giovedì 17 dicembre 2009

Natale

Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade

Ho tanta
stanchezza
sulle spalle

Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata

Qui
non si sente
altro
che il caldo buono

Sto
con le quattro
capriole di fumo
del focolare
(Giuseppe Ungaretti)

martedì 8 dicembre 2009

Mafalda

mi sono comperata il calendario giornaliero di Mafalda, per ricordarmi, ogni santo giorno, che sono migliore della maggior parte della gente.
Peggior di molta altra. Ma pur sempre migliore di qualche mondo che mi cirdonda.

giovedì 26 novembre 2009

La cambiale

E poi arriva puntuale come una cambiale.
Non può più fare finta di niente, torna il tempo dell'attesa. Niente più scacciapensieri, come nell'intervallo della scuola.
Arriva.

Lo specchio è un rituale abitudinario, non si osserva, si guarda senza vedersi. L'occhio per l'eyeliner, la bocca per il rossetto, i capelli li asciuga in fretta e distrattamente. I vestiti son solo robe che coprono dal freddo, niente di effimero o vanitoso. Se per caso sono begl'abiti è qualcosa rimasto del passato.

Di giorno tutto è patinato di normalità, di notte non ci sono pensieri, ma qualcosa che la tormenta inconsciamente e non la fa più dormire. Metter le cose sotto il tappeto non è mai stato utile, sovente la polvere nascosta diventa una piccola duna per trasformarsi in montagna.
Ed ecco che arriva l'intolleranza persino per le più piccole cose, l'irritazione continua, il distacco per gli altrui guai. L'ignobile egoismo.

Dicono che la vera lei si nasconda.
Dicono che di lei si vede ancora quello che era, lei no.
Lei non vede niente.
Dovere, abitudine, piccole e stupide curiosità.
Ma nulla di più.
Semplicemente quella parte di lei che gli altri vedono per lei non esiste.
Morta, in coma, scomparsa.

Ha imparato molto ma di quella conoscenza non sa che farsene, sa per esempio che si gestisce le proprie malattie mai quelle dei propri cari. L'impotenza distrugge.
E pensa che non le rimarrà nulla.
Solo onde un po' increspate che non lasciano traccia nella vita.
Solo comparse che vanno e vengono ma non riescono ad infrangere quel vetro.
Perché se ne andranno anche loro.

Il domani è una fede.
Lei la fede non ne ha mai avuta.

sabato 21 novembre 2009

martedì 17 novembre 2009

La rabbia

Malcolm X
  • Di solito gli uomini quando sono tristi non fanno niente; si limitano a piangere della propria situazione. Ma quando si arrabbiano, allora si danno da fare per cambiare le cose. (da Malcolm X Speaks)
Voi non siete nemmeno tristi. Voi siete contenti.
Quando ad ognuno verrà tirata via la libertà individuale, quando tuo figlio non potrà curarsi in italia, quando il tuo posto di lavoro non esisterà più, quando ti chiuderanno la tua chat in cui ti fai le pippe con sconosciute, quando quello che ti ha fregato i soldi non verrà nemmeno processato, quando ti mancherà da mangiare e quando verrai umiliato, picchiato, offeso e incarcerato perché decideranno che non sei un essere umano, allora sì che vi incazzerete.
Ma non diteci che non ve lo avevamo detto.
La motivazione.
Lamentarsi e pensare che accada il miracolo di qualcosa che si potrebbe contribuire a far accadere, non porta a niente.
Se vuoi veramente qualcosa, fai di tutto per realizzarla.
Passo dopo passo.
Oppure sei cosciente che sei paralizzato e anche in questo caso è inutile lamentarsene.

sabato 14 novembre 2009

Limiti

Non sostengo nemmeno un impegno con una compagnia telefonica, figuriamoci cose di altro tipo.

Ieri 13 novembre il mio contratto di due anni con 3 è finito ed io mi sento immensamente sollevata.

Sempre peggio

Ultimamente sono senza controllo.
Quello che penso non fa nemmeno in tempo a passarmi dal cervello che mi esce dalla bocca.

Non è una cosa buona.
Dovrei delle scuse a tutti

martedì 10 novembre 2009

The Wall

20 anni? ma pensa 20 anni.
io del muro mi ricordo solo che per me era Ovvio che crollasse.
Perché ovvio che il mondo sarebbe stato unico, come davvero in star trek. Un pianeta rispettoso degli altrui spazi e credi e culti e tutto il resto per farne un minestrone.
Non ero un'idealista. Ne ero CERTA.

Stasera ho guardato lo spettacolo sulla 7 di Marco Paolini. Tra parentesi rinunciare alla pubblicità della prima serata mi è parsa una scelta coraggiosa.
Mi sono accorta che da quando ho scelto di andare a vivere da sola e ho provato cosa vuol dire fare Rate (debiti, cambiali si diceva un tempo) non compro più niente, se non strettamente necessario a rate. Tutto in contanti. Parto dal principio opposto. Mi ratealizzo per comperare nel futuro in contanti.
Ho sempre odiato quel senso di oppressione nell'avere scadenze. Non mi sento libera e di libertà ne abbiamo così poca.
Paolini ha raccontato in maniera semplice cosa ci è successo. Avere al posto di essere. E il principio con cui ci siamo distratti dalle cose che accadevano intorno. Il principio per il quale abbiamo ora anche un parlamento così perché alla fine che ce ne frega se un po' va anche nelle mie tasche, no? Basta apparire e possedere essendo posseduti. Il mercato. L'economia. Il guadagno. Le cose.

In contemporanea su Canale 5 c'è stato il tripudio dell'ipocrisia e dell'andare in basso del Grande Fratello. Si è applaudito una donna che sta diventando uomo, che in realtà sappiamo benissimo che molti li vorrebbero bruciare vivi o al massimo ci vanno a fare marchette, ma non sta nella nostra Realtà inneggiarlo come eroe. Se davvero fosse la normalità non lo si sarebbe nemmeno dichiarato.
E' andato in una desolante caduta nel fango dal primo esperimento notturno su rai 2 di studenti estranei messi in una casa e seguiti nella loro quotidianità. E non perché mi reputo migliore, anzi mi divertono i pettegolezzi leggeri, le liti stupide ma il limite è stato superato da anni. In un cliché in cui non c'è nessuno che faccia un discorso come si deve. Mettere insieme persone e limitarne gli stimoli dovrebbe portarle a parlare, a confrontarsi ed è quello che successe 20 anni fa su Rai 2, non a questo scenario devastante che però riflette bene il nostro miserabile tempo.

domenica 8 novembre 2009

Lamerica

Strano che in un periodo, nel nostro paese così razzista (che poi lo siamo stati sempre, dai meridionali a seguire, con le stesse accuse che adesso si smuovono a chi arriva nel nostro paese) guardiamo all'America come il paese da invidiare e seguire. L'america è un paese "bastardo".

*Il titolo non è un refuso, è voluto

venerdì 6 novembre 2009

Ecco,
ora vorrei qualcuno che dice:
Dammi quello zaino, lo porto io per un po'. Tu riposa. Ci penso io.

mercoledì 4 novembre 2009

Nel silenzio del cuore

...
e poi c'è la noia quieta.
Alla noia ci si abitua, un po' come alla coperta di Linus.
Ti sembra che tutto sia già stato detto ed è il tempo del silenzio.

Hai uno zaino pieno sulle spalle, pesa tanto, ma anche a quello hai fatto l'abitudine.
Si sopravvive di abitudine.
Si vive di nuove cose.
Ma bisogna aver la curiosità, il tempo e bisognerebbe che ci fosse il sole.

Però è inverno, ho una coperta, non mi lamento... troppo.

martedì 3 novembre 2009

Il crocifisso

Premessa
Dalla costituzione italiana
Art. 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
La parola laicità, in senso politico e sociale, denota la rivendicazione, da parte di un individuo o di una entità collettiva, dell'autonomia decisionale rispetto a ogni condizionamento ideologico, morale o religioso altrui.


Ha suscitato più di una perplessità questa notizia.
Il crocifisso va tolto dalla classe.
Lo stato, in teoria, è laico. Laicità vuol dire
"La parola laicità, in senso politico e sociale, denota la rivendicazione, da parte di un individuo o di una entità collettiva, dell'autonomia decisionale rispetto a ogni condizionamento ideologico, morale o religioso altrui."

Allora mi chiedo, perchè mai vi indignate?
Se non erro, ed è mia abitudine farlo, chi ha fatto ricorso è un'atea. Non c'è nemmeno guerra tra religioni.
Sapete per una come me vedere questo uomo crocifisso cosa vuol dire? a parte il nulla di simbolico oramai, la violenza. E' un atto violento. Al pari di vedere alla parete appeso uno impiccato. In simbiosi ho questa sensazione di vedere qualcosa di stonato, come davanti alla messa il rito mi sembra fatto da invasati al pari di chi bruciò il vitello d'oro.
Io non ho ancora ben capito chi sono, agnostica dicono di no. Ma la religione è intima. Ci sono luoghi apposta per pregare, c'è una casa per educare i propri figli alla propria religione, anche se bisognerebbe aspettare che crescano per sapere in cosa vogliono credere (mio piccolo parere).
Come vedono Gesù i bambini? come babbo natale, come la fatina dei denti. E' gesù. E' buono e ha creato il mondo.
Il punto è: scuole, comuni, ospedali, tutto quello che è stato e comune deve essere sgombro da oggetti religiosi.
I luoghi comuni no. Si chiamano comuni infatti.
Il lasciar perdere sempre, perchè la maggioranza è cattolica o così si dice (perchè se davvero lo fosse non ci sarebbero corna, violenze, reati) non è sempre una buona cosa.
Il rispetto muore quando invade il mio mondo.
Lasciar troppe cose andare se ne fa una montagna.

Ed ora io, siccome ho i miei diritti, credo in Quelo. E me lo dovete mettere in scuole, ospedali, comuni. Perchè io ho diritto come tutti gli altri.


lunedì 2 novembre 2009

domenica 1 novembre 2009

Alda Merini - La bellezza



La sua frase mi ha tatuato.
La bellezza va oltre il corpo e il corpo diventa bello quando brilla.
Delle persone che ho solo intuito,
è nei suoi occhi che ho riconosciuto la saggezza di chi non rinnega niente di ciò che ha vissuto o non vissuto. Dolore compreso

venerdì 30 ottobre 2009

...

Quello che è grave è che non ne ho più bisogno.
O almeno, non me ne ricordo più di averne.

Annozero 29 Ottobre

Due cose mi hanno lasciato perplessa.

- La ricostruzione del video di Marazzo, che non ha dato niente di più di quel che avevano raccontato a voce, anzi mi è sembrato fuori luogo.

- Se io ti faccio una domanda, dire lo avete fatto anche voi, non ti giustifica. Non è che se sta diventando uso comune non avere etica, morale e legalità allora è legittimo.
Siete infantili.

Come diceva sempre la mia mamma:
SE SI BUTTANO NEL NAVIGLIO, LO FAI PURE TU?

venerdì 23 ottobre 2009

Il gruppo ha cambiato nome

Giustamente.
Ma se lo hanno fatto cambiare a loro, allora devono cambiarlo anche gli altri 500 e più gruppi che cominciano con "Uccidiamo..."
ma non fa notizia, vero?
non vi fa fare il giro giro tondo intorno al buon marketing di silvio.

giovedì 22 ottobre 2009

Uccidiamo Berlusconi

Ieri ho riso, su facebook si legge di tutto.
Ho riso sul gattino virgola, ho riso pensando ai surfisti americani o alle varie adozioni di belle ragazze, per non parlare del Prendi una lattina e datti fuoco. Pago io.
C'è molta goliardia, c'è anche molta leggerezza ad usare le parole.
In facebook esiste quel bottoncino magico: Segnala.
Credo sia in base alle segnalazioni (sono ignorante in merito) ma so per certo che quando ci mettiamo d'accordo a cliccare in tanti, il gruppo chiude nel giro di un giorno. Senza polizia postale e affini.
Perchè si sa, è reato inneggiare alla violenza. Che si sappia.
Non è che se ci conviene ridiamo, se invece ci piace allora diventiamo seri e difendiamo.
La legge è uguale per tutti. (forse).

Stasera mi sono fermata un secondo a pensare.
Allora cos'è questo?
Ma miei cari l'ennesima trovata pubblicitaria di silvio e i suoi amici.
E giù tutti a parlarne e pure seriamente. Mica loro. Noi.
Noi, noi con le nostre brave prese in giro, me compresa.

E così ci distraiamo.
E silvio diventa il poverino.

lunedì 19 ottobre 2009

Un fulmine signore

Alfano: la privacy è un diritto di tutti

«Per me le scuse di Brachino chiudono un caso, ma ne aprono platealmente un altro: il diritto alla privacy vale solo se c’è di mezzo un magistrato? Solo in quel caso il diritto alla privacy prevale sul diritto di cronaca, e quando di mezzo c’è il diritto dei comuni cittadini e del capo del Governo?»

No, quando c'è cronaca. E che cavolo.
Andare dal barbiere e sedersi su una panchina non è cronaca, quando uno fa festini con i miei soldi, sì.

giovedì 15 ottobre 2009

L'italia brucia. Maddai.

Ieri Ballarò, anche lì mi pare parlassero di conflitti e di guerre, ho cambiato, ho preferito Xfactor. Pensa te.
Oggi leggo La sindrome della guerra

Postilla. Il voto uno dovrebbe essere orgoglioso di averlo dato, ma qui sembra che nessuno lo abbia votato.

La guerra? ma quale guerra? quella di repubblica e il fatto contro tutti gli altri? o dei piccoli giornali e tv? oppure di noi poveri blogger?
Quale guerra? Quella di Travaglio, Santoro (fazioso come fede) e quel povero Di Pietro che sembra Tom con il topo Jerry?
E' quasi ridicolo.
I polveroni.
Per non far vedere la realtà, per oscurare altre notizie. Non che non si diano, ma le mettono in terza pagina o dopo la rubrica di canale 5 di cucina.
La guerra... come disse totò
ma mi faccia il piacere

Ora pensare che Silvio Berlusconi sia un idiota è da stupidi. Alza polveroni, orchestra, mette disordine.
Gli altri. Ci penso agli altri, chi mai saranno questi altri contro Berlusconi. Ci penso e ci ripenso. A parte quelli citati sopra, mica me ne vengono in mente.
L'opposizione che non vota e poi mette giustificazioni online tipo quelle delle elementari?
La piazza vuota, che nessuno c'è e se c'è chi protesta, chi lo sa? io no di certo.
Chi è in guerra e contro chi?
Sembra un grande calderone, un grande e grosso pentolone in cui tutti mangiano.
Ma va, non c'è nessuna guerra.

All'italiano medio va bene così. L'italiano medio manco lo sa. Pensa che sia figo andare a troie, pensa che truffare, rubare, corrompere sia giusto perchè così si è sempre fatto. L'italiano medio in realtà si beve come acqua fresca quel che conviene credere finchè non tocca a lui personalmente.
Mica ci credete ai gruppi o ai passaparola di Fb, vero?
perchè quelli linkano senza nemmeno approfondire.
Come ad esempio il sito Beato Silvio che ha fatto il giro di Facebook in un giorno, sarò scema io che ho scritto un'email di verifica?
Fa moda persino essere contro Berlusconi, che poi tanto nella cabina elettorale mica mi vede nessuno chi voto.

I fedeli costretti a coprirgli i fianchi? ma davvero?
poveracci. mi fanno una pena.
Parliamo di Lega? un partito che si fonda sul razzismo?

Se era un articolo ironico, mi scusi, non l'ho capito. Doveva calcare di più la mano.
Forse diciamo la stessa cosa, ma lei con un tono così serio parla e analizza una realtà ben orchestrata.
Lei come molti altri.

Vorrei che tutti parlassero di fatti. Non di opinioni tutte O P I N A B I L I.

Al lupo



Ecco a me ha ricordato la favola dei tre porcellini
c'è chi lo costuisce di paglia, chi di legno, chi di mattoni.


Il mio è così forte che oramai non mi nascondo e non scappo più.

mercoledì 14 ottobre 2009

lunedì 12 ottobre 2009

domenica 11 ottobre 2009

Quasi certezze sul passato

20Certi percorsi, per quanto tortuosi o dolorosi sono lunghi e ti insegnano qualcosa.
A stare al mondo?
A crescere?
Forse.
E' una sorta di tristezza profonda che mi prende ogni volta che ritrovo il passato intatto.

Intatto, come nemmeno un giorno fosse passato.
Come se le persone rimanessero allo stesso punto dove le hai lasciate.
Fossero 10 o 20 anni non ha importanza.
O sei tu che sei talmente cambiata nel tuo viaggiare che non ritrovi più chi ci fu un tempo.

Il tempo.
Già il tempo.
Remoto o prossimo.

Noi facciamo delle scelte, noi decidiamo di trarre vantaggio dai dolori occorsici.
Si, credo che noi, magari pure dannati pensatori, siamo fortunati.
No, non vorrei essere ferma ai miei 30 anni o ai miei 20 anni.
Non vorrei nemmeno che tutto il dolore che fu non mi avesse lasciato nulla.
Se anche persi la speranza, mi rimase la coscienza e qualche conoscenza in più di me, del mondo intorno e del mondo.

Li guardo uno per uno, devo guardali in faccia per riconscere la differenza o meglio la non-differenza.
Hai due scelte davanti alle cose che ti succedeno, trarne profitto o imbruttirti e diventare peggio di quel che eri.
I soldi, per una come me, non sono nulla. Se ne hai fatti tanti non fa di te una persona di valore.
Valore.
Il valore per me è una conversazione stimolante, l'imparare qualcosa dagli altri, anche se pure nei casi più tristi impari qualcosa ma che non ti arricchisce, ti impoverisce.

Però, seppur appare supponente o comunque magari irreale, ti senti migliore di loro.
Anche se magari non ne hai diritto.
Ma i sentimenti si sa, non si possono controllare.
E quando ti senti superiore, per quanto non sia politicamente corretto come si dice al giorno d'oggi, è un sentimento.

E allora mi ritrovo, per la seconda volta oggi, a pensare a Sally.
Sally cammina per la strada leggera
ormai è sera
si accendono le luci dei lampioni
tutta la gente corre a casa davanti alle televisioni
ed un pensiero le passa per la testa
forse la vita non è stata tutta persa
forse qualcosa s'è salvato
forse davvero
non è stato poi tutto sbagliato
forse era giusto così
forse ma forse ma sì.

Nemmeno ricercare il tuo passato è sbagliato lo è in fondo.
E' solo triste vedere che è lì immutato, ma è anche con gioia che capisci che tu sei andata oltre.
Non è sbagliato vivere come uno meglio può, può appunto. Niente di più e niente di meno, a volte il può però non è più compatibile col nostro di "poter".

Nota a margine, le cose che ripeti che ti ho detto io non fanno testo, sei solo un pappagallo che ripete quello che io ti attribuito. Che tu sia vivo, che tu sia uno che sa stare al mondo, ma il mondo di plastica della tv.
E se a te, racconto quello che sei stata ma che purtroppo lo sei ancora, non è un merito.
Capisco che ero io a rendervi speciali con le mie parole, ero io che stimolavo.

La diplomazia diventa offesa per chi è intimo.
La diplomazia diventa pure inutile per chi non è meritevole.
Mi 
ringrazio per ogni singola scelta che ho fatto nel passato

sabato 10 ottobre 2009

Lo smalto rosso

Le unghie rosse per me è segno di femminilità.
Non perchè me lo hanno detto in un giornale tristemente femminile, ma parchè mia madre da bambina aveva le mani con lo smalto rosso.
Unghie corte e smalto rosso.
L'ho sempre associato all'essere grande.
Ed allora quando voglio giocare me lo metto.
Come una bambina che gioca a fare la grande.
Ma grande lo sono già, a quanto mi dicono.

venerdì 9 ottobre 2009

La bellezza e le donne


Parto da Andrea ancora una volta, mi ritrovo qui e poi da Maddalena.

E' un attimo. Rosi Bindi è brutta.
Sono solo io che non ho capito questo?
Perchè allora siamo al punto di partenza, signore.
Al punto che dal corpo delle donne non ci smuoviamo.

E la cosa mi fa davvero arrabbiare. A me dicono che son brutta, dicono che son bella.
A volte vi dirò che mi fa piacere altre no, la maggior parte me ne frego perchè rendo conto a quel che vedo nello specchio ed i miei occhi son molto più inclementi di quelli degli altri.
Comunque.
L'orgoglio che mi riempie quando qualcuno mi rispetta o mi ascolta è qualcosa che nessuna frase del tipo "sei così bella" potrà mai egualiare.

Ricapitoliamo. "lei è più bella che intelligente"
a me ha colpito a fondo e in modo netto che le stava dando dell'idiota.
Alla bellezza che non ha*, non ci ho fatto caso. (come la Melandri: «Lui è più alto che educato» parte dal presupposto che sia un dato di fatto)

Mi ha infastidito e molto che l'abbia trattata come merce ancora una volta.
Le donne. La merce.
Come in questo filmato nel quale ragazzina ride, pure!**

In fondo è più importante che ti diano della brutta che della cretina?
Ma forse sono io l'idiota che non ha capito nulla.

*Ma ognuno vede quel che vuole alla fine e su questo ha ragione Maddalena.
 ** Le donne dovrebbero essere mantenute dal marito? e per quale, mio dio, quale legge? e perchè mai? perchè dovrebbero essere mantenute e non guadagnarsi il pane che mangiano? ancora merce?

mercoledì 7 ottobre 2009

Cicchitto: "Una manifestazione per Berlusconi". Così finalmente vedremo in faccia chi l'ha votato. [asc]

"la mia reazione alla bocciatura del lodo Alfano sarebbe molto articolata, ma contiene sicuramente le parole meu amigo charlie brown" benty su ff

[via pensieri spettinati]

ed allora cantiamo
eddai scendete che veramente vi voglio vedere, per ora ne ho incontrati solo 2.
Dovrebbe essere scontato, ma in Italia non lo è più
per ora seguo l'onda con Andrea e canto.



martedì 6 ottobre 2009

I castelli di carta

Crisalide parlò di disamore.
"Il disamore è cemento a presa rapida, respiro sottile, mani fredde."
Me ne ricordo ancora, è una frase che mi s'impresse nell'anima.

Oggi mi vien in mente però il non amore del prima.
Sono parole che continuano a ronzare come api nell'arnia, parole di ieri, parole di oggi.

Son tutto le parole che abbiamo già sentito, dette e ridette fino a impararle a memoria e annoiarci, non creano più sospensioni, niente più sorprese.
Quel che ci meraviglia è solo la sincerità disarmante ma quella è difficile da trovare quanto il santo Graal.

Tutti nella nostre parti di protagonisti e comparse da così tanto tempo da non sapere più qual era quella originale.

Io osservo dalla luna, le mani che si protendono. Come fosse una partita di carte, chi ha bluff, chi ha il Colore bellissimo, chi invece ha carte meravigliose ma non sa giocarci.
Io le mie carte le fissai così a lungo che divennero offuscate come stereogrammi, che solo cambiando la percezione della vista, potrei vedere realmente quel che c'è. Se c'è.

Mi fido di Gi e di Esse Loro mi vedono ed io mi riconosco. Non perché quello che guardo attraverso i loro occhi mi piaccia, ma perché so che è vero e reale. E mi fido di quel bene che mi viene regalato, è di quello che ho bisogno, è quello che io voglio. Il bene per me. Me. Io. Con le mie carte sfocate, con i miei squilibri.

Il resto son tutte cazzate.

lunedì 5 ottobre 2009

domenica 4 ottobre 2009

Con la storia della diplomazia non si prendono posizioni, è un po' comodo in fondo
e alla fine si è dei gran bugiardi o comunque dei gran bei venditori.

Ho voglia di persone con cui non devo essere diplomatica, ho voglia di persone che siano intime, che ci sia l'apertura e la conoscenza tale per la quale essere diplomatici è un'offesa

sabato 3 ottobre 2009

E poi torno sulla luna




Perchè marte è solo il posto in cui credo sarò serena con qualche punta di felicità.
La terra è quando sto con gli altri ma quasi mai con i miei simili.

La luna è il luogo in cui mi rifugio se mi sento sola e lontana.
Lontana e irraggiungibile
Mi si può solo guardare.

Domani scendo.
Magari

venerdì 2 ottobre 2009

Mi sono candidata


Io mi sono appena candidata come
Miglior Bloggatrice Refusa-trice

Me lo dite sempre e un po' ne sono orgogliosa dei miei refusi. E' solo passione.
Fatto bene?




A macchianera e agli altri lasciamo le loro classifiche. Dio quanto odio le classifiche.

1000 euro son pochi

A proposito di Annozero, Travaglio, varie ed eventuali.

Sono stanca. Stanca.
Navigate nell'ignoranza totale.
Ve ne fottete, ma non lo fate più quando ad essere fottuti siete voi.
E ve lo meritate.
Meritate tutto quello che capita in Italia.
Meritate di essere derisi.
Meritate di non essere ascoltati.
Non sapete niente di niente, non ascoltate.
"1000 euro? berlusconi è tirchio"

Dicono che la matematica non è opinione, allora il 75% degli italiani non sanno perché se ne infischiano.
Ma capiranno quando sarà troppo tardi.
Troppo tardi per tutto quanto.

Fate i vostri test su fb, pensate a risparmiare per comperare le scarpette di Prada o che i cattivoni sono tutti extracomunitari di colore (ho dovuto far vedere le percentuali scritte in diversi siti di informazione per farmi credere), ma poi, ma poi non dite che non ve lo avevamo detto.

Ah già, no non l'ho detto. Perchè ogni volta è una voragine di idiozia ed è inutile anche solo parlare.

E porca troia, non solo non scrivete in italiano, ma neppure vi fate capire, se qualcosa da capire c'è.

PS: Travaglio non è di sinistra, ripeto, non è di sinistra. Coglioni!

martedì 29 settembre 2009

Canzoni e pelle

E' vero. Io ho comunque vissuto.
Persino in coma vivevo e forte.
E spesso.
E senza sosta.
Vivere porta comunque alla perdita di quell'ingenuità che dà il sogno.
"Conosco un posto nel mio cuore
dove tira sempre il vento"

E non è che non ho più sogni.
Son sogni diversi che ancora non riesco ad individuare bene ma che posso fare con le mie mani.
Le mie mani possono creare, costruire, fare.

Il momento cruciale di estremo dolore è la vita, quando diventa crudele,
dopo il troppo, dopo il niente,
quando non c'è ritorno ma solo crescita e andare avanti.

"Così come una farfalla ti sei alzata per scappare
ma ricorda che a quel muro ti avrei potuta inchiodare
se non fossi uscito fuori per provare anch'io a volare"

è che poi non hanno voluto volare.
Inchiodare qualcuno ripetutamente ad un muro le si massacrano le ali.

Si diceva, giorni fa che non c'è un modo giusto o sbagliato di vivere,
"Qua nessuno c'ha il libretto d'istruzioni,
credo che ognuno si faccia il giro come viene, a suo modo,
qua non c'è mai stato solo un mondo solo"


Il mio ora è credere
nelle mani, nella terra, nell'odore, nei fatti.
Nell'incando e nel disincanto.
"credo al tuo odore e al modo in cui mi fai sentire"

Ma l'odore ci deve essere.
Che sia forte.
Come il profumo di una vecchia puttana.

Penso che nessuno possa davvero far male se non glielo permetti,
ma nessuno ti possa amare senza farti del male
ma l'amore, sì sì, quello
proprio quello di cui tutti parlate
credo che non abbia bisogno di male.
Se non quello sporadico e senza malizia.

Essere alla mercé porta comunque male
ed è pure meraviglioso.
Ma che siano due braccia a tenerti,
che sia una bocca a ferirti,
che sia la stessa a baciarti.

"perché l'amore non sta nel cuore
ma riconoscersi dall'odore"


Cit.
Almeno credo Ligabue
Cara Lucio Dalla
Non è nel cuore Eugenio Finardi

lunedì 28 settembre 2009

Rettifico

Nel post precedente ho detto una cazzata con l'anonimato. Però io potevo pure chiamarmi crimilda di nome e la di cognome, o no?

Privacy una cippa

Alla notizia mi sono portata avanti e mi sono iscritta con il nick in Facebook.
Uso l’email di crimilda solo per le varie iscrizioni, non ho contatti di nessun genere.
Ora la domanda, non solo Fb mi suggerisce persone che io effettivamente conosco, ma mi suggerisce pure a costoro

Ma l’anonimato? E come cazzo fa? E la privacy? No, fb è davvero il male. E comunque non è corretto.
 

venerdì 25 settembre 2009

La perfezione non è di questo mondo 2

by Eka

Giorni fa me la fece notare la mia collega che si indignò e se lo fece lei è dir tutto, lei che guarda alle modelle come meta di come vorrebbe essere.
Disse "ora mando un'email"
Poi l'incidente a Milano, la febbre e tutto il resto me ne fece dimenticare.

Oggi ho mandato un'email a questi signori.
Oggi ho fatto pure la segnalazione a Il corpo delle donne.

La vostra campagna è un'offesa a tutte le donne. Sappiatelo. Noi donne siamo ben altro che un bel culo. E persino quelle con la fissa dell'aspetto fisico le ho viste indignate di fronte  a tanto scempio.

lo hanno commentato così
http://i35.tinypic.com/o8tqwj.jpg

La perfezione non è di questo mondo

by Sherazade
ho saputo di questa notizia.

Omologhiamoci.Facciamoci tutti uguali come degli stampini.
Dato che non abbiamo un cervello che riesce a capire la diffenza tra foto e realtà, dato che non riusciamo a distinguere la bellezza che è nei nostri occhi (per me pur sempre soggettiva) da quello che gli altri ci impongono come bellezza, allora è giusto mettere il bollino.
Cambierà qualcosa?
ma certo che no.

Le persone (perchè sempre più uomini cadono pure loro nella trappola) penseranno che non meritano di essere amate se non sono perfette, con i labbroni perfetti, se hanno la cellulite, se portano una taglia 52/54 o ancor di più. No loro non possono essere amate. Certo che no. Si sa, in un mondo di modifiche siliconate e di fotoritocchi, in un mondo in cui vedo modelle appene uscite da campi di concentramento, l'amore prende pieghe diverse.

Perchè ebbene sì miei cari, la maggior parte delle malattie alimentari provengono dall'amore. Se sono magra mi ameranno. Se ho un vuoto, lo riempio. Perchè?
perchè siamo idiote.
I D I O T E

Incontrate uomini che vi vogliono come modelle? mandateli dalle modelle con un calcio in culo come un timbro.

Perchè l'innamoramento non ha ragione.
L'attrazione nemmeno.
E' chimica che nemmeno i migliori scienziati ancora non riescono a spiegare.

Per il resto, è vero che sentirsi più sicure e amare se stesse porta ad essere amate.
Ma è pur vero che se non ci si ama, non ci si accorge dell'amore intorno.

Poi ognuno fa un po' quel cavolo che gli pare.
Io mi ribello. Con ogni cellula viva che ho nel corpo.
Che le stronzate li lascio ai miei amici pubblicitari, alla tv, ai giornali.

Eddai, cadiamo nei luoghi comuni.
Ah signori uomini, per avere le donne con fisico da modelle e belle come fotomodelle non ritoccate, dovete avere i soldi.
E non bastano solo i soldi, ci vuole pure il potere.
Non lo avete?
peccato.
Niente donne giovani e belle.

Quando, dico, quando saremo in grado di imporci come Donne, femmine e persone? quando?
perchè forse mica ce lo siamo meritate la rivoluzione femminile, non ce lo siamo meritate perchè noi stesse ci trattiamo come oggetti.

giovedì 24 settembre 2009

Son domandoni

Ma scusate, siete giornalisti, avete la vostra bella pagina da preparare e in più avete pure il blog,
non è il caso che vi tappiate un po' la bocca e ci lasciate questo spazio?
Se il vostro giornale non vi pubblica le vostre opinioni mica è colpa nostra

martedì 22 settembre 2009

Ma tu riesci a non pensare?


Sì, riesco a non pensare.
Non me ne preoccupo.
Un giorno è lungo un anno.
Un anno un giorno.
Ogni giorno ho necessità diverse, sentimenti diversi.
In un equilibrio che è instabile per molti ma il solo che conosco.
Io dimentico, io abbandono.
Forse so pure il perchè ma è così e così rimane.
Quindi perchè crucciarsene o torturarsi?
Le cose a volte son più semplici di quelle che appaiono.
La maggior parte delle volte.
Ci penso per un po' poi arriva altra vita, fosse solo sonno e passa tutto.
Ma sono qui oggi a dirlo e domani negherò.
Dirò che mi ero sbagliata per poi tornare sulle mie posizioni il giorno dopo.
Con le emozioni è così.
Non è che si possono schiacciare i bottoncini.
E' che son nata libera.
E libera credo morirò.
Questo è il premio, questa è la punizione.

Il cuore rimane sempre un cubo di rubik con le sue combinazioni emozionali.

Il giornalismo e i blog

Macca mi ha fatto notare quest'articolo.

Ne faccio un post del mio commento perché è una cosa che torna spesso al mio orecchio.
E' sbagliato pensare che i blogger possano in qualsiasi modo verificare le notizie.
Ci sono gruppi su Facebook come Informazione libera che postano notizie vecchie di mesi.
I blog vanno ascoltati, è un termometro dell'umore della gente.
Ma comunque una piccola percentuale.
Ed è vero che non si capisce nulla a volte, sbagliano i giornali a copiare cose dai internet senza verificarle.
Sbagliano a non documentarsi.
Io posso esprimere la mia opinione ma non SO.
E' che facciano il loro lavoro perché son pagati per questo motivo.
Non mi sembra che abbia completamente torto Obama, leggo delle vaccate in giro che c'è da mettersi a ridere.
Non vivo in America, vivo qui.
E so che qui il giornalismo non c'è più o quasi.
Detto questo sono andata a leggere gli articoli in questione.
Che dire?
Se questi sono i giornalisti che riportano le notizie e le commentano, meglio spendere 3 ore al giorno per il web.

Io non mi sento rappresentata da Grillo. Penso che ci siano dei link che vadano messi comunque perché fanno informazione. Penso anche che un paio di link li devi pure mettere per il semplice fatto di confrontarsi.
Oggi mentre guardavo la lista di splinder degli ultimi post scritti e continuavo ad aggiornarla mi veniva da piangere.
E' arrivata la massa. La massa è incontrollabile.

Che in america facciano la differenza i blogger? può essere
Qui no. Qui siamo in 4 gatti. Rediamocene bene conto.
E la differenza ce la rimbalziamo tra di noi, anche se continuerò a rimbalzare la palla come e quando posso.
Ma il mio lavoro è un altro e voglio continuarlo a fare.

Insisto Travaglio insegna, vuoi parlare di blog? informati. Non si informano, parlano a vanvera.
Lo ha detto Obama. Come posso giudicare l'america da qui?

C'è twitter che impazzisce per le cose che accadono in Iran, vai e controlla. Informati. Dai almeno la notizia. No, silenzio. Non conoscono il mezzo, siamo e sono anni luce indietro agli altri paesi.


Carino.

"Wordle è un gioco.
Basta scegliere un testo ed incollarlo sul
 sito per generare una "word clouds" in cui le parole che più ricorrono nella sequenza assumono un maggior peso grafico.
Questa è la nuvola del 
MI-Master."  by 
http://mimasterillustrazione.blogspot.com/ 

lunedì 21 settembre 2009

Uomini


È l'inferno. Non ci si muove.
Il traffico è congestionato. La gente intorno urla, suona il clacson, strepita. Io lo sapevo cosa mi aspettava però è lo stesso incredibile.
Ci sono persone che cominciano a camminare verso la statale a piedi.
Ore e ore. E all'improvviso tu. Chi sei?
Mi guardi. Ti guardo. Ci sorprendiamo ad osservarci ma non abbassiamo gli occhi.Sono al telefono. Sei al telefono.
Anzi cominci a sorridere, io sorrido a te e alla fanatica della fattoria che ho dall'altra parte della linea.
Ci muoviamo di un paio di metri in direzione opposta, addirittura girandoci per continuare a sorriderci.

E' a quel punto che dovevi piantare la macchina lì dove si trovava, scendere e presentarti.
Pirla!

domenica 20 settembre 2009

Uomini e donne

Io degli uomini non ci ho mai capito niente, poi ho capito che non c'era niente da capire.
è solo una frase scherzosa.

Penso fortemente che alcune barzellette che girano su internet siano vere. L'uomo è concreto e dice quel che pensa senza che voglia dire qualcosa di diverso, ma
mi hanno fatto tremare tutte le mie convinzioni, alcuni amici, con gli stessi dubbi, stesse incertezze, gli stessi mille ragionamenti delle donne. Pure loro ad analizzare comportamenti che non capiscono.

Io sono molto maschile in questo, se hai qualcosa da dire dimmela ben in faccia perchè se no non capisco., come molti uomini, non empatici, non intuitivi. Almeno per le cose che riguardano me stessa.
Ma pure gli uomini, non è che noi con tre parole possiamo capire tutto?
non è che se dici a+b è normale che sia c.
Voi lasciate le cose là in sospeso. Noi ve le spieghiamo fin troppo.

Sfortatevi un po' di più a comunicare.
Perchè è tutto facile se riguarda cose di sesso o la leggerezza dell'essere, molto più difficile se vi si sovviene quel moto allo stomaco che non vi aspettavate.
Allora diventate ragazzini imbranati e imbarazzati.
Ed eccoli a lasciar frasi a metà che non hanno senso compiuto.

Insomma la questione è: perchè non riusciamo a comunicare?

Playlist di questi giorni

Ho messo via
Gli anni
Viva la vida
Imagine
Ti sento

sabato 19 settembre 2009

Che bella la leggerezza di parlare di cose futili. Leggere seppur a volte pesanti. Ma mai pensanti quanto quella vita che fu e quella che ancora è in altri posti.
Che bello portarsi in giro parole leggere da Sex in the city.

Una piccola sosta, come durante un viaggio in autogrill.

venerdì 18 settembre 2009

Mi son rotta il cazzo di sentirmi dire quanto ero bella da giovane ecc ecc. alla gente piacciono tanto le bamboline.
Ultimamente mi sento più bella ora che allora.
Perchè oggi, e qui lo dico e qui lo nego, mi sento come una guerriera che sta per l'ennesima volta tornando dalla battaglia.
Perchè, anche se non ne ho ma se le avessi, come disse la Magnani.
Truccatore: togliamo queste rughe?
Anna: no. Ci ho messo una vita a farmele venire.
ho la spesa sul divano. 3 borse. meno male che non vanno a male. Ho pure un po' di confusione in testa che si attenua sempre di più, ma perchè non riesco a capire dov'è life on mars. Un casino mostruoso in casa, calze e scatole in giro e credo che dormirò nel mio letto sfatto beatamente stanotte. La mia casa mi rappresenta sempre

La guerra

Napolitano: "Vicino ai soldati"

Ma che dolore e sconforti. Li mandate in guerra, sono soldati. Ma smettiamola di fare gli ipocriti. Sono dispiaciuta per la mamma, per il papà, sorelle e amici di chi ha perso questi uomini. Per loro? che vi devo dire. Si sceglie di andare ad uccidere. Lo si sa. Ed essere uccisi. E i venti civili?
Sono cattiva? si sono cattiva

il sonno

Dormire è come tornare al mondo vero. Le cose riprendono il loro giusto posto con un sottofondo di quella leggerezza della non-importanza che mi è tanto cara.
Nulla.
Via.
Colpo di spugna fino alla prossima volta magari.

Leggera leggera si bagna la fiamma rimane la cera e non ci sei più…

giovedì 17 settembre 2009

Meteoriti

Ed ora che casualmente scopro che i meteoriti sono incantevoli anche se sai che son sassi, perchè non hanno bisogno di magie per farti restare a bocca aperta... ora dicevo, ho bisogno di silenzio

Un bacio

01.11

il vaso coscientemente lo apre
Si prende le proprie responsabilità.
Le cose sepolte sotto il tappeto le tira fuori.
Glielo hanno chiesto. Lo ha fatto.

Coscientemente ora andrà a letto, forse a dormire
ma con forza desidera ardentemente un bacio.

mercoledì 16 settembre 2009

In questi giorni sempre di me

La bottiglia è lì da un anno. Vino rosso. Presa quando anche io avevo ripreso ad ospitare.
Ne avevo voglia da giorni.
Ed eccola lì.
Non c'è stata occasione, non mi sono creata l'occasione.
perchè tenerla lì.
un bicchiere di vino rosso. Sola ma senza autocompiangimento.
un altro bicchiere di vino rosso.

Gira un po' la testa ma alla fine, che male c'è?

non è un miracolo dire che male c'è?
Ci si abitua a tutto

Persino a Facebook

Piove

Oggi ho voglia del mio cuore in equilibrio.
Oggi piove e in questo puzzolente ufficio sto a fremere, non ho voglia di stare seduta qui, uscirei e andrei per negozi a comperare qualcosa che tenga caldo.

Avere intimità è non soppesare le parole, non stare troppo lì a pensarci a cosa, a quando e perchè le si dicano. Le si dice sapendo che l'altro capirà ogni angolo e anche ogni singola cazzate e se si sbaglierà, alzerà la mano per spiegartelo.

Oggi sono irritata dalle mille fesserie, sono insofferente alle solite e sempre stesse frasi quotidiane che a volte ti danno quel rilevante conforto del "solito" altre vorresti andar in giro con una mazza da baseball.

Piove e piove molto. Il cielo si sta sciogliendo. Io ho ancora bisogno di sole.
Mi piacciono i miei vizi per questo motivo non riesco a perderne nemmeno uno.
Mi piace la pioggia, prenderla senza ombrello.
Se sparisco è perchè non sto molto bene e non perchè sono felice e contenta.
Mi disintossico dai sogni in 24 ore.

martedì 15 settembre 2009

I miei colpi di genio

A una battuta poco lusinghiera nei miei confronti:
Se dovessi cominciare a piacere a uomini come voi, comincerei a preoccuparmi.

lunedì 14 settembre 2009

Bolle di sapone

Ascolta i pensieri non suoi. Ascolta con attenzione.
"ognuno col suo viaggio
ognuno diverso
e ognuno in fondo perso"
Non ha molte soluzioni. Ha solo molta musica in testa di questi tempi. Canzoni che tamburellano e rimbalzano che spiegano molto meglio di lei le cose. Il prezzo delle cose.


Intanto scartabella nomi e luoghi, conversazioni, sentimenti, risate e lacinanti tradimenti. Quasi di tutti ha una foto fissa negli occhi, altri nemmeno ne ricorda le gesta o il perchè esistono in quella agendina.
Le persone se ne vanno, chissà forse c'è persino un motivo che la memoria non riesce a scorgere, ma così è. Vanno via. Come fossero bolle di sapone. Un momento ci sono, quello dopo no.

Anche lei si è avviata da sola molte volte.
Ma di quelle volte i motivi li conosce bene.

Ma c'è qualche nome, pochi a dire il vero. Rari. Che splendono ancora nei loro lettere. Di cui ricorda persino le rughe, pure quelle che si formeranno in futuro. Quelli che rimaranno giovani per sempre nella sua memoria ma che può o spera d'intuire che adulti siano ora.

Bolle di sapone. Che scoppiano. Senza spiegazioni apparenti.
E qualcuno sorprendentemente le manca. Proprio quando non se l'aspetta. Dopo anni. Per raccontarsi e per ascoltare. Come si era soliti fare. Nudi, mano per mano, sotto un albero.

"Io quante cose non avevo capito
che sono chiare come stelle cadenti
e devo dirti che è un piacere infinito
portare queste mie valige pesanti

Mi manchi tanto amico caro davvero
e tante cose son rimaste da dire"


Poi scuote la testa e ripone l'agendina.

sabato 12 settembre 2009

Mi fa male il mondo

Invece io sono indifferente al mondo gira intorno.
Deve esserci davvero un fatto straordinario per scalfirmi in qualche modo. So che la gente va e viene, muore, trasloca, si dimentica, ti delude.
C'è un mondo intorno desolante. Anche perché so far benissimo tutto da sola. Persino abbandonarmi.

A me fa male il mondo. Come Gaber. Mi fa molto male il mondo.

Ma so, che nel mondo di barilla, veline, soldi, pubblicità, cose e apparenze ci sono altri come me. Che ci annusiamo da lontano e ci riconosciamo. Siamo in tanti o in pochi? chi lo sa? tanti son così ben mascherati che ti viene difficile individuarli.

SO, dicevo, che siccome siamo diversi dalla massa non è detto che siamo in torto.
La massa è fatta di singoli. La maggior parte trova confortante stare ed essere uguali agli altri. Riunirsi in gruppetti o nel popolo bue.

Anche in internet bisogna, per forza, tenere un paio di link di gente che è esattamente opposta a noi. Per confrontare, per capire. E se vogliamo pure per sentirsi meglio a non essere come chi reputiamo stupido e rafforzare le nostre di convinzioni. La tv è una scatoletta malefica che ti ipnotizza che a confronto del Grande Fratello di Orwell non è nulla, perché scegliamo di comportarci nel modello prefabbricato per scopi puramente economici.

Con piacere, per caso, ho visto il provino di Chiara che risponde a Morgan alla domanda "Secondo te, con un fisico come il tuo, puoi diventare una pop star" Lei ci pensa, deglutisce e poi timidamente dice
"perché no?"

Già, perché no?

Io sono femmina, mi dicono. Se sono brava ho le palle. Se si parla di relazioni sentimentali dovrei essere puttana o sposa. Ah già, pure bella e magra senza tette e culo come le modelle.
Ed invece io sono quello che sono, al punto da dimenticarmi di dire che sono single presentandomi per quanto questa situazione normale e naturale per me non lo sia per gli altri.

Di etichette ne ho avute tante come tutti. Forse qualcuna ne do pure io in giro con, a mia discolpa, il dubbio che io mi stia sbagliando.

Ma cazzo no, se l'etichetta che mi hai afflitto non ti piace non è un problema mio. Mio diventa se poi mi rompi le balle e allora ti mando a cagare alla velocità istantanea massima.
Quando torna la musica, allora si, va tutto bene.
In questo tempo assurdo in cui il primo quarto di vita sembra che sia quello veramente importante, ci sarebbe da dare obbligatoriamente la felicità.
A 20 anni è un atto dovuto.
Si, fino almeno ai 25 solo problemi di cuore infranti al massimo e di cattivi voti.
Ci dovrebbe essere un codice scritto e firmato.
Ed invece leggo la vita degli altri e me ne dispiaccio.
Vorrei che per loro fosse solo discesa, per ora.
Perchè dopo è tutta salita.

mercoledì 9 settembre 2009

Termometro disillusione

"Quest'anno hai visto ancora le stelle cadere?"
"Sono oramai solo meteoriti, per me"

La stazione

Si viene e si va, come in una stazione
Alcuni stanno salendo sul treno.
Altri ci si aggrappano mentre è già in corsa.
Altri ancora ci vorrebbero risalire.
Qualcuno rimane seduto accanto a te, al solito posto, il posto consunto di sempre quello che gli compete quello che si è meritato e che ti sei meritato.
Le fermate sono brevi per i più che ci passano accanto.
La stazione ghiacciata intristisce l'animo.
Il cuore rimane paralizzato. Si spera che il treno riparti presto.

In viaggio ci si osserva di sottecchi. Chi legge libri d'amore, chi ascolta musica.
Ognuno con la sua vita accanto, come fosse un angelo custode allacciato con un filo d'aquilone.
Ognuno convinto che il suo è il più bel libro, la più bella musica, la più grande lotta politica persi tutti nel proprio mondo per accorgersi dell'altrui mondo.
Tutti convinti che la loro storia non potrà annoiare nessuno.
Quelli diversi brillano. Io ne ho visti molto pochi, quasi nulli.
Sarà perché, si dice, di solito si sta con i nostri simili.

martedì 8 settembre 2009

Eppure se ne è andato

Se avesse potuto conservare quel momento.

L'aria così presente nel respiro da sentirla quasi tattile nelle narici del naso.
Il sangue così consapevole di fluire nelle braccia, nei piedi, nelle gambe, nelle mani. Come onde. Ondate di sangue ad ogni battito assordante e sommerso del cuore.
Il caldo sulla pelle di una stella lassù che vien chiamata sole.
La percezione delle mani che toccano il palmo.
Gli occhi no. Gli occhi non appartengono a quell'istante. La visione non esiste. Come se gli altri sensi fossero troppo occupati ad essere presenti per occuparsi del vedere.

Come far l'amore con la vita dopo averci litigato.
Come se fosse stato un ultimo bacio.

lunedì 7 settembre 2009

Mezza vita davanti.



Allora è così. E' come se tutti gli altri anni non contassero niente. Contano i primi. E li contiamo con impazienza, 7 8 9 10 con quella voglia di diventare grandi. 14 16 17 con tutti i sogni e le speranza intatte. 20 21 23 è ora di cominciare a costruire qualcosa? ma c'è ancora molto tempo davanti, abbiamo ancora tutta la vita davanti. E andiamo con calma, perché ci sembra impossibile arrivare lontano, perché abbiamo tutto il tempo del mondo e non siamo impazienti di diventare grandi. Al massimo abbiamo qualche domanda, ma per lo più non ci pensiamo.
30 31 32 Ecco è ora. Abbiamo seminato? abbiamo seminato bene?
e poi capita qualcosa. Qualcosa che non rientrava nei nostri progetti, sogni e speranze. Qualcosa a cui, come è giusto che sia, nessuno ci ha preparato. Non stiamo raccogliendo. Tic tac Tic Tac ci dicono che il tempo è poco, che bisogna sbrigarci. Che bisogna piantare almeno gli alberelli. 
E arrivano, si avvicinano i quaranta. 37 38 39
Se non ci sono più alberi allora abbiamo sbagliato tutto. Non abbiamo più tempo. 
Qualcuno aveva costruito poi una bufera si è portato via tutto.
Altri il campo han visto che era arido.
Altri ancora non hanno trovato i semi oppure gli hanno venduti semi diversi da quelli ordinati.
O non c'era acqua o non avevamo fertilizzanti.
Chi lo sa, ha importanza?

Abbiamo metà vita davanti.
Eppure ci sentiamo già al capolinea.
Come è possibile?

lunedì 31 agosto 2009

Non puoi spiegare. E' qualcosa che ti colpisce allo stomaco. Colpo secco che ti lascia senza fiato e ti rimane quella scena e quella canzone nelle orecchie da giorni che non se ne vuole andare.

martedì 18 agosto 2009

Che stranezza.
E' così difficile dar voce ai nostri desideri anche se essi non sono tali?
E' così difficile accettar quel di cui non abbiamo bisogno?
E perchè mai tutte le risposte scontate sono del tutto inascoltate?

C'è stato un libro che ho letto solo per il titolo, Va dove ti porta il cuore.
L'istinto difficilmente sbaglia,
lo fa solo quando lo cammuffiamo di speranza.

lunedì 17 agosto 2009

Di un altro tipo

© national geographic

E poi ci sono quelli che ricordi sempre con un sorriso che arriva all'improvviso.
Quelli con cui mai hai litigato, forse discusso, forse non compreso a volte.
Quelli che ti mancano bruscamente.
Di notte.
Perchè è agosto, chissà...
o perchè han tirato fuori sempre la parte migliore di te.
Quelli che ti hanno ascoltato con attenzione e sottovoce ti hanno raccontata.
E sommessamente, timidamente si sono raccontati.

Perché di un altro tipo sono.
E un altro tipo ti fanno sentire.

Innamorarsi

E in sintesi. A me basterebbe innamorarmi di me stessa. E mi avanzerebbe pure un po'

giovedì 13 agosto 2009

Niente e così sia

More about Niente e così sia

Cerco le foto nel web.
Per dare un volto alle persone.
E parlo tra me e me, con la scrittrice, commentando i suoi resoconti.
Sarà il caldo...
Poi tra una ricerca e l'altra appare l'intervista a François Pelou che conferma la sua storia con lei.

Sono solo a pagina 123.
Sono io che ho doti empatiche o anche tra le pagine di guerra l'innamoramento trapela anche se mascherato?
E' così evidente fin dalle prime pagine.

Si può amare o odiare Oriana, specie dopo gli ultimi libri in vita, ma su una cosa ha ragione:

La Fallaci rispose alla Guzzanti dichiarando:


« Giovanotta, essendo una persona civile io le auguro che il cancro non le venga mai. Così non ha bisogno di quell'esperienza per capire che sul cancro non si può scherzare. Quanto alla guerra che lei ha visto soltanto al cinematografo, per odiarla non ho certo bisogno del suo presunto pacifismo. Infatti la conosco fin da ragazzina quando insieme ai miei genitori combattevo per dare a lei e ai suoi compari la libertà di cui vi approfittate »
Ecco per parlare di guerra bisogna andarci. Prima vedi la morte sotto l'elmetto, poi puoi anche rimanere pacifista e non odiare il tuo nemico.

mercoledì 12 agosto 2009

martedì 11 agosto 2009

Eco della teoria del caos

Infinity - M. C. Escher 25365

In questi primi giorni di ferie.
Queste ferie attese e aspettate di più di natale.
Queste ferie in cui ho pensato di fare quelle cose da troppo tempo rimandato.
Chissà se riuscirò a vincere questa ossessiva pigrizia (?) e fare, finalmente.

Ho un piccolo piano di cose da vedere in una Milano che dicono deserta.
Ho cose da comperare, da leggere, da pensare.
E le risposte che risuonano come un eco nella testa vuota,
le risposte.
Quelle che ho sempre saputo, che forse ho detto o forse no.
Chi sono e chi vorrei essere o tornare ad essere?

Questa voglia di fuggire che non mi fa muovere un passo.
Perché non si fugge via da un luogo, perché non è il luogo.

(...)

C'era Martin Luther King ieri sera e il suo sogno che doveva essere atto dovuto, tra ieri ed oggi non so quanti ne hanno ammazzati di difensori dei diritti civili.
Non ieri in senso lato. Ma ieri 11 agosto. Oggi 12 agosto.
Le notizie mi perseguitano anche se non le voglio ascoltare.
E mi fanno ancora male, grazie al cielo.
Quel cielo ieri doveva cadere.
Il telegiornale ha detto che la scienza "dice" come fosse un pettegolezzo, che piovono pezzetti di scie di comete e non stelle. Come se la realtà fosse altro.

(...)

Sentire un bisogno solo quando te lo ricordano, vuol dire che ne hai davvero necessità o desiderio?

(...)

Poi è bastato un sorriso per ripagare.
Dopo è bastato un bacio.
Per qualcosa che era dovuto, non sicuramente regalato.
Che strano sentire che ti sono grati.
Strano, che persona sei diventata? o lo sei sempre stata?
E quindi tornano le grate domande.

martedì 4 agosto 2009

La vita è una cosa meravigliosa*

Post scaturito dalla lettura di SunOfYork



La vita è sacra dicono.
La vita è un diritto come lo è la morte.
Quando la sofferenza è tale o peggio l'indifferenza verso la stessa,
dovrebbe essere un diritto.

Il suicidio lascia una scia di sensi di colpa.
La scia di dolore, di cosa avremmo potuto fare o no.
Il doppio della morte semplice.

Ogni caso è a sé.
Penso che anche quelli che tentano il suicidio per avere attenzione
hanno una sofferenza tale da non riuscire ad esprimerla in altro modo.
Suppongo che chi lo faccia davvero non lo annunci.

La morte è ancora un tabù.
Il suicidio la vergogna.
Giudicando vite altrui che nemmeno abbiamo idea di come siano.
Perchè spesso non è così meravigliosa.

L'essere umano è strano.
Cerca la morte quando non ha nulla da temere, si aggrappa alla vita nei luoghi devastati da ogni genere di miseria umana.

Quello che mi frulla nella testa da molto tempo è che noi non siamo liberi.
Noi non siamo responsabili solo della Nostra vita.
Lo siamo anche della vita degli altri.
Per questo motivo, anche se difficoltoso, molta gente continua a camminare.

*Film di F. Cappa

Link utile, non si sa mai.
Chissà perché attacchiamo.
nervi scoperti?
sfoghi?
Non lo so.
La presunzione di conoscere l'altro contagia tutto il mondo.
Guardo il mio collega di fronte a me e so di non conoscerlo.
Tasselli che vengono fuori anno dopo anno a creare un puzzle che mai avrei creduto esistere.
Se non mi riguarda, di solito sto zitta.
Perché io che ne so in fondo?

Ho imparato a fare domande o forse ho sempre domandato.
Ho opinioni, certo.
Opinioni che cambio e modifico.
Alcune cose mi danno sui nervi.
Le evito semplicemente.

OT: E si, l'amicizia ha bisogno di quotidianità.

lunedì 3 agosto 2009

La fuga


Si guarda le mani pigre e insolenti.
Solerti un tempo, ora svogliatamente appoggiate sul grembo.
Come se nel grembo ci fosse qualcosa di così pesantemente dolente da non riuscire a portarlo in giro senza un paio di mani.
Un paio di mani che invece di essere da sostegno, appoggiano al di sopra di esso, come ad aggravarne il peso.

Ci pensa.
Nessun luogo dove scrollarsi via le gocce come fanno i cani bagnati.

...e tagliare tutti quei fili invisibili che le rendono l'esistenza gravosa

mercoledì 29 luglio 2009

Dalla mia parte

Passando dal Corriere ai commenti da Neru

E' semplice e scontato.
Mi hanno tirata su a favolette su come dovevo essere. Tutti intorno a parlare di matrimonio, di figli, di quando sarei stata grande e moglie e madre.
Così si faceva, così si diceva, così diceva il mondo.
Io mi ci sentivo stretta stretta.
Fin dalle prime cotte, i primi rapporti, mi mancava l'aria a stare con qualcuno.
Mi sentivo incatenata.

Era il susseguirsi sempre uguale del solito cliché. Io mi innamoravo, ci mettevamo insieme (si diceva così) stavamo insieme. Insieme.
Quando stai insieme per ovvie ragioni devi render conto delle tue azioni all'altro.
E' normale, lo facciamo con chiunque abbiamo una relazione affettiva.
Ma in quella amorosa si intensifica.
E' una cosa che mi provocava l'orticaria, nemmeno a 16 anni mi piaceva camminare mano nella mano, l'attaccamento, il non riuscire proprio a giustificare quei momenti in cui volevo star sola.
Certo dai 30 in poi è quasi normale, ma spiegarlo ad un ragazzino di 16 era come un rifiuto.
Il lasciarlo, la liberazione.

Si può opporsi dicendo che insomma erano cotte.
Ed è pure vero.
Ma gli anni passano e uno dopo l'altro o era quello che non mi voleva che io desideravo o gli altri li lasciavo a bordo strada.
Io imputavo tutto alla mia estrema sfortuna. L'altro era sempre colpevole, non mi amava, non mi capiva, il destino, quello che era.
Fino a quando qualcuno che non credeva al destino, mi domandò, perchè?

Perchè la scelta sempre delle persone sbagliate?
perchè non riuscire a sostenere una storia per più di qualche mese se quello che si desidera, o si crede di desiderare è il matrimonio?
Possibile che sia semplicemente sfortuna?

No, ero io.
Io che proprio non mi ci ritrovo in questa forma di convivenza, di insieme.
Ma riconoscerlo non era facile. Era tutto quello che la società diceva che dovevo volere.

Ancora scalpito al primo sentore di Legame.
Ancora sbuffo dopo il-primo-tempo dell'innamoramento che dura sempre meno.

E se Paola si sveglia nel letto pensando a cosa ha sbagliato, io sollevata nel non trovare nessuno a mio fianco.

Io ero l'artefice del mio destino.
Lo guidavo sapendo esattamente dove mi avrebbe portata.

Non so cosa sarà il mio futuro.
So che ancora la gente non ci crede che a me sta bene così.
Perchè tutti bramano la coppia, no?
Perchè le persone tendono ad attribuirti i loro sentimenti.
Mi han regalato un libro. Non l'ho mai aperto.

Io credo che le donne vogliano un uomo accanto ad ogni costo.
Complemento. si.
Unicità, no.
Unico scopo e solo della vita in cui il resto diventa nulla.
Questo mi rimane oscuro.

Ci sono donne nel mondo alle quali aspirarsi, che prendono frustate, che fanno, che hanno ideali, che lottano e non hanno l'idea fissa dell'amore e della bellezza.
Pensare di essere fallita perchè non accoppiata... quando troppo è troppo. E' una cagata.
Quindi non siete pronte per un rapporto di coppia reale.

**Allie McBeal
L'amore è un equazione: da un me e un te si arriva a un noi, molto semplice.
Quello che voglio dire è che alla base di un noi c'è sempre un te e un me e se il me è ancora in fase di perfezionamento, per l'amor del cielo, non cominciare a costruire il noi!
Richard

lunedì 27 luglio 2009

À la guerre

Conflitti nel mondo
© peacereporter

A prescindere che se vedi un uomo picchiato a sangue dovresti avere l'obbligo morale d'intervenire.
Non sto a sindacare sulla guerra o come la vogliono chiamare.
(non siete abituati a come utilizzano le parole?
Sono andati in pace? un soldato? è una contraddizione di termini.)

So perfettamente che se qualcuno va alla guerra lo fa per fini che non sono proprio idealisti.
Idealista son rimasta io che qualche volta mi piace credere che anche se ci preoccupiamo del petrolio e del potere, magari riusciamo a rendere libero qualcuno oppresso da chi lo porta allo stadio a sterminarlo.
Il mondo del volemose bbenne abbiamo ben capito che non esiste.
E' anche vero che tutti ammutoliamo intontiti pensando ai campi di concentramento pensando: ma nessuno ha fatto niente?
del Ruanda? del Darfur?
E allora, che si dovrebbe fare?

Detto ciò, tutto il resto, siamo troppo lontani per giudicare.
Troppo lontani dai paesi, dai luoghi.
Dalla comoda poltrona di casa nostra non si può pronunciare parola.

Quello che mi lascia interdetta è il fatto che i soldati... sono soldati appunto.
Non è che son stati reclutati contro il loro volere.
Lo hanno scelto.
E' facoltativo.
Scegliere di uccidere e di essere uccisi.
E' un'eventualità che bisogna pure mettere in conto, no?
Allora ohhh è morto! con tono scandalizzato non mi sta bene.

Molto meno rischioso fare le pulizie a mio parere.
Il disamore per il resto la anestetizza dolorosamente in un susseguirsi di indifferenti gesti quotidiani, dei quali non le importa più nulla.

domenica 26 luglio 2009

10 giorni di beata ignoranza.
La vita è semplicemente più facile per chi non si informa.

Per quanto riguarda i vostri post,
di questi dieci giorni persi e ripresi oggi,
credo che Jung avesse ragione.

*323 nuovi elementi non letti, un po' di ansia me l'hanno messa.

giovedì 16 luglio 2009

Sparse annotazioni

  • Credo che alcune persone non si accordino con il mio modo di pensare o vivere
    non di meno mi sforzo di avere quel minimo di rispetto per ascoltarle.

  • Un nero divenuto bianco e un po' santo mi sta dando un sacco di problemi, ho ascoltato, mi sono documentata, ora posso dire a distanza di più di due settimane che non me ne frega più niente.
    Cambiate argomento e se volete fare dei piccoli altari, fatelo. Ma non mi triturate con tutte le notizie vere o false di questo inquietante personaggio.

  • Alcune persone viste da vicino perdono il loro splendore. Persino l'idolo.

  • Basta poco per fare branco
Sono orgogliosa delle mie domande e dei miei dubbi.
Considerarsi onniscenti è un po' come pensare di essere dio. 
Ed io sono atea.
Odio l'autocompiacimento

mercoledì 15 luglio 2009

Non è nemmeno la rabbia
è la curiosità*

*
"hai tanta rabbia in te"
"a volte la rabbia aiuta a vivere"
"anche la fede"
Xmen2

E anche perchè era un ossimoro

La legge DDL Alfano riguarda l'informazione.
Lasciamola un attimo da parte.

Diffamazione.
Riguarda pure il mio vicino di casa, quindi?
La sanzione è esagerata di per sé e capita persino a me di non leggere la posta tre giorni di seguito.
E poi per cosa? io dico che sei calvo, tu dici non è vero e tu hai ragione a prescindere?
Mi sembra che ci siano già leggi che tutelino i singoli. C'è già la polizia postale.
Internet è insidiosa.
La rete si chiama così.
E fin qua, chi più chi meno, ha avuto le sue belle e brutte avventure.

Informazione.
Ezekiel scrive che la gente è ingessata davanti alla tv.
Forse un domani sarà come lui prospetta, ora non credo.
Ora la maggior parte di noi si informa, chi lo fa

Ma è giusto che sia internet a fare informazione senza bavagli? (finora)
è giusto che io debba cliccare 20 link diversi per informarmi perchè i giornalisti non fanno il loro lavoro?
E' giusto che i giornali sembrino fotocopiati?
E' giusto che il pezzo forte dei tg siano le ricette regionali?

L'altro giorno ho visto in prima pagina che il figlio di bossi è stato promosso dopo 3 volte alla maturità e che berlusconi è diventato nonno.
Ma un che cavolo me ne frega, ce lo vogliamo mettere?
Ma devo essere io a raccontare ad una persona qualunque che internet non lo usa cosa ho visto, cosa ho letto e cosa ho sentito?
e se per caso ho una giornata molto impegnata?
Ho tempo di fare click click?

Il punto, miei cari signori è questo.
Si chiama censura.
Quell'uomo ha un potere illimitato di informazione quindi per questo motivo non sapete.

Ma ve lo avevamo detto, anni fa.
Ce lo avevano detto gli altri stati, anni fa.
E ve lo stiamo dicendo oggi.
Se poi vi chiudono il blog colpa non è nostra, sia beninteso.

Lo so pure io che non è servito a niente che io sia rimasta zitta ieri, ma niente nemmeno mi è costato.

Io faccio passaparola, non sono un'informatrice.
Sicuramente ho opinioni. Ma dire che faccio informazione no. Eppure la questione mi interessa.
C'è il sacrosanto diritto di fregarsene, eppure ieri quasi tutti i miei feed erano muti.
E il diritto di fregarsene perchè scrivono di altro, perchè non fanno passaparola, perchè scrivono poesie o stati d'animo. Eppure son stati silenti.

A qualcuno invece che dovrebbe interessare di più tra vignettisti e informatori non è fregato un bel niente.
Io ho scelto di non postare, altri di scriverne.
Ma niente signori? niente?

Io tanto per non sbagliare, avrei fatto lo stesso lo sciopero.
Sbaglio o l'iniziativa non era loro?
lo rimandano a settembre come scolari monelli?

Video di Alessandro Pedone

In questo post:
Ernesto Belisario
Ezekiel

lunedì 13 luglio 2009

Oggi Sciopero



Diritto alla Rete


Qui il video in cui il professor Guido Scorza spiega le ragioni della protesta.

Qui una spiegazione sugli effetti della legge.

DIRITTO ALLE RETE, QUESTO BLOG ALZA LA VOCE CONTRO IL DDL ALFANO‎, SCIOPERO BLOG, DDl ALFANO, ADESIONE SCIOPERO 14 LUGLIO 2009

mafalda_callada

Strano ma vero

Beppe Grillo candidato alla segreteria del PD
Non ho opinioni in merito
Certe conversazioni non hanno più senso di esistere se si è già detto tutto.
Oggi è uno di quei giorno che non sopporto più cazzate, le cose che mi vendono come pesanti ed invece sono leggere.
Oggi è il solito giorno.
Oggi è il solito lunedì

sabato 11 luglio 2009

Notte

La notte
interpreta i pensieri
in maniera
del tutto
incoerente

La mente
abituata a sognare
continua a farlo anche durante la veglia
frastornata dall'assenza del giorno
I miti che ci sono in giro danno un quadro perfetto di dove siamo arrivati.
Il cervello della gente si è atrofizzato. Non pensa e non si domanda.
Porca troia, e scusate che quando ci vuole ci vuole, uno non è dio perchè canta o balla o dipinge.
Al massimo è un artista, ma proprio al massimo.
Ma abbiamo già uno al governo perchè vien bene nello schermo, scusate non ci avevo pensato.
Ad ognuno i suoi eroi.
I miei li ho ben linkati e per alcuni ho completamente perso la testa

Del film girato in questi giorni al G8 non ne parlo nemmeno più. Diciamo che hanno risolto i problemi del mondo, va bene?
Siamo tutti felici, la fame, l'acqua, tutto risolto.
Le signore si son vestite male, hanno mangiato, hanno pianto. Carla è diventata Carlà. Hanno fatto il loro piccolo show da vallette senza diventare veline.
I signori han guardato culi e tette e si son divertiti un mondo. Ci hanno raccontato la favoletta e sembravano davvero contenti di stare tra di loro. Wow.
Anche io, mi sono divertita un mondo a veder le foto del G8 alle rovine di "Pompei".

Non sono madre, è quello che mi ripetono spesso. Forse è un bene, non lo so. So che ho una testa che ahimè pensa.
So che se metti al mondo qualcuno te ne dovresti assumere la completa responsabilità e tutelarlo.
Non dico che non debba cadere correndo.
Parlo della tutela del minore. Parlo di dargli l'attenzione totale che esige un bambino piccolo.
Parlo di non lasciarlo magari sulla veranda per andare a farsi una puntatina di sesso*
Parlo di stare attenti con chi lo si lascia.
Parlo di non procurargli nessun altro dolore non necessario.
Parlo della responsabilità di essere genitore, di insegnare, di accudire e proteggere.
Perchè signori, mettere al mondo un bambino è qualcosa di grosso.
Non è un giocattolo, non è qualcosa che si lascia davanti la tv perchè siete stanchi
Comprendo pienamente l'impegno che questo comporta, li vedo i genitori sfiniti al supermercato, li vedo.
Ma ora che ci sono, è vostro dovere fare il possibile e il vostro meglio. Sempre e comunque.
Anche rinunciando alla vostra di vita.
Diciamo il massimo dell'attenzione per quanto possibile per i primi anni di vita, è troppo?

*Frassi

giovedì 9 luglio 2009

Non solo la fede in dio.
avete pure la fede in uomini e donne che non avete nemmeno mai conosciuto.

La verità non è mia nè vostra
ma di fatto non è nemmeno quella che più ci fa piacere.
Ho sentito cose stasera che... mio dio!!!!
di femmine a scadenza come confezioni di biscotti
di corpi da scopare
di donne con i coglioni come complimento.

I soldi non daranno la felicità, ma la libertà si. Ma per carità, questo è il minimo.
Si deve pur mangiare

 


Sono intorno a noi, in mezzo a noi, in molti casi siamo noi

Per il resto, di oggi, mi è piaciuto molto il YES WE CAMP

mercoledì 8 luglio 2009

Cure alternative per il cancro

Gironzolo per il web

Io diffido di molto, quasi di tutto. Mi chiedo sempre dove sia la realtà.
Leggo qua e là questi nomi
Tullio Simoncini
Max Gerson
vari ed eventuali.
Cercateli voi su internet.

Sappiamo tutti quanto e cosa fa per soldi ogni azienda che produca qualcosa, inclusi i medicinali.
Ma, diciamo che uno di questi metodi siano efficaci, non pensate che avrebbero comunque trovato il modo di vendere a peso d'oro la cura miracolosa?
Clisteri con caffè?
Mettiamo un addittivo placebo nel prodotto e lo vendiamo ad una cifra enorme.

Solo quando tutte le speranze sono finite potrei pensare a cure alternative, a quel punto chi se ne frega se è efficace o meno.
Provi persino il santone indiano.

Purtroppo ho frequentato mesi un reparto pediatrico di oncologia, ho visto medici piangono le morti, li ho visti con la testa tra le mani disperarsi.
Gli stessi medici che qualche volta si assumono la responsabilità di dare una dose molto più alta di morfina, gli stessi non proverebbero queste cure alternative conosciute da mezzo secolo e più?

martedì 7 luglio 2009

QUESTO BLOG ALZA LA VOCE CONTRO IL DDL ALFANO?

Se mi capita nel periodo di super-lavoro o di malavoglia sono fregata. La notizia ve lavevo già segnalata
spiega tutto.

Certo alzare la voce stando zitti è un ossimoro.
Ed è per questo che mi piace.

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Dalle voci in giro si dice che



è fonte di notizie

Proviamo.

domenica 5 luglio 2009

Domenica

Lasciare l'ultima parola è un gesto da parte mia non di rinuncia ma di indifferenza.



Ho voglia di trovare i miei simili ma non so dove siano andati a finire



Chiedere aiuto non è di per sé la tecnica giusta per averlo, anzi se non ne ricevi, ti senti peggio.
Meglio cadere giù dall'ascensore.



Anche se non me ne accorgo, tutto cambia



  Scindere le idee dalle persone mi costa molta fatica
ma ce la metto tutta a rispettarle.

venerdì 3 luglio 2009

Ripenso a quanto ci siamo indignati per tangentopoli e poi abbiamo trattato da eroe Di Pietro, ora invece cosa è successo per rendere tutto lecito, furbo e vincente?

giovedì 2 luglio 2009

La sindrome di superman e wonderwoman

La vera forza consiste nell'accettare i propri limiti e prenderne coscienza.
Ci vuole coraggio ad affrontare le nostre debolezze.

Si fa molto più danno a se stessi e agli altri ostentando qualcosa di cui non ne hai abbastanza.

lunedì 29 giugno 2009

Il femminismo è fuori moda?

doc021Leggo quotidianamente Il corpo delle donne
a volte mi infastidisco quando c'è troppo vittimismo.
A volte mi arrabbio quando si dà la colpa al maschio come unico responsabile.
Le femmine sono così fameliche tra di loro che il più delle volte è la loro competizione a farsì che scrutare difetti altrui siano trofei da riferire agli altri.
Ma su una cosa tutti si sbagliano. Gli uomini stanno cadendo nella stessa identica trappola.
Creme, bisturi, ginnastica ma effettivamente si perdona di più un uomo con la pancetta, forse meno se non ha un po' di potere sociale.

Io sto dalla parte della scelta personale.
Chiunque può scegliere se essere o meno carne da macello, bisogna rendersi conto che qualcuna il cervello non ce l'ha, come non ce l'hanno alcuni maschi di mia conoscenza e non.

Ma la cosa che proprio non riesco a credere al popolo bue, come se non ci fosse identità personale, come se noi dovessimo insegnare cosa è e cosa non è giusto.
Ancora? con tutti gli strumenti a disposizione?

Hanno fatto tanto.
Pensavamo, noi poveracce degli anni 80 che avessimo capito.
Carmen Russo, Lory del Santo e Tinì Cansino erano viste da noi come donne di seconda categoria. Seppur sbagliato il giudizio, non erano i modelli, bensì ciò da evitare.
Al punto che io mi sorpresi quando sentii parlare la Russo o quando scoprii la furbizia della Del Santo.
Era Rita Levi-Montalcini il simbolo. O era solo per me così?

Oggi qualcuno mi ha portato a leggere questo sito.
Io continuo imperterrita a sostenere che è scelta, se scegli di seguire una religione ne accetti ogni dogma.
Se proprio hai bisogno di credere, ti crei una fede tutta tua.
Il quesito è che qui non si inneggia alla violenza ma all'amore per il prossimo tanto da annullarsi.
Allora che fare?
Come intervenire?
Anche loro senza cervello né coscienza?

Per millenni i libri son stati scritti da uomini.
Per millenni la religione l'hanno inventata gli uomini.
Quindi perchè non approfittarne?

In ufficio io non mi alzo a fare il caffè, io non rispondo al telefono, io non faccio tutte quelle belle cose che essendo Femmina ancora oggi si aspettano che io faccia.
Io da 20 anni non accetto battute ambigue e non è stato difficile, basta rispondere a tono la prima volta.
Certo ora c'è l'altra faccia della medaglia. Ho il sospetto che si pensi che io abbia bisogno di una "ripassata", non dicono così gli uomini?
Ma ho il rispetto. Non è poco.

Mi ricordo che a  19 anni mi offrirono di prestar la mia faccia per una foto pubblicitaria, io non accettai. L'idea che il solo pregio che presentavo agli altri era il mio bel faccino mi umiliava.
Mi sono persino autodistrutta per far apparire anima e cervello.

Ed ora, eccoci qui.
A perdere il terreno guadagnato, in questa nuova generazione.
Che mamme siete?

Mi è venuta una domanda stupida in testa, che sia amore quello che cercano?
Che è più facile trovare un ometto facendo l'oca senza cellulite, questo è certo.

Naa, è troppo stupido per essere vero.

i compiti

  difficile tenere il diario, difficile seguire le regole. Ogni cosa che mi fa pensare alla dieta  o a un pranzo, una cena, un pasto equilib...