritiene "uguali" agli altri e quindi depositari degli stessi diritti. Dall'altra si afferma la propria diversità dagli altri non riconoscendo nei nostri gesti la dannosità che si è invece pronti a riconoscere nel comportamento dell'altro. I comportamenti infatti si dividono tra dannosi e innocui; chi dice che "lo fanno tutti" sussume queste due caratteristiche a "comune" e al "diverso". Per cui chi ha un comportamento comune ha un comportamento innocuo, chi è "diverso" e percepito inconsciamente come dannoso. E' chiara la contraddizione di tutto ciò, ed è il mancato ragionamento su cosa sia il "diverso", l'essere diversi, comportarsi diversamente e la scelta dell'ambito in cui comportarsi diversamente.
    In definitiva è come il paradosso del prigioniero.
    Cito da wikipedia:
    "Una possibile soluzione è la seguente, ma richiede due precisazioni e non è universalmente accettata:

    a) si deve dare per scontato che tutti i personaggi abbiano una capacità logica pressoché perfetta. Questo non vuol dire che debbano essere buoni, altruisti o altro, ma solo che tutti capiscano il gioco allo stesso modo, e non facciano alcun errore;

    b) dato il punto a è facile capire che tutti prenderanno la stessa decisione. Non può esistere uno che fa il furbo a scapito degli altri, perché questo automaticamente vorrebbe dire che anche gli altri faranno come lui. Solo il lettore "disattento" può pensare di far fare il furbo ad un solo personaggio.

    A questo punto appare chiaro che, se uno dei prigionieri capisce che le conclusioni a cui arriva lui sono le stesse a cui arriva l'altro, scegliere non confessa è l'unica azione possibile.

    Infatti se ci si convince che è impossibile che diano risposte diverse (vedi il punto b), allora il discorso egoista cade. Rimanendo solamente le possibilità (confessa, confessa) e (non confessa, non confessa) la scelta è a prova di dubbio."

    In altre parole "fare il furbo" è qualcosa che al di là di tutto è contro logica.

    RispondiElimina
  2. Ho quasi 21 anni e ho passato l'adolescenza a far quello che facevano tutti ma ho sempre avuto quella che tu chiami vocina che ripeteva che qualcosa non andava. L' ho sempre sentita lì, presente, che ronzava e nei momenti più vivaci e di svago, se solo mi concentravo un attimo su di lei, mi si agitava lo stomaco. Tornato a casa ogni volta, cercavo di dormire e la mattina dopo mi svegliavo con un retrogusto amaro in bocca. Al che decisi di capire se si poteva trovare qualcosa di meglio, gente più affine a quel che cercavo ma per varie circostanze non l'ho trovata e infine mi sono rassegnato e mi sono lasciato inesorabilmente andare al così fan tutti finchè sono stato raccolto da una ragazza che aveva capito che potevo sperare e guadagnarmi qualcosa di più. Come spesso capita con il primo vero amore, quello che ti fà capire che la vita deve essere vissuta davvero e per far ciò bisogna sapersela anche cavare da soli, andare verso l'obiettivo con i derivati effetti e di conseguenza spesso scontrarsi con le idee del branco, io ero inesperto, troppo passionale ed, errore dopo errore, l'ho allontanata da me. Mi sono ritrovato quindi solo alla ricerca di qualcuno che capisse tutto ciò che avevo maturato e che concordasse con me almeno nei punti base. Sono una persona sensibile e sempre più stupita dallo squallore di un paese dove ormai ci si vergogna di fare un bel gesto ed invece si è orgogliosi di spalare merda addosso agli altri, dove la meritocrazia e oramai un miraggio e le nuove generazioni, non avendo veduto in giro che pochi buoni esempi, finiscono per farsi influenzare dal gestazzo di turno, pieno di forte emozione ma che ti toglie pezzo per pezzo l'umanita di cui naturalmente saremmo dotati. Di queste persone ne ho trovate davvero poche e spesso anch' io mi trovo a far tutto da solo e inesorabilmente soffro la solitudine, mi chiedo spesso se il gioco valga la candela anche se sò che già qual è la risposta. Soffro sopprattutto perchè sò che avrei molto da dare ma vengo prontamente spento dai comportamenti che mi si parano davanti e solo a pochi riesco a far capire davvero chi sono.
    Io non so chi tu sia ma leggendo questo intervento ho avuto la sensazione che qualcuno avesse aperto la mia testa, avesse messo un pò in ordine i miei pensieri, e lì avesse buttati giù qui. Sappi che ti capisco e che ti stimo grandemente. Buona fortuna

    RispondiElimina
  3. @ leonem ti ho seguito fino a quando non hai citato wikipedia, la logica non è il mio forte :)
    ma una volta i diversi erano loro, una volta era logico e naturale seguire
    onestà e bontà.
    Dopotutto siamo figli adottivi della chiesa, (beh io son diventata agnostica ma non per questo gli insegnamenti di parità, uguaglianza ed onestà impressi nella religione come forma più alta non mi son rimasti impressi) e della scuola i furbi erano derisi, i cattivi isolati.
    A parte l'indole propria, credo ci sia una buona influenza degli insegnamenti che ti vengono dati.
    Ora le parti si sono invertite ed io son atterrata su da Marte sulla Terra oppure dalla Terra su Marte. Chissà... Chissà se mai potremmo sperare di migliorarci e quel che ora è la regola diventi eccezione.


    @ Davide ti ringrazio. E' come un setaccio, rimangono solo quelli che ti sono affini. Io non lo so se son dalla parte del giusto in assoluto, so che per me è così. Che mi hanno insegnato dei valori e Dentro nel profondo so che alcune cose sono semplicemente Giuste e le seguo.
    Trovo persone simili disseminate, purtroppo, lontano da me geograficamente ma ci sono.
    E dare è come un premio, come qualcosa di prezioso da condividere con chi scegliamo e con chi ci rende migliori.

    Crimilda

    RispondiElimina
  4. Che posso dire?
    I due commenti dei tuoi amici sono molto migliori di quello che potrei fare io.
    Ammiro la tua coerenza, questo sì.
    Daniele (Macca)

    RispondiElimina
  5. Non lo so mica sai, se "una volta" sia vero.
    A questo mi inducono due considerazioni: la prima che "una volta" eravamo più giovani (e circondati da giovani maggiormente che ora) e si sa, i giovani sono sempre idealisti - o per lo meno più idealisti di "se stessi" da adulti. La seconda è che tempo fa lessi (credo nel libro del Siracide) la seguente massima "Le cose vanno sempre peggio rispetto ad una volta". Ora se un autore del 400 avanti cristo se ne esce con una frase così vuol dire che l'impressione di peggioramento è piuttosto comune attraverso i secoli, e magari non ha base oggettiva.
    In ogni caso gli insegnamenti della chiesa sono entrati nel sociale, ma non nel senso di rendere migliori le persone nel senso di meno "predatorie" ma di incidere sui costumi. Non sto tirando fuori il tritissimo discorso sulla sessualità (ancora) ma basti pensare a come è cambiato il concetto di modestia dagli scritti dei classici ad oggi: penso che il più comune cittadino romano ci darebbe l'impressione di un gran borioso se portato ai giorni nostri. Cambia la modalità comunicativa, grazia alla chiesa, ma probabilmente l'homo homini lupus ha una base fisiologica su cui la cultura può far poco. Questo più che una giustificazione (perché non credo che ci siano giustificazioni) è un pensiero scoraggiante: se il problema è fisiologico resta ineliminabile. Io resto convinto che vi siano problemi umani grossissimi dietro questi predatori umani, ai limiti della malattia mentale.

    RispondiElimina
  6. E' vero che la natura umana conta, ma conta anche il trascinamento della lecita disonestà. No, c'è stata una generazione che diceva "Siete meglio voi", o almeno la generazione di chi mi stava intorno, quella dei miei genitori.

    Credo profondamente che ci siano cose Giuste. E noi lo sappiamo. Lo sapevano pure chi uccideva che era sbagliato anche se erano legittimati, come in guerra. Lo sanno pure oggi. Cadono uno dopo l'altro dietro a depressioni e sensi di colpa.
    Lo sa pure chi ruba legittimamente ma abbassa gli occhi se incrocia il mio sguardo.

    Io non ho nulla se non la mia (quasi) integrità e la forza del giusto o di ciò che ritengo onesto, persone che hanno potere su di me abbassano gli occhi. Un paio di volte ho affrontato chi stava picchiando una donna ed hanno abbassato gli occhi. (forse per fortuna mia o che mi dimentico del mio metro e ciquanta)
    Ci ho riflettuto molto. Non è sicuramente l'imponenza fisica che li scuote ma la vergogna.

    RispondiElimina

LA REGOLA PRINCIPE:
Si commenta il post, non la Blogger.

Mi piace chi si firma

i compiti

  difficile tenere il diario, difficile seguire le regole. Ogni cosa che mi fa pensare alla dieta  o a un pranzo, una cena, un pasto equilib...